La dieta dissociata è una delle più famose diete per dimagrire: è un regime alimentare ipocalorico, inventato negli anni dal dottor William Howard Hay agli inizi del Novecento e rielaborato poi nei decenni successivi da altri medici, ognuno con la sua variante (come la dieta dissociata di Antoine, che poi è la dieta dissociata classica, quella di Shelton, la dieta circadiana, la cronodieta e la dieta dissociata integrata), più o meno restrittiva.

Dieta dissociata, come funziona?

Secondo lo schema della dieta dissociata i nutrienti (quindi carboidrati, proteine e grassi) devono essere assunti, nel corso dei pasti, separatamente in modo da facilitare il processo digestivo, perché assunti insieme andrebbero in conflitto. In base alla tipologia elaborata di dieta dissociata ci sono anche delle regole precise da seguire, pensate anche per prevenire alcuni problemi legati al processo digestivo.

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Dieta dissociata, lo schema

Tra le linee guida della dieta dissociata ci sono alcuni principi cardine, come mangiare insieme soltanto alimenti che appartengono alla stessa categoria, non abbinare le proteine che hanno origine diversa, non mangiare insieme piatti ricchi di proteine e carboidrati, evitare di mangiare la frutta a fine pasto e di non assumere carboidrati compressi e zuccheri nello stesso pasto.

Parallelamente è consigliato l'aumento del consumo di frutta e verdura, di ridurre gli alimenti di origine animale, e di mangiare carboidrati nella prima parte della giornata (quindi non a cena, e comunque di cenare intorno alle 19). Inoltre a colazione, pranzo e cena non viene effettuato il calcolo delle calorie ed è sufficiente seguire le indicazioni previste dalla tipologia di dieta dissociata scelta, ma se si esagera con alcuni alimenti come quelli proteici si rischia non solo di non dimagrire ma anche di ingrassare e di affaticare fegato e reni.

Le categorie di alimenti della dieta dissociata e come combinare i cibi

I pasti previsti dalla dieta dissociata sono cinque: colazione, pranzo, cena e due spuntini. Gli alimenti sono divisi poi per categorie (carboidrati, frutta, verdura, grassi e proteine) e in base al tipo di dieta si possono dissociare in uno specifico periodo di tempo, per gruppi (quindi ogni giorno si mangiano gli alimenti di un gruppo) o per pasto (pescando in ogni pasto appunto i cibi di ogni categoria). Le indicazioni della dieta dissociata prevedono poi ad esempio di abbinare i formaggi con la verdura, la carne e il pesce con la verdura, i cereali con la verdura mentre di evitare l'accoppiata formaggio e proteine, pesce e carne insieme, e l'associazione di tutte queste combinazioni con la frutta.

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La dieta dissociata fa male? La dieta dissociata fa dimagrire?

Diffusa e praticata da decenni la dieta dissociata - che inizialmente non era stata pensata per il dimagrimento ma come modello di alimentazione - è stata analizzata più volte dagli esperti di tutto il mondo, che hanno sollevato alcuni punti critici (oltre a sottolineare che non ha valenza scientifica, come riferito da uno studio pubblicato diversi anni fa sull'International Journal of Obesity): oltre al rischio di mangiare sempre gli stessi alimenti se ci si affida al fai da te si possono anche fare degli errori con pesanti conseguenze. Inoltre, non inserendo alcuni nutrienti preziosi per l'organismo, un altro grosso problema sarebbe legato alla presenza delle proteine in un solo pasto al giorno, una pratica che non si può portare avanti per lungo periodo.

Per cui per evitare squilibri nutrizionali, prima di iniziare ogni regime alimentare, anche e soprattutto per dimagrire nel modo corretto, è sempre consigliabile rivolgersi ad un esperto (come un dietologo o un nutrizionista), in modo che il medico possa formulare le combinazioni alimentari per dimagrire più adatte alle proprie esigenze e alle proprie abitudini.