Sogni un viso baciato dal sole? Si può, ma il bacio va protetto. La pelle del volto è la più esposta e sensibile agli effetti dannosi dei raggi. Passati i tempi in cui ci si spalmava con un'unica crema da capo a piedi, oggi le protezioni sono più mirate e performanti a seconda del tipo di pelle: dal solare per l'acne a quello antietà. Ecco come scegliere il più adatto, con i consigli della dermatologa Maria Rosa Gaviglio, consulente Garnier.

Se la pelle è grassa

Sono adatte le texture setose e leggere, le emulsioni e gli spray impalpabili. Vista la tendenza a comedoni e pori ostruiti, è bene controllare che nella formula non siano presenti siliconi e parabeni. Per evitare l'effetto lucido, perfetti i nuovi fluidi opacizzanti, ottimi anche da utilizzare in città al posto della crema idratante e protettiva.

Se la pelle è molto secca

L'esposizione al sole può aumentare la disidratazione. Se la pelle "tira", diventa ruvida o si desquama, dai la preferenza a creme solari ricche e idratanti. Ottime quelle ad azione elasticizzante, che regalano un effetto vellutato. Un consiglio? Per la beauty routine utilizza detergenti a base di olio, utili per riequilibrare il film idrolipidico della pelle stressata dal sole.

Se la pelle è troppo sensibile

Quasi tutti i solari sono testati su pelli sensibili e intolleranti. Tuttavia, per non correre rischi, punta su linee ipoallergeniche, senza profumo, siliconi e parabeni. Da controllare anche resistenza all'acqua e fotostabilità, fondamentali per non lasciare la pelle scoperta e rischiare scottature. Nei momenti più caldi è una buona idea abbinare al solare una spruzzatina di acqua termale, con effetto lenitivo e addolcente.

Se sulla pelle sono presenti macchie

In questo caso è tassativa la protezione 50+ da giugno a settembre, anche in città. Per prevenire e contrastare l'aumento delle macchie sul viso, è utile assumere anche degli integratori a base di carotenoidi ed estratti della frutta per tutto il periodo estivo. Alla sera poi, dopo l'esposizione, è meglio applicare sulle discromie uno schiarente a base di vitamina C. Evitate, invece, quelli a base di acido glicolico e salicilico, più adatti ai mesi invernali.

Se la pelle è matura

La pelle agée ha uno strato corneo più spesso e una "memoria storica" anche in fatto di scottature selvagge. Per questo, necessita di una particolare protezione: privilegiate i solari idratanti con fattore 50 e complessi antiage che contrastano il fotoinvecchiamento. Utile effettuare uno scrub delicato una volta a settimana anche durante l'esposizione al sole, per eliminare le cellule morte che tendono ad accumularsi maggiormente con l'abbronzatura. 

Vademecum del make up sotto il sole

Ecco i consigli di Lisa Bressan, make-up artist di La Roche-Posay

Per una base uniforme,  punta su blur o BB cream con filtro solare incorporato. Sì anche al fondotinta  solare compatto: garantisce un effetto mat maggiore rispetto a quelli tradizionali, senza interferire con la traspirazione. Se non vuoi rinunciare alla cipria,  prima tampona il viso  con una velina, asciugando bene la pelle per evitare  chiazze di colore.  Mascara waterproof  e matita occhi, meglio  se con la mina dura, vanno stesi con molta cura per  non appesantire lo sguardo. La terra, con fattore di protezione alto, si può applicare su tutto il viso con pennellate ampie per un finish naturale o, come vuole  il trend 2016, con l'effetto sun stripping, ovvero accentuando le aree dove di solito ci si abbronza prima: il pennello va passato in orizzontale da guancia a guancia, insistendo sul naso. Un rossetto morbido dai colori caldi fino al rosso ciliegia per non passare inosservate. Tassativo  lo smalto: su mani e piedi,  anche con tonalità diverse. Per evitare che al sole il colore delle unghie diventi opaco,  si può proteggere  con un top effetto gel.

Le risposte ai dubbi last minute

Il solare va applicato prima di uscire di casa  o in spiaggia? Può sostituire l'idratante? 

Può bastare da solo, poiché quelli  di ultima generazione sono molto idratanti. L'ideale è applicarlo su viso pulito, collo e decolleté prima di andare in spiaggia, quando  la pelle non è ancora accaldata.

Quante volte bisogna rimetterlo?

Circa ogni tre ore. Ormai tutti i solari sono waterproof, quindi non è necessario stenderli  di nuovo ogni volta che si esce dall'acqua.

Dove tenere la crema?

Ovviamente meglio all'ombra, ma oggi le formule non si degradano al sole. Ricorda, però, che  dopo 12 mesi al massimo perdono di efficacia  e non assicurano più la protezione indicata.

Sotto quale indice protettivo non bisogna mai scendere?

Sotto il filtro 30 per il viso, 20 per il corpo. 

I fondotinta con protezione solare funzionano?

Sì, quelli compatti con filtro protettivo  sono prodotti sicuri e sostituiscono il solare viso.  

Sono utili gli integratori di betacarotene?

Sì. Una compressa al giorno da giugno  a settembre assicura un'abbronzatura uniforme e abbassa il rischio di scottature e macchie.

Per ammorbidire le labbra in spiaggia è giusto usare il classico burrocacao?

No. È un errore molto diffuso: il burrocacao  sotto il sole si comporta come un olio, lasciando  che i raggi penetrino ancora di più. Meglio  utilizzare uno stick labbra con protezione 50+.

Dopo una giornata al sole, come va rinfrescato il viso?

Basta sciacquarlo con acqua tiepida senza strofinarlo con il detergente per non irritare.  Poi si può stendere un doposole ricco di sostanze riequilibranti e lenitive. Prima di andare a dormire, l'ideale è abbinare una maschera notte a un contorno occhi drenante.

PROTEZIONI HI-TECH

Grande Coco Chanel! Nel 1923, epoca in cui imperversava il candore niveo del viso, lei, tornata dalla Costa Azzurra, sfoggiava un'abbronzatura dorata. Oggi sarebbe orgogliosa dei progressi della ricerca cosmetica sui solari. Ci sono formule sempre più evolute nell'efficacia protettiva, nella lotta ai radicali liberi e nelle texture. E innovazioni tecnologiche come i patch che misurano i raggi ultravioletti, gli indumenti anti Uv, i bracciali e le app che aiutano a tarare la protezione. Ecco le novità.

SCUDO INTEGRALE

La protezione ad ampio spettro si traduce in filtri in grado di schermare gli Uva, gli Uvb, gli infrarossi e, da oggi, anche la luce visibile. A infrangere quest'ultimo muro è stata Lancaster, con la sua Full light technology, che arriva dopo sette anni di ricerche ed è il tassello che mancava a coprire al 100 per cento lo spettro solare. I laboratori hanno scoperto che la luce visibile pesa per il 45 per cento delle radiazioni complessive e ha un impatto ancora più negativo degli Uv sulle fibre di collagene ed elastina, perché si lega con gli altri raggi ultravioletti, rendendoli più nocivi.

PELLE BAGNATA NO PROBLEM

Le case cosmetiche hanno lavorato su film protettivi sempre più leggeri, per offrire il massimo della protezione alla pelle, ma senza lasciare antiestetici residui biancastri. In questa direzione vanno le nuove formule solari che si possono erogare sotto forma di bruma invisibile, sia per il viso sia per il corpo. L'ultima innovazione consente, infine, di spalmare la crema anche sulla pelle bagnata, particolarmente utile per i bambini ma non solo.

DISPOSITIVI INTELLIGENTI

Se le coordinate per un'abbronzatura perfetta passano sempre dalla protezione, è proprio declinando questo tema che sono nate tecnologie smart che fanno da contorno al solare vero e proprio. Come My Uv Patch di La Roche-Posay, il primo cerotto interattivo che educa a esporsi correttamente dialogando con lo smartphone tramite uno speciale sensore. O la nuova app di Lancaster, scaricabile gratuitamente: incrociando informazioni su posizione geografica, orario e Spf, ci dice quando è il caso di riapplicare la protezione o quando è meglio andare all'ombra. Analogamente funzionano le app World Uv dell'associazione dei dermatologi inglesi e Sole Amico, oppure il coloratissimo braccialetto SunFriend, con indicatore led che monitora l'esposizione giornaliera.

Scopri i nuovi solari dell'estate 2016 in questa gallery.