Donne che spaventano gli uomini. Donne più sicure di sé, più a loro agio con il potere, il denaro, il sesso. E uomini più insicuri, disorientati da questa inversione dei ruoli. Donne e uomini che hanno difficoltà ad entrare in relazione, in crisi di identità, incapaci di cogliere in questo cambiamento di ruoli una risorsa per entrambi, per ricreare nuovi equilibri. E una società che non aiuta a sbrogliare la matassa delle identità che si fondono, che non sostituisce i punti di riferimento saltati, che si gioca tutto nel presente, orfana del passato e senza progettualità per il futuro. Perché ci sono donne che spaventano e uomini a disagio? Ne abbiamo parlato con Claudia Beccarini, psicologa e psicoterapeuta dell'Ordine degli Psicologi del Lazio.

Femminilità e mascolinità sono in crisi

Negli ultimi decenni le donne sono diventate più autonome e si sono avvicinate alla sfera del potere e del denaro, tradizionalmente appannaggio dell'universo maschile, mentre l'uomo è entrato in contatto con la sfera delle relazioni e delle emozioni, terreno culturalmente attribuito al femminile.

Molti uomini non sanno entrare in relazione con donne forti e sicure di sépinterest
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Questa convergenza ha fatto sì che i modelli si sovrappongano. Però, se le donne hanno alle spalle 50 anni di femminismo che le ha aiutate ad assumere maggiore consapevolezza di questa rinnovata identità, gli uomini si trovano più impreparati e più ancorati al passato. In ogni caso, è vero che entrambi fanno fatica a vivere i ruoli come intercambiabili.

Il maschio ha difficoltà a sentirsi desiderato

Molti uomini temono la sessualità libera di una donna decisamente più esigente, consapevole del suo diritto al piacere. Questo mutamento delle dinamiche sessuali ha esposto gli uomini a sentimenti di inadeguatezza; molti vivono la libertà della donna più come una minaccia che come una risorsa, sono inibiti dalle richieste esplicite, insicuri delle proprie prestazioni, impauriti dal calo del desiderio.

Alcuni uomini hanno difficoltà a sentirsi oggetto di desideriopinterest
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L'eiaculazione precoce è qualcosa che fino alla 2° metà del '900 non veniva identificata come problema, o per lo meno non era un problema per l'uomo. Gli uomini hanno difficoltà a percepirsi come oggetti desiderati, è una sensazione che li fa entrare in contatto con una debolezza che non fa parte del modello maschile classico. Intendiamoci: è un problema culturale. Questo vissuto di impotenza è una perversione del nostro tempo dove solo l'azione e la prestazione sono vincenti, mentre si perde di vista l'emotività, percepita come lato debole.

L'uomo deve fare i conti con la sua femminilità

L'uomo deve fare i conti con la sua parte femminilepinterest
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In questo cambio di scena, le donne mettono alla prova la loro parte maschile, mentre agli uomini si trovano a interpretare ruoli per loro inediti (la cura dei figli, della casa, della relazione) che li mettono a contatto con la parte femminile che hanno in sé. Questo li può gratificare ma anche spaventare. Quando la mascolinità si sente minacciata si auto-rafforza, ed ecco che possono scattare forme di violenza. Le contraddizioni colpiscono anche noi donne: esponiamo i partner a sentimenti di inadeguatezza, ci rifiutiamo di alimentare il loro narcisismo, per poi ritrovarci accanto uomini feriti, inadeguati, anche se quello che vogliamo in realtà sono partner forti e sicuri di sé.

La coppia deve valorizzare il mondo interiore

Le difficoltà nelle coppie nascono quando si trascura la sfera emozionalepinterest
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Come uscire da questo corto circuito? Quella che va ricercata e valorizzata è la specificità individuale, l'attenzione al mondo interiore della singola persona, la capacità di accogliere le differenze, anche le contraddizioni, che possono spaventare, certo, ma sono la grande ricchezza dell'essere umano e aprono alla possibilità di conoscere veramente l'altro dentro la relazione. Interpretare i ruoli di maschile e femminile in modo rigido è di per sé un segnale di paura e può diventare una trappola che non ti fa vedere tutte le sfaccettature dell'altro, la sua ricchezza interiore.

I legami liquidi non lasciano nulla

Per non spaventare o essere spaventati, uomini e donne dovrebbero ridare valore alla relazione, ovvero a rapporti che non si consumano nel presente, ma che presuppongono una durata, una successione, delle tappe, che guardano al futuro. Stabilire un legame richiede tempo. Se cerchiamo il godimento istantaneo, qui ed ora, poi non ci rimane niente. I legami vissuti così perdono la progettualità e inevitabilmente si dissolvono. Sono i legami liquidi così lucidamente descritti dal famoso sociologo Zygmunt Bauman.