La produzione di Jorge Luis Borges, scrittore e poeta argentino (1899-1986) conosciuto anche per il suo forte impegno civile contro Perón, che rimase al potere in Argentina dal 1946 al 1955 e dal 1973 al 1974, e quello a favore dei desaparecidos durante la dittatura di Videla, ha lasciato un profondo solco nella storia della letteratura che ancora oggi non manca di esercitare il suo fascino. Le poesie di Jorge Luis Borges e i suoilibri di racconti fantastici sono infatti ancora oggi tra le più belle pagine mai scritte.

Jorge Luis Borges, libri e poesie

Con i suoi libri Jorge Luis Borges ha fortemente ispirato il genere fantasy ed è considerato uno dei più importanti e influenti scrittori del Ventesimo secolo sia per la sua produzione in prosa (soprattutto raccolte di racconti come Finzioni, L'Aleph, Il libro di sabbia) che per le sue poesie. Uno stile che ha sempre attinto a piene mani dalle profondità dell'animo umano, ma anche nel mondo dei sognie dell'immaginazione.

Jorge Luis Borges, le poesiepinterest
Getty Images

Tra le poesie di Jorge Luis Borges più famose c'è ad esempio Il rimorso:

Ho commesso il peggiore dei peccati che un uomo possa commettere. Non sono stato felice. Che i ghiacciai dell'oblio possano travolgermi e disperdermi, senza pietà. I miei mi generarono per il gioco rischioso e stupendo della vita, per la terra, l'acqua, l'aria, il fuoco. Li frodai. Non fui felice. Realizzata non fu la giovane loro volontà. La mia mente si applicò alle simmetriche ostinatezze dell'arte che intreccia inezie. Ereditai valore. Non fui valoroso. Non mi abbandona, mi sta sempre a lato l'ombra d'essere stato un disgraziato.

Oppure Il sogno, che si trova in L'altro, lo stesso, pubblicato nel 1964:

Quando gli orologi della mezzanotte elargiranno un tempo generoso, andrò più lontano dei rematori di Ulisse nella regione del sogno, inaccessibile alla memoria umana. Da quella regione sommersa recupero residui che ancora non comprendo; erbe di botanica elementare, animali un po' diversi, dialoghi coi morti, volti che in realtà sono maschere, parole di lingue molto antiche e talora un orrore non comparabile a quello che può darci il giorno. Sarò tutti o nessuno. Sarò l'altro che ignoro d'essere, colui che ha contemplato quell'altro sogno, la mia veglia. La giudica, rassegnato e sorridente.

Ma ce una in particolare è tra le più belle della storia della poesia. Si tratta di Poema dell'amicizia:

Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita, Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, però posso ascoltarli e dividerli con te. Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro, però quando serve starò vicino a te. Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cada. La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei, però gioisco sinceramente quando ti vedo felice. Non giudico le decisioni che prendi nella vita, mi limito ad appoggiarti, a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi. Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti, però posso offrirti lo spazio necessario per crescere. Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore, però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo. Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere, solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico. In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico, in quel momento sei apparso tu… Non sei né sopra né sotto né in mezzo, non sei né in testa né alla fine della lista. Non sei né il numero uno né il numero finale e tanto meno ho la pretesa di essere io il primo, il secondo o il terzo della tua lista. Basta che tu mi voglia come amico. Poi ho capito che siamo veramente amici. Ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico: ho pregato e ho ringraziato Dio per te. Grazie per essermi amico.
Jorge Luis Borges, citazionipinterest
Getty Images

Jorge Luis Borges poesie, aforismi e citazioni d'amore

C'è chi cerca l'amore di una donna per dimenticarsi di lei, per non pensare più a lei.

Tra i temi trattati da Jorge Luis Borges non mancano aforismi, citazioni e poesie d'amore, anche se c'è da dire che nelle sue opere l'amore non è un argomento ricorrente. Ma, nonostante questo, quando ne parla è davvero imperdibile e colpisce dritto al cuore.

Come in questa E' l'amore.

È l'amore. Dovrò nascondermi o fuggire. Crescono le mura delle sue carceri, come in un incubo atroce. La bella maschera è cambiata, ma come sempre è l'unica. A cosa mi serviranno i miei talismani: l'esercizio delle lettere, la vaga erudizione, le gallerie della Biblioteca, le cose comuni, le abitudini, la notte intemporale, il sapore del sonno? Stare con te o non stare con te è la misura del mio tempo. È, lo so, l'amore: l'ansia e il sollievo di sentire la tua voce, l'attesa e la memoria, l'orrore di vivere nel tempo successivo. È l'amore con le sue mitologie, con le sue piccole magie inutili. C'è un angolo di strada dove non oso passare. Il nome di una donna mi denuncia. Mi fa male una donna in tutto il corpo.

Oppure nella raffinata L'innamorato:

Luna, avorio, strumenti musicali, rose, lampade e il segno di Durer, le nove cifre e lo sfuggente zero, devo fingere che queste cose esistano. Devo fingere che nel passato c'erano Persepoli e Roma e che una sabbia sottile ha misurato il destino di una torre che le età del ferro hanno disfatto. Devo pensare alle armi e alle fiamme delle epopee e ai mari plumbei che rosicchiano i pilastri della terra. Devo fingere che ci sono gli altri. E' falso. Ci sei solo tu. Tu, mia ventura e sventura, inesauribile e pura.
Il sogno di Jorge Luis Borges.pinterest
Getty Images

C'è spazio anche per l'amore maturo, come quello raccontato in Amorosa anticipazione, contenuta nella raccolta Luna di fronte (1925):

Né l'intimità della tua fronte chiara come una festa né l'abitudine del tuo corpo, ancora misterioso e tacito e da bambina, né la successione della tua vita assumendo parole o silenzi saranno favore tanto misterioso come guardare il tuo sonno implicato nella veglia delle mie braccia. Vergine miracolosamente un'altra volta per la virtù assolutoria del sonno, quieta e splendente come una felicità che la memoria sceglie, mi darai quella sponda della tua vita che tu stessa non hai. Gettato alla quiete, scorgerò quella spiaggia ultima del tuo essere e ti vedrò per la prima volta, forse, come Dio deve vederti, sbaragliata la finzione del Tempo, senza l'amore, senza di me.

In ogni caso l'amore è sempre un'offerta che non si può rifiutare (Ti offro):

Ti offro strade difficili, tramonti disperati, la luna di squallide periferie. Ti offro le amarezze di un uomo che ha guardato a lungo la triste luna. Ti offro i miei antenati, i miei morti, i fantasmi a cui i viventi hanno reso onore col marmo: il padre di mio padre ucciso sulla frontiera di Buenos Aires, due pallottole attraverso i suoi polmoni, barbuto e morto, avvolto dai soldati nella pelle di una mucca; il nonno di mia madre - appena ventiquattrenne - a capo di un cambio di trecento uomini in Perù, ora fantasmi su cavalli svaniti. Ti offro qualsiasi intuizione sia nei miei libri, qualsiasi virilità o vita umana. Ti offro la lealtà di un uomo che non è mai stato leale. Ti offro quel nocciolo di me stesso che ho conservato, in qualche modo - il centro del cuore che non tratta con le parole, ne coi sogni e non è toccato dal tempo, dalla gioia, dalle avversità. Ti offro il ricordo di una rosa gialla al tramonto, anni prima che tu nascessi. Ti offro spiegazioni di te stessa, teorie su di te, autentiche e sorprendenti notizie di te. Ti posso dare la mia tristezza, la mia oscurità, la fame del mio cuore; cerco di corromperti con l'incertezza, il pericolo, la sconfitta.

E leggendo come Borges riesce a immortalare la luna, testimone di tante storie d'amore dalla notte dei tempi, viene davvero la pelle d'oca.

C'è tanta solitudine in quell'oro. La luna delle notti non è la luna che vide il primo Adamo. I lunghi secoli della veglia umana l'hanno colmata di antico pianto. Guardala. È il tuo specchio.