Qualcuno lo ha definito il nostro secondo cervello. Altri lo hanno paragonato a un computer che presiede alla digestione e al controllo qualità dei cibi. Tutto vero: l'intestino, o meglio l'insieme di patrimonio genetico e batteri che ne costituiscono il microbioma, influenza il nostro metabolismo e il sistema immunitario. Non solo. Ricerche recenti hanno dimostrato che la salute del microbioma sarebbe legata anche all'evoluzione di alcune malattie autoimmuni, della sclerosi multipla, di allergie e tumori.

Il microbioma dell'intestino influenza il metabolismo e il sistema immunitario

Il California Institute of Technology di Pasadena ha studiato il nesso biologico tra microbioma intestinale e Parkinson. E secondo l'Università di Cork, alcuni batteri sarebbero addirittura responsabili del nostro umore, regolando i geni di ansia e depressione.

Dieta: gli alimenti ricchi di fibrepinterest
Getty Images

Ecco perché quando gli scienziati avvertono che la dieta occidentale, carente in fibre e ricca di zuccheri raffinati, sta distruggendo il nostro microbioma, la preoccupazione è grande. Come fare? La risposta potrebbe arrivare da una popolazione della Tanzania occidentale, gli Hadza, una parte della quale vive di caccia e raccolta. Secondo quanto pubblicato dalla rivista Science, il microbiologo della Stanford University Justin Sonnenburg ha scoperto che la composizione del microbioma intestinale degli Hadza varia a seconda della stagione. In quella secca, quando l'alimentazione è costituita prevalentemente da carne, i batteri del loro intestino sono simili ai nostri. Durante quella umida, quando si nutrono di miele, bacche e altri cibi selvatici, tuberi ricchi di fibre e baobab, la varietà dei batteri aumenta fino a differenziarsi del 30 per cento dalla nostra.

Dieta: gli alimenti ricchi di fibre bacchepinterest
Getty Images

In particolare, gli Hadza mangiano in media 100 grammi di fibre al giorno più di noi. Cosa ne deriva? Innanzitutto una speranza: che i cambiamenti nel nostro microbioma non siano definitivi bensì reversibili, come accade agli Hadza con le stagioni. E poi una conferma: occorre aumentare il consumo di fibre.

Dieta: gli alimenti ricchi di fibre cerealipinterest
Getty Images

Gli scienziati dell'Human Food Project, fondazione che si occupa di microbioma stanno mettendo a punto una dieta ad hoc. Nel frattempo noi possiamo approfittare dell'autunno per cambiare abitudini. Secondo gli esperti dovremmo consumare 20-35 grammi di fibre al giorno, con un rapporto tra solubili e insolubili di 3 a 1. Quindi via libera a pere, mele, cachi, avena e legumi (ricchi di fibre solubili) e a cereali integrali, frutta secca e verdure a foglia verde, fonti di fibre insolubili.

Dieta: gli alimenti ricchi di fibre frutta seccapinterest
Getty Images