Fruttariani non si nasce, si diventa. Ma cosa vuol dire davvero essere fruttariani? Cosa mangiano e come si compone la loro dieta? Che effetti ha sul nostro corpo? La dieta fruttariana fa dimagrire? E soprattutto, fa bene? Difficile trovare queste risposte online come sui libri. Se la definizione esatta ha ancora molte lacune, così come la bibliografia scientifica sul tema, proviamo a mettere ordine le idee e per prima cosa diciamo che, come per il veganesimo anche per il fruttarianesimo non esiste un solo modo di esserlo ed è questo che ha suscitato la nostra curiosità. Come spiega la nutrizionista olistica Kelly LeVeque, riportata da Byrdie, "La dieta fruttariana non è altro che una branchia del veganesimo in cui si sceglie di mangiare solo frutti nel loro stato naturale". Quindi? Via libera a quella che noi comunemente chiamiamo frutta, ma anche ad alcuni alimenti con semi come l'avocado, il pomodoro, il cetriolo e l'oliva (ah beh allora ce n'è da mangiare!) così come alla frutta secca e a i semi. Vengono esclusi, categoricamente, grano e cibi cotti o trasformati. Ma, c'è un ma.

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Come spiega LeVeque non esiste una definizione ufficiale di dieta fruttariana "A seconda della persona con cui si parla, è possibile considerarsi fruttariani se si mangia almeno il 50% -75% delle calorie giornaliere sotto forma di frutta". Questo non vuol dire che se mangi frutta tutto il giorno la sera puoi mangiare quello che ti pare ma qualche variazione sul tema è ammessa a patto che si evitino le proteine animali e che si eliminino gli alimenti trattati (abbasso alle barrette e ai cibi confezionati, pollice in su per gli alimenti freschi e crudi). Ma quindi cosa mangia un fruttariano?

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Brooke Lark on Unsplash

Il menu giornaliero della dieta fruttariana

Colazione

Smoothie grande con tre banane, mirtilli, datteri e circa una tazza di latte di cocco

Spuntino di metà mattina

Una manciata di pesche disidratate

Pranzo

Due grandi ciotole di insalata di frutta composta da banane, uva e frutti di bosco (con aggiunta di un integratore di vitamina B12)

Spuntino di metà pomeriggio

Una manciata di fichi secchi

Cena

Una grande ciotola di avocado tritato, cetriolo e pomodoro, condito con un po' di olio d'oliva, limone, sale e pepe

Dolce

Un sacchetto di mandorle crude

Non avendo niente a che vedere con le dosi è molto probabile che seguendo questo tipo di dieta non sentirai fame, anzi. Anche sul fattore tempo la dieta fruttariana ha grandi vantaggi, non prevede infatti preparazioni complicate e i fornelli rimangono sempre spenti. Tuttavia, non permette grandi variazioni sul tema, e rischia quindi di essere molto ripetitiva, inoltre, come quasi tutte le diete molto restrittive limita la socialità. Difficilmente, infatti, riuscirai a partecipare a eventi mondani piuttosto che ad andare a cena fuori con amici senza cadere in tentazione e non perché non hai forza di volontà ma perché in menu non troverai ciò che puoi mangiare.

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William Felker on Unsplash

Dieta fruttariana sì o dieta fruttariana no? A quanto pare, no. I vantaggi della dieta fruttariana non superano le controindicazioni come ad esempio la mancanza di amminoacidi, acidi grassi, vitamine e minerali, un aumento del metabolismo del fruttosio, un deterioramento dei denti e altro ancora come un progressivo malfunzionamento della regolazione dello zucchero nel sangue. Secondo LeVeque, infatti, la dose raccomandata di frutta al giorno non supera le due porzioni. E se alla lunga quindi è meglio evitare questo tipo di regime alimentare, integrare il proprio piano alimentare, che sia vegetariano o vegano (ma anche onnivoro), con frutta fresca e alimenti non trattati non può che giovare alla salute. Un esempio? Al posto di mangiare pane e marmellata a colazione prova un avocado toast con pomodoro, oltre ad essere super glamour, è molto probabile che la tua pancia sarà più piatta e il tuo metabolismo (oltre che la bilancia) ti ringrazierà.