Instagram è un inferno, e questa certo non è una bella premessa. Sì, è vero che secondo qualche illuminato studioso dei tempi moderni aiuterebbe chi soffre di depressione, ma voi come lo chiamate un luogo dove si viene schiaffeggiati da immagini di cibi alla vista dei quali il tuo stomaco ti maledice perché in frigo campeggia in solitaria il solito tubetto di Ortolina? E, ancora, come lo chiamate un posto dove si incrociano per lo più sventole da passerella di Victoria's Secret e dove è impossibile non imbattersi in una Chiara Ferragni desnuda? Ma soprattutto, come definireste un social che vi manda ai pazzi perché non potete fare a meno, mentre date una sbirciatina al nuovo fidanzato di Jennifer Lopez (comunque meglio l'altro, J. Lo), di controllare anche quanti like, e soprattutto indirizzati a chi, ha inviato il vostro lui? Perché se un'occhiata a un culo in un locale è qualcosa di fuggevole, che come arriva se ne va e non lascia traccia (a meno che voi non lo intercettiate, ovvio), un mi piace resta lì, più scioccante del frigo deserto, più seccante della Ferragni senza veli ma con molti brillocchi, a testimoniare ... Ecco, a testimoniare cosa?

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E qui urge raddrizzare la deriva della gelosia digitale. Perché, care tutte, se avete dispensato apprezzamenti a profusione a immagini di uomini bellocci e gattini, che cosa ha fatto di così più grave lui, mettendo un like a una tipa che non disdegna le scollature generose abbinate alla duck face? Certo, potete dargli in tutta serenità del pirla, ma da lì a tormentarvi sul serio c'è una bella differenza. E poi perché, per l'amor del cielo, alle 4 del mattino invece di farvi il vostro meritato sonno di bellezza, continuate a scrollare quel dannato social, in cerca di altre tipe che gli hanno fatto alzare il pollice e si spera solo quello?

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Conosco ragazze e donne che si sono tolte da Instagram proprio per questa ragione: il fatto che il loro fidanzato o marito guardasse, sotto i loro occhi, foto di altre le faceva soffrire troppo, ma ancor più le faceva imbestialire che lui non capisse il motivo di cotanta offesa. E il punto potrebbe essere proprio quello: se qualcosa viene fatto alla luce del sole, non perde, forse, ambiguità diventando automaticamente qualcosa di innocuo? Certo, poi c'è il discorso che una dal proprio compagno di vita pretenda un certo tipo di rispetto, ma allora occorre darsi delle regole di coppia che, magari, prevedano l'eliminazione, perché no, dei social, che forse non ci saranno studi a riguardo, ma possiamo dire ancora con un certo grado di sicurezza che si possa benissimo vivere senza. Oppure, visto che i sacrifici nella vita sono già tanti e non vi va poi così tanto di rinunciare a quel misto di acquolina e raccapriccio che vi provocano le tendenze della nail art, allora potreste adottare un approccio più soft, e semplicemente smettere di stalkerare il vostro partner basandovi sull'unico principio base che conta in una relazione: vi fidate di lui? A domanda, risposta e relativa vita più o meno o affatto social.