La crescita personale, la propria autostima, sono concetti molto delicati che potrebbero rappresentare la differenza tra una vita ricca di successi e soddisfazioni e una vita perennemente accompagnata da un senso di insoddisfazione. Eppure la crescita personale, l'autostima, sono concetti così soggettivi che a volte esulano dai reali successi della propria vita: a volte occorrerebbe semplicemente coccolarsi un po' di più, giusto per raggiungere un concetto molto più aulico e importante come la serenità, per riuscire a vedere tutto il resto sotto una luce diversa, magari più luminosa.
Migliorare la propria autostima e valorizzare la propria crescita personale non è un'impresa impossibile, anzi, seguendo dieci piccoli consigli è una dimensione facilmente raggiungibile da chiunque. E i risultati, indipendentemente da cosa vogliate ottenere, saranno più facili da ottenere.
Come migliorare la propria crescita personale
- Per migliorare la propria crescita individuale e sviluppare la propria autostima, ad esempio, il primo passo è quello di acquisire la consapevolezza di essere padrone del proprio destino, uniche responsabili della propria esistenza: questo piccolo esercizio vi aiuterà a non ricercare sempre in altre persone le cause della vostra infelicità. Il primo passo per sentirsi libere e intraprendere coscientemente ogni percorso è proprio quello di mettersi al centro del proprio universo, conditio sine qua non per un migliorare la propria crescita personale.
- Questo primo passo spalanca la strada al secondo grande passo: al bando il vittimismo. Nella vita di tutti c'è il bene e il male, e chi riesce a vedere solo il male è semplicemente limitato. Molto più interessante è notare il bello della vita, partendo dal presupposto che voi siete responsabili al 100% di tutto quello che vi capita: nel bene e nel male. Il vittimismo è un alibi che non ci permette di andare avanti. L'obiettivo, invece, è sempre andare avanti.
- Se vi sentite preda di giudizi interiori, grilli parlanti che vi fanno sentire in colpa per qualsiasi cosa: metteteli a tacere. Gli unici giudici della vostra vita sarete voi stesse! Nessun altro.
- Scoprite voi stesse. Ricercate dentro di voi cosa realmente vi piace e soprattutto chi siete veramente. Soltanto così potrete darvi degli obiettivi: non ci riuscite? Ebbene, fate un bel viaggio da sole, in meno di una settimana riscoprirete voi stesse e tutto ciò che avete perduto.
- Altro esercizio fondamentale è quello di focalizzare i propri pregi: siamo tutti pieni di difetti, ma abbiamo anche dei pregi. Basta concentrarsi soltanto sulle proprie mancanze, fate caso e tentate di valorizzare i vostri pregi. È un ottimo viatico per la felicità.
- Il vostro percorso di crescita personale passerà anche e soprattutto dal riuscire a estraniarsi dai giudizi esterni: nessuno potrà mai mettersi nei vostri panni al 100% e spesso le persone, anche se in buonafede, non possono comprendere perfettamente la vostra situazione, tendendo ad analizzare il vostro caso secondo il loro personalissimo punto di vista. I consigli sono sempre ben accetti, ma i giudizi degli altri non devono neanche minimamente intaccare il pensiero che voi avete di voi stessi.
- Altro consiglio utilissimo è quello di prendersi curo del proprio corpo: il vecchio detto mens sana in corpore sano è sacrosanto, stare bene con se stesse è il primo passo per la sicurezza personale.
- Inoltre siate abili a ridere dei vostri errori: nella vita nulla è realmente irreversibile, e sbagliare è umano. Detestarsi per un errore non porterà a nulla, superare e andare oltre è invece un importante metodo per andare avanti.
- Se le persone che vi stanno attorno non vi apprezzano, non cambiate il vostro modo di essere: cambiate le persone che vi sono attorno. Circondarvi di detrattori, persone che non perdono tempo a schernirvi e sminuirvi non avranno alcun effetto positivo sulla vostra vita.
- Infine, il consiglio più importante: trovate sempre il lato positivo delle cose. Ogni bicchiere è sempre sia mezzo pieno che mezzo vuoto: sta a voi decidere da che parte stare, partendo dal presupposto che il lato del bicchiere mezzo pieno è sempre il migliore.