Dimagrire senza stare a dieta? Ce lo insegna la dottoressa Carla Lertola, che di professione fa la dietologa: «La natura ha associato la gradevolezza all'atto di alimentarsi come all'atto dell'amore», ci spiega. «Ecco perché il cibo deve restare legato al piacere. Ma senza rinunciare alla linea, anche in compagnia».

E proprio sulle occasioni sociali si basa il suo Liberi dalle diete (Mondadori), scritto con lo chef Fiorenzo Frumento; libro che è anche la startup dell'associazione creata da Lertola, una onlus di educazione alimentare che ridistribuisce in modo intelligente il cibo ai poveri. Tra le pagine tanti consigli ipocalorici, indispensabili quando la dieta si scontra con la "prova ristorante". Perché cene e cenette si possono gustare, soprattutto nel periodo delle feste, con semplici aggiustamenti. Il segreto è nelle scelte. «Nessun cibo è vietato in assoluto, è solo questione di dosi e modi corretti. Oltre che sani e bilanciati, i pasti devono essere gradevoli e creativi: così possiamo inserire anche i cibi preferiti. E quando siamo al ristorante o da amici possiamo mangiare quasi tutto».

Ecco quattro frequenti situazioni sociali. Con le "linee guida" della dottoressa Lertola per dimezzare le calorie in una convivialità senza troppe rinunce.

1. WEEK END IN MONTAGNA

L'attività fisica e il freddo stimolano l'appetito; il resto lo fanno i cibi montani, con calorie stellari. «Spesso il menu offre polenta e formaggio, piatto da almeno 500 calorie, dimezzate se scegliamo cavolo anziché formaggio», suggerisce Lertola. Carne per secondo? «In montagna possiamo concederci una carne rossa, il capriolo: ha meno di 100 calorie e circa 1 g di grassi per ogni etto (meno del pollo). Una porzione con contorno di purea di mele arriva a 225 calorie». Spazio per il dolce, ma non lo strudel (almeno 300 calorie), bensì una mela spadellata con yogurt greco, che ne fornisce circa la metà.

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2. CON LUI, A LUME DI CANDELA

Situazione tipica: una cena romantica, con piatti raffinati, dessert e brindisi finale. Se fai bene i conti, puoi permetterti perfino l'antipasto. «Invece di una sola tartina con burro e salmone affumicato, che tocca le 200 calorie, sì a carciofi e grana in una zucca scavata: una porzione ha circa 100 calorie», consiglia la dietologa. «Se come primo pensavi a un risotto allo spumante, sappi che superi le 400. Invece, gnocchetti di zucca con cannella e peperoncino con un velo di burro restano sulle 200. Per il secondo, ottimo un filetto di salmone gratinato con patate arrosto: 370 calorie contro le 590 di arrosto di vitello con purè di patate. In più fai il pieno di omega 3, amici del cuore, invece che di grassi saturi». Il dolce? Non la panna cotta, bensì un semifreddo di lamponi con yogurt e ricotta: te la cavi con 164 calorie, ovvero quasi la metà. Così ci sta pure una flûte di spumante.

3. AIUTO, VENGONO I PARENTI!

Capita a tutte, soprattutto durante le feste comandate: una cena in punta di forchetta, con la suocera che ama i menù tradizionali. «A me piace aprire con un bel centrotavola con tante verdure», spiega Carla Lertola. «Insieme ci metto pane e ciotoline piene di salse: paté di olive, pomodori secchi frullati con capperi e olive, ketchup, tzatziki (cetrioli e yogurt, qui trovi la ricetta del vero tzatziki)… Così chi è a dieta può concentrarsi qui, saltando il primo ipercalorico». In ogni caso, un antipasto classico, con insalata russa, pane o grissini, supera le 500 calorie. Molte di più di questa entrée: le verdure ne hanno pochissime e le salse sono in genere ipocaloriche. «Il primo può essere una pasta al pesto e fagiolini, circa 350 calorie, cioè 200 in meno dei cannelloni con la carne», dice Lertola. E al posto delle 500 di spezzatino con patate? «Una bella catalana di gamberi e polpo con cipolla, olive e pomodoro cuore di bue come se piovesse: calorie dimezzate!». Per concludere, eleganti spiedini di frutta grigliata al cioccolato (solo 147 calorie contro le 400 abbondanti di un tiramisù). Salvo il banchetto, salva la linea!

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4. CON LE AMICHE: DIVERTIMENTO E RELAX FRA DONNE

Niente happy hour: gli stuzzichini tolgono ogni freno. «Un finocchio sgranocchiato prima di uscire ha pochissime calorie, ma sazia e regala nutrienti preziosi. Così a cena faremo scelte ragionate», suggerisce Lertola. Dove andare? «La pizzeria non è l'ideale: la margherita più semplice ha almeno 800 calorie, mentre la focaccia è troppo ricca d'olio. Meglio un ristorantino, ma evitando l'antipasto di salumi, sostituibile con un'insalata di mare condita al tavolo, così si controlla l'olio e si risparmiano almeno 100 calorie. Come primo, gnocchi: hanno un terzo di calorie in meno della pasta», prosegue l'esperta. «Un condimento a base di pomodoro, basilico e poco grana ha 60 calorie contro le 170 del ragù. Nel ristorante di pesce, al posto della frittura mista sono ottimi i calamari in umido (100 calorie in meno)». Saltando il primo, possiamo gustare una macedonia con una pallina di sorbetto alla frutta: 200 calorie meno di una cassata.

5. IL GIORNO DOPO LA FESTA

Scocca l'ora detox: depurazione e lotta al gonfiore. «Ma saltare un pasto o mangiare solo yogurt o frutta è sbagliato», dice la dietologa Carla Lertola. «L'indomani ci si sentirebbe affamate e giustificate a mangiare di più, con effetto yo-yo assicurato». Giusto impostare una giornata con calorie contenute e cibi drenanti. La ricca colazione comprende: tè verde, yogurt magro con frutta, una fettina di torta di farina integrale e carote, saziante e gratificante. A pranzo: orzo con pomodorini e ricotta, ottimo contro la ritenzione di liquidi. A cena: pesce (per esempio pescatrice) con patate alla senape. A entrambi i pasti si può aggiungere una macedonia di frutta. In tutto: 1300 calorie.