Lettori e lettrici di Gioia! mi scrivono per un consiglio sentimentale. Ecco una lettera di un ragazzo gay che deve sopportare le frecciatine di una portinaia impicciona.

"Sono innamorato, sono gay, il mio ragazzo spesso si ferma a dormire, e la portinaia ogni volta che le passiamo davanti fa dei sorrisetti, lancia delle battute, fa domandine odiose a doppio senso su come abbiamo passato la notte. Naturalmente non le rispondo. Le ho fatto capire chiaramente che mi irrita, ma lei continua. Ormai la odio. Cerco di stare calmo ma sento che mi sta salendo una gran piazzata, di cui mi pentirò". (Umberto)

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Oh non c'è bisogno, contro questi impiccioni sessuali ci sono altri mezzi. Meglio l'ironia della piazzata, meglio darle una lezione divertente (per te), così quando ci ripensi ti viene da ridere, che è tutta salute. Spesso i "normali" (come si chiamano fra loro), sono ossessionati dagli omo, curiosi come faine, e con quella stolida arietta di superiorità cercano di sbirciare nelle loro stanze, come se la cosa li riguardasse. Uno di questi giorni, invece di farle il muso entri in portineria, ti siedi (senza permesso), e cordiale, con un bel sorriso aperto le dici "Cara signora, visto che siamo tanto in confidenza, e lei sta sempre a frugare tra le mie lenzuola, mi dica, che fate a letto con suo marito? L'avete fatto stanotte ? E come? Fellatio, posizione del missionario, in piedi, 69? Entri pure nei dettagli, non sia timida! O lui non la tocca da un bel po'" ? E poi ti godi la sua faccia, e le togli il saluto. Se il marito ti sfida a duello, rispondigli come don Chisciotte: "Mi rifiuto di battermi con chi non è stato ordinato cavaliere".

Scrivete a Barbara Alberti all'indirizzo: maleducazione.sentimentale@hearst.it