Cibi acidi, quali sono e come inserirli in una dieta bilanciata
Sono stati troppo spesso bistrattati e considerati una delle cause del cancro: miti e leggende da sfatare sugli alimenti dal ph acido
Dici acidità e pensi a qualcosa di aspro, dal sapore pungente. I cibi acidi, invece, non vengono definiti tali per il loro gusto, ma per la reazione che hanno una volta ingeriti dall'organismo. Secondo alcune teorie, infatti, se l'ambiente in cui vivono le nostre cellule del corpo diventa molto acido si avrebbe un rischio maggiore di degenerazione cellulare e di incorrere in malattie cardiovascolari e infiammatorie croniche. Si considerano acidi tutti quegli alimenti che hanno un pH inferiore a 7 (quello del corpo umano in condizioni ottimali è di 7,4) e per molti anni sono stati demonizzati per la loro presunta correlazione anche con il cancro. Ancora oggi sono preclusi da molte diete, come quella macrobiotica e quella alcalina, che promettono miracoli in termini di prevenzione delle malattie gravi.
In realtà non esiste nessuna prova scientifica che dimostri un collegamento diretto tra cibi acidi e tumore, anzi: «I succhi gastrici necessari alla digestione sono intensamente acidi e quindi sono in grado di acidificare anche l'alimento più basico subito dopo che l'abbiamo ingerito e ben prima che venga assorbito», conferma l'Airc. Nessuna paura, quindi: gli alimenti acidi non sono di per sé pericolosi e possono essere inseriti nella dieta quotidiana senza problemi, con l'unica indicazione di mantenere sempre il giusto equilibrio tra verdure, legumi, carboidrati e proteine animali.
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