Pronta a farti contagiare dalla febbre olimpionica? Dal 5 agosto al 21 agosto 2016 a Rio de Janeiro si terrà la 31ma Olimpiade e gli atleti sono pronti a partire. Dopo tanti mesi di duro e intenso allenamento però per ottenere i migliori risultati è importantissimo seguire un'alimentazione sana ed equilibrata. Abbiamo chiesto ad Alex Roelse, campione di pallanuoto della nazionale Usa e Ambassador di American Pistachios, e al nutrizionista Nicola Sorrentino i segreti degli atleti in fatto di dieta.

Cosa mangia un olimpionico

Prima e dopo una partita bisogna assolutamente mangiare le cose più giuste. «Quando viaggio non sempre ho la possibilità di scegliere cosa mangiare prima o dopo una partita», spiega Roelse. «Cerco di consumare i pasti sempre un paio d'ore prima in modo che non mi dia poi fastidio. Mi piace mangiare un pasto semplice che non sia troppo pesante, ma a parte questo non sono troppo esigente. Cerco di bere molta acqua, perché è in grado di avere una grande influenza sul corpo. Dopo una partita è importante mangiare o bere proteine in modo da recuperare rapidamente ed essere pronti per qualsiasi sfida che verrà».

Ma ci sono cibi proibiti? «Cerco di evitare cibi che possano causare indigestione, come quelli piccanti, non indicati prima di una partita o un allenamento. Anche i cibi grassi non sono una buona fonte di energia prima di giocare», racconta il campione. «Viaggiando tanto in diversi Paesi ci si abitua a mangiare qualcosa di nuovo tutte le volte. Credo che cambiare alimentazione spesso mi aiuti, per questo motivo non ci sono molte cose a cui devo rinunciare. E spesso corrispondono a ciò che non mi piace».

Invece per quanto riguarda il rapporto tra alimentazione e sport praticato, c'è un legame? «Credo di sì… Il cibo ha molta influenza sui nostri obiettivi. La maggior parte degli atleti ha bisogno di perdere, mantenere o aumentare peso, e il cibo gioca un ruolo fondamentale. Ho impostato personalmente gli obiettivi che voglio realizzare e cerco poi di mangiare di conseguenza. Quando lavoriamo a lungo fuori casa, ci sono molti carboidrati e proteine nella mia dieta, mentre nella "bassa stagione" mangerò meno carboidrati e punterò su verdure e proteine».

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La giornata tipo

«La mattina cerco di mangiare uova e magari uno yogurt, se possibile», aggiunge Roelse. «Scelgo sempre una colazione a base di frutta, muesli e miele. Poi a seconda dei nostri allenamenti mi concedo un grande pranzo per riprendermi dal primo workout ed essere sazio durante il successivo». Il pranzo, invece, «è vario e dipende un po' da cosa c'è a disposizione».

La cena, infine, «è sempre un buon momento per ottenere le proteine necessarie prima di andare a letto, un pezzo di pollo è sempre il benvenuto nel mio piatto. A merenda mi piace fare snack con proteine sane, come quelle dei pistacchi».

L'alimentazione e lo sport

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Se Alex Roelse ci ha raccontato il punto di vista di uno sportivo, abbiamo chiesto un ulteriore approfondimento sul tema al dottor Nicola Sorrentino, nutrizionista e direttore della Columbus Clinic Diet: «Un'alimentazione sana è determinante per chiunque pratichi attività fisica: cibi facilmente digeribili, giuste dosi, corretta ripartizione tra i vari nutrienti. Il benessere psicofisico è un' esigenza, la dieta deve necessariamente soddisfare lo sportivo e pertanto deve essere adeguata al tipo di attività fisica che pratica e allo sforzo a cui si sottopone».

L' alimentazione dell'atleta non può essere uguale per tutti: «Deve essere personalizzata in base all'età, al sesso, al tipo di attività lavorativa, alla frequenza e all'intensità dell'attività fisica e alle abitudini alimentari. È molto più facile dare delle indicazioni di massima sugli alimenti da preferire rispetto ad altri, fornire delle regole da rispettare quando si esercita uno sport, prima, durante e dopo una gara».

Cosa è meglio mangiare e cosa bisogna evitare? «Un' alimentazione corretta deve essere equamente ripartita tra proteine, grassi e zuccheri. Questi ultimi, fonte principale di energia e fondamentale combustibile d'utilizzo immediato, devono essere preferibilmente complessi: pane, pasta, riso (meglio se integrali). Di importanza basilare, per uno sportivo, sono i sali minerali: sodio, potassio, calcio, magnesio. Anche l'acqua ha la sua importanza e un suo ridotto apporto, fonte di questi elementi, riduce le prestazioni dell'organismo».

Il segreto? Acqua e sali minerali

Inoltre «Chi pratica sport dovrebbe compensare sempre la perdita di liquidi» conclude Sorrentino «Già dopo un'ora continuata di sforzo medio, l'organismo arriva a perdere fino a un litro di sudore; con un esercizio più intenso o svolto in condizioni di temperature elevate, la perdita di acqua può raggiungere anche tre litri. Per ogni goccia di sudore si ha una riduzione dell'attività cellulare e muscolare e un indebolimento generale dell'organismo. Ce lo dimostrano la debolezza che proviamo, dovuta alla carenza di potassio, e i crampi muscolari causati dalla carenza di magnesio, eventi ricorrenti nello svolgimento di una prestazione sportiva. I pistacchi per il loro apporto di magnesio sono un ottimo spuntino per evitare questo inconveniente, ma anche per immagazzinare energia e mantenere la forza muscolare».