La scrittrice Barbara Alberti risponde alle lettrici e ai lettori di Gioia! che vogliono sottoporle i loro problemi di cuore: scrivetele all'indirizzo maleducazione.sentimentale@hearst.it. Ecco il suo consiglio a una donna innamorata di un uomo narcisista.

La lettera

«Lui all'inizio era affascinante, sembrava pendere dalle mie labbra, invece mi ha conquistata perché pendessi dalle sue. Parla solo di sé, io o un'altra, uguale, pur di riempirla di chiacchiere e farsi ammirare. Io i narcisisti non li ho mai sopportati, sono le persone più aride del mondo, e guarda cosa mi è toccato…». (Victoria)

Risponde Barbara Alberti

È solo un equivoco fra narcisisti, tu lo volevi come adoratore, ma lui ha rovesciato il gioco «Guardami!«, «No, guardami tu!». Però i narcisisti mica sono tutti uguali, ne conosco di due specie: il narcisista a cerchio e quello a spirale. Quello a cerchio è chiuso, non esce dal giro ristretto del suo ombelico, non vede l'altro, che esiste per applaudirlo e basta. Anaffettività totale, noia tremenda. Il narcisista a spirale invece è arioso, generoso, affascinante, tende verso l'alto, nelle sue spirali afferra e trascina con sé la persona amata, ti comprende nel suo narcisismo che diventa un gioco, una festa da condividere. E, se parla, non è solo per occupare le orecchie altrui, è un dono. Senti cosa scriveva il poeta Vittorio Sereni del poeta Umberto Saba, parlatore inarrestabile e narcisista confesso: «Sempre di sé parlava, ma come lui nessuno/ ho conosciuto che di sé parlando/ ed ad altri vita chiedendo nel parlare/ altrettanta e più ne desse/ a chi stava ad ascoltarlo».