Care amiche, vi ricordate quella battuta di Woody Allen «Sono troppo ansioso e depresso, vado dal gastroenterologo»? Non era solo una boutade. Quando vi sentite stressate ed emotivamente provate, "tornare alla pancia" è un buon metodo per riacquisire l'equilibrio perduto. È sotto l'ombelico, infatti, in quel punto strategico che nelle arti marziali viene chiamato Tan T'ien (Dantian), che sta il baricentro delle emozioni. 

L'ha confermato anche la scienza occidentale all'inizio dell'800, quando il neurologo tedesco Auerbach scoprì che nell'intestino abbiamo 100 milioni di neuroni collegati al sistema simpatico e parasimpatico. Dopo quasi due secoli, il dott. Michael D. Gershon, professore di anatomia e biologia cellulare alla Columbia University, nel suo best seller The Second Brain (il secondo cervello) ha spiegato che nella pancia vive e vegeta un secondo cervello, collegato sia al sistema endocrino (molto diffuso nella mucosa gastrointestinale) che a quello immunitario (che qui ha un'ampia rete linfatica). Questo "cervello enterico" subisce influenze dall'esterno (cibo, input visivi e sonori) e dall'interno (emozioni e flussi di pensieri), che poi rielabora mandando informazioni " ai piani superiori". Esiste quindi un asse di collegamento pancia-testa. E indovinate qual è, tra i due poli che si spartiscono la regia dell'intero organismo, quello che domina la comunicazione? L'addome!

L'INCONSCIO SOTTO L'OMBELICO

La quantità di messaggi che il cervello addominale invia a quello che sta nella scatola cranica copre il 90% dello scambio totale e riguarda soprattutto contenuti inconsci, legati a emozioni (gioia, paura, rabbia) che vengono fissate in una sorta di "memoria viscerale". In pratica, il polo enterico registra autonomamente i diversi stati dell'organismo. E li traduce in messaggi che hanno un peso in tutte le reazioni consce e inconsce, fisiche ed emotive. È chiaro quindi perché l'intestino funziona male nella maggior parte della popolazione occidentale, sempre più stressata e parallelamente sempre più afflitta da colite come da depressione, da stitichezza come da attacchi di ansia e panico, da sindrome del colon irritabile come da disturbi dell'attenzione e dell'umore

La buona notizia è che, grazie a quest'asse di dialogo bidirezionale, tornando alla pancia possiamo ridurre le tensioni emotive con uno strumento alla portata di tutti: la respirazione addominale consapevole.

COME PRATICARE LA RESPIRAZIONE ANTISTRESS

Da millenni i Maestri di Mindfulness insegnano questa pratica semplice ma efficace che, nel momento in cui è in atto una tempesta emotiva più o meno esteriorizzata (quando sei furiosa con qualcuno ma anche quando sei in subbuglio dentro di te per pensieri ed emozioni intime) riporta la pace nella mente, nel corpo e nel cuore. Ecco come si esegue.

1. Siediti nella posizione del mezzo loto o su una sedia con la schiena ben dritta.

2. Chiudi gli occhi e metti le mani sulla pancia.

3. Inizia a inspirare ed espirare tenendo le mani sulla pancia e spostando il focus dell'attenzione dai pensieri al movimento dell'addome che si alza e si abbassa.

4. Osserva la lunghezza dell'inspirazione, poi quella dell'espirazione senza forzare nulla, tenendo l'attenzione sulla pancia.

5. Quando l'ultima espirazione è terminata, resta in attesa della nuova inspirazione che arriva da sola, come un'onda del mare che arriva sulla spiaggia e poi si ritrae.

6. Continua a 'sentire' sotto le mani questo movimento ritmico dell'addome che si alza e che si abbassa, immergendoti completamente nell'osservazione dell'onda del respiro che spontaneamente arriva e se ne va.

Puoi praticare questo esercizio tutte le volte che qualcuno ti fa arrabbiare o provi un'emozione destabilizzante. Nelle giornate molto stressanti ed emotivamente impegnative, eseguilo per 10-15 minuti prima di dormire e ripetilo quotidianamente nei periodi no. Se vuoi farti guidare dalla mia voce, qui trovi la meditazione guidata.

Quando entri nella pagina, per accedere all'audio inserisci la password gratitudine e clicca su respirazione addominale l'ONDA.

Questa meditazione ha un potente effetto antistress e, se praticata ogni sera con costanza, riduce la probabilità che le emozioni negative si 'fissino' a livello cellulare creando, nel tempo, ingorghi emotivi che favoriscono malesseri psicologici e malattie. 

È come fare un bel bagno purificatore prima di dormire!

Ti auguro di beneficiarne il più possibile e di trascorrere una settimana serena indipendentemente dagli eventi esterni. Ricorda che, in ogni momento, tu puoi decidere come la vita influenzerà il tuo stato d'animo. E, con l'aiuto della consapevolezza, puoi pigiare il bottone della felicità.

Un abbraccio

Grazia

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Grazia Pallagrosi

 Grazia Pallagrosi, giornalista e insegnante di Mindfulness, vive tra l'Italia e la Thailandia, dove conduce ritiri di meditazione e riequilibrio psicofisico.