Gli ornitorinchi sono gli animali più belli (nel senso brutto del termine) del mondo. Esseri viventi di una simpatia più unica che rara. Chi poi, ne ha visto uno dal vivo, non in uno zoo intendo, è un essere altrettanto specialissimo, quasi mitologico. Viene fuori adesso che, oltre a influire sulla nostra salute mentale, animali così teneri con una faccia così piaciona non possono che farti venire uno di quei buon umore che solo il cioccolato, gli ornitorinchi sono anche utili, anzi utilissimi. E non stiamo parlando dell'ecosistema, della catena alimentare, della tristezza cosmica che mettono gli animali in via d'estinzione, né del climate change di Di Caprio & Al Gore (più nostro che loro ma è solo per dire due nomi), ma del potere del loro latte.

latte ornitorinco proprietà antibioticipinterest
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E se in questi giorni di parla della scoperta di un nuovo organo umano, ecco che alcuni biologi australiani, come riportato dal The Guardian, hanno indagato sulle proprietà straordinarie del latte di ornitorinco. Le applicazioni? Moltissime. Il latte di ornitorinco infatti sarebbe un antibiotico naturale e un efficacissimo (almeno quanto improbabile) alleato nella lotta ai batteri, o meglio ai superbatteri oggi resistenti agli antibiotici tradizionali. La ragione? Sta tutta nella struttura chimica e in una particolare proteina (soprannominata Shirley Temple per via della strana forma della composizione molecolare), roba seria insomma ma non solo. Pur essendo un mammifero (monotrema, con caratteristiche molto simili a quelle dei rettili), gli ornitorinchi depongono le uova e non hanno le mammelle. Il latte quindi? Gli ornitorinchi allattano attraverso i pori della pelle, dispongono infatti di piccoli solchi nell'addome nei quali immagazzinano il latte man mano che le ghiandole mammarie lo producono. Sarebbe proprio questo metodo di allattamento a rendere il latte di ornitorinco ancora più efficace nella lotta ai super batteri.

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Quanto e in che termini il latte di ornitorinco, o meglio la proteina portentosa in esso contenuta, ora al setaccio di ricercatori, chimici e biotecnologi farmaceutici, riuscirà ad essere utilizzato in medicina ancora non si sa ma l'ottimismo dilaga. Cari ornitorinco, lo sapevo che eravate specialissimi e non solo per quel musino un po' così e per quel veleno che forse ci salverà dal diabete, ma questa è un'altra storia.