È il «conto» che prima o poi la pelle mista o grassa presenta sul viso: «I pori dilatati, localizzati soprattutto su fronte, naso e mento, che invecchiano più delle rughe», spiega il professor Antonino Di Pietro, specialista in Dermatologia a Milano e direttore dell'Istituto dermoclinico Vita Cutis. «Diventano più visibili se restano trascurati a lungo perché si salta la pulizia o non ci si affida ai trattamenti giusti». Le soluzioni ci sono: da scegliere su misura e applicare con metodo.

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Detersione, ripartiamo dai nuovi fondamentali

Come ripristinare l'omogeneità naturale? «Bisogna lavorare sull'elasticità della pelle attraverso una pulizia specifica e ossigenante, con trattamenti leviganti e antiage. Indispensabile l'operazione-strucco», spiega Di Pietro. «Al posto del sapone tradizionale, può essere usato il latte detergente, in quanto meno irritante e in grado di rimuovere il trucco per affinità. Il consiglio è di risciacquarlo sempre con abbondante acqua tiepida per rimuovere dalla pelle tutte le particelle di trucco o di smog. Infatti, se questi residui non vengono eliminati del tutto possono riempire i pori ed occluderli, causando follicoliti ed irritazioni. Indicati i prodotti che completano le detersione da applicare subito dopo, purché a pH acido, per regolarizzare la produzione di sebo: ideali i tonici a base di bardana, hamamelis e aloe, anche lenitivi, e le acque micellari senza alcol o profumo». Ottima in farmacia Delika di Skinius, formulata per restringere i pori.

Sulla zona T, è utile passare un cotton fioc imbevuto di soluzione acida: si trova in farmacia e riequilibra il pH della pelle

Maschere: purificazione a base di argilla

Indispensabili una volta alla settimana, «attirano» in superficie tossine, sebo e impurità residue. Oggi sono tutte più delicate rispetto al passato perché sono miscelate a sostanze idratanti (D-pantenolo, glicerina). Poi esistono comunque vari tipi di argilla: verde per la pelle più robusta, giovane e acneica; bianca, rossa e rosa per le pelli mature o più sensibili. Si stendono sul viso in uno strato abbondante, si lasciano agire 10-15 minuti, finché l'argilla non si asciuga perfettamente, poi si rimuove l'eccesso con un panno inumidito.

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Esfoliazione: la più strong si fa dal dermatologo

«Il peeling che si è dimostrato più efficace per attenuare i pori dilatati è quello a base di acido salicilico», dice il professor Di Pietro. «Elimina tutte le cellule superficiali, ossigenando e illuminando l'epidermide. E ha un'azione regolarizzante sulle ghiandole sebacee». Il trattamento prevede due o tre peeling, eseguiti alla distanza di due o tre settimane uno dall'altro. Costo: 200 euro a seduta.

Formule extra rigeneranti: la Fospidina che fa rinascere

«Dura circa 45 minuti e stimola le cellule cutanee a produrre nuovo collagene: il rimage con la Fospidina è un trattamento dermatologico davvero potente per rigenerare la pelle e uniformarla», spiega il professor Di Pietro. «Il trattamento si svolge in tre fasi: prima si stende il mix fosfolipidi e glucosamina (Fospidina); quindi si passa una radiofrequenza a bassa intensità; infine, si completa il trattamento con un'applicazione di lampada Led (infrarossi) che attiva le cellule. I risultati sono visibili subito, ma per un effetto duraturo occorrono 2-3 sedute a distanza di tre settimane. Costo: per il viso, 300 euro a seduta.

La forza del laser: per riparare i danni più estesi e visibili

Se la dilatazione dei pori è stata così trascurata da risultare, ora, come una serie di piccole cicatrici, è necessario un trattamento intensivo. «Su questo inestetismo cutaneo funziona molto bene il laser CO2 frazionato, purché venga sempre utilizzato su una pelle non in fase eruttiva, quindi senza brufoli o acne attiva», dice il dermatologo. «Il laser, in virtù della sua capacità di penetrare in profondità nel derma, diventa utile anche per aumentare il turgore e la compattezza», conclude Di Pietro. Costi: da 500 a 1.000 euro a seduta (info: istitutodermoclinico.com)

Piccoli ritocchi con il fondotinta

Il make up è un ottimo alleato per coprire ogni tipo di imperfezioni, pori dilatati compresi, e ovviamente il fondotinta ha un ruolo fondamentale. Ne abbiamo parlato con Pablo Ardizzone, make up specialist di Shiseido Make Up. «Il fondotinta deve contenere captatori ottici, particelle che diffondono la luce offrendo un effetto soft focus immediato. E non deve essere troppo oleoso, per impedire un ulteriore incremento di sebo. Meglio quindi un prodotto che contenga anche un po' di polveri», spiega l'esperto. «Il vero atout per applicarlo è il pennello kabuki, composto da setole lisce e ricce, che aiutano a stendere il prodotto e a toglierne l'eccesso per affinare i pori». Shiseido, con Perfect foundation brush, è stato il primo brand a proporne il design esclusivo, basato sull'antica tradizione giapponese.

Perfezione da borsetta

«Specifici per le pelli oleose, non devono mai mancare nel beauty due accessori essenziali: le blotting papers e il correttore in stick specifico. Le prime sono salviette assorbenti che, togliendo ogni traccia di lucido, uniformano il make up e la pelle. Il correttore, invece, passato soltanto sulle imperfezioni, potenzia e sublima i risultati del fondotinta. Si può applicare prima, soprattutto se i difetti sono molto evidenti, oppure dopo, per un ritocco rapido nel corso della giornata, quando il fondotina tende a sfumarsi».

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Scongiurare l'effetto «coccinella»

«Chi non rinuncia mai al fard, ma ha la pelle oleosa, dovrà evitare i prodotti in crema che possono addensarsi sul viso formando delle macchie (il cosiddetto «effetto coccinella»)», consiglia il make up specialist Pablo Ardizzone. «L'ideale è scegliere texture in polvere, luminose ma non perlate. Sì all'effetto satinato e bonne mine regalato dal blush in polvere steso con il pennello eseguendo movimenti circolari».

Terapia d'urto: il trattamento delle celeb

Kate Winslet e Beyoncé non possono farne a meno prima di un evento clou. Si ritagliano un'ora di HydraFacial per rendere il viso subito più fresco, nutrito e luminosissimo. Il trattamento, eseguito da un macchinario esclusivo (idro-dermoabrasione) agisce in tre step: pulizia, esfoliazione e idratazione extra con acido ialuronico e vitamine A e D. Costo: 100 euro (info: Image Medi Spa, istitutoimage.it)

Un primer per amico: illuminante e idratante

È la soluzione giusta per chi non ama truccarsi troppo, ma vuole far risplendere un'epidermide imperfetta. «La scelta migliore è un primer illuminante e idratante», dice Maurizio Calabrò, national make up artist di Nars. «Una copertura leggera e lievemente glow da stendere sul viso per ottenere un look radioso», Come Hydrating Glow Tint Collezione Charlotte Gainsbourg, Nars. Se durante il giorno la pelle tende a diventare lucida, opacizzate l'untuosità con pochi tocchi di cipria compatta.

Peeling di Jessner e il volto s'illumina

Le irregolarità cutanee offuscano la grana e lo splendore del viso. Chi ha anche un problema di opacità, può provare il peeling di Jessner. «Si tratta di una soluzione intensa, composta da un mix di acido salicilico, acido lattico, resorcina e alcool denaturato», spiega la dottoressa Alessandra Burberi, specialista in medicina estetica a Milano. «In una seduta di 15 minuti la pelle torna liscia e luminosa». Costo: 30 euro. Info: 338/3202743.