È alta, è bella, è “tanta”. Ma Elisa D’Ospina, vicentina, classe 1983, colpisce soprattutto per il sorriso contagioso che scaturisce dalla sua personalità positiva. E anche per una indubitabile carica seduttiva, che le forme abbondanti hanno addirittura potenziato. “Sono cresciuta in un corpo grande e, nonostante le mie forme siano stata criticate e attaccate al punto da diventare oggetto di veri e propri pregiudizi, ho lavorato sulla mia autostima per ritrovare forza ed equilibrio”, spiega la D’Ospina.

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Stefania D'Alessandro//Getty Images

E così, a soli 34 anni, dopo un percorso che l’ha portata a combattere in prima persona contro disturbi alimentari e bullismo, e a diventare ambassador per il ministero della Salute, la modella curvy più famosa d’Italia è anche la testimonial di Wyconic, il format “social” di Wycon Cosmetics. “Perchè i problemi sono altri, non certo il grasso in eccesso”, afferma con la decisione che la contraddistingue.

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Ma è davvero sufficiente l’autostima per star bene in un corpo curvy?

È sicuramente il primo passo: assecondare la natura è una scelta vincente nella vita, ma non basta.

Infatti... Quanto è contato l’amore, nel farle superare diversità e insicurezza, soprattutto da piccola?

Crescere nell’amore e nelle attenzioni continue, prima della mia famiglia, e dopo attraverso quello di mio marito, è stato fondamentale per conquistare un totale benessere psicofisico.

Quindi nessuna dieta e niente sport?

Ma certo che sì! Senza ossessioni però...S eguo un’alimentazione dissociata e mi alleno in palestra, ma solo per mezz’ora circa. Ho scoperto, infatti, il jumping fitness che fra bruciare in metà tempo le calorie che si consumerebbero in un’ora con una normale attività cardio. Si tratta di saltare su un tappeto elastico senza mai fermarsi per 30 minuti, a ritmo di musica: mi diverto, sviluppo un’enorme quantità di endorfine e mi mantengo tonica.

Come è nata l’idea di sensibilizzare i giovanissimi al tema del bullismo?

Fin da adolescente - anche se non ho mai avuto veri e propri episodi di bullismo, ma solo stupide critiche ad alcune zone del mio corpo - ho sentito l’esigenza di aiutare le ragazze più fragili ad autoproteggersi. È un’attività meravigliosa e mi permette di raggiungere tantissimi giovani. L’altro giorno, per esempio, ero a San Patrignano e ho parlato davanti a ben 600 ragazzi.

I suoi progetti per il futuro?

Non ci penso, ogni giorno costruisco il mio futuro e poi credo al destino. Chi l’avrebbe mai detto che sarei diventata modella e anche presentatrice televisiva?

Non c’è neppure il desiderio diventare madre?

Sì certo che penso a un figlio, ma non cambierò affatto la mia vita per lui. Non penso che diventare madri comporti rinunce ai propri spazi e a una vita professionale piena.

Ha sviluppato anche un lato spirituale durante questo percorso di aiuto agli altri?

Sì certo, anche se non pratico, ho molta fede e da sempre sono attenta ai “segnali” più strani che mi arrivano. Sa che durante una visita al Santuario di Padre Pio ho visualizzato una figura precisa del santo proiettata su un muro, che nessuno vedeva tranne un’altra donna sordomuta? Inizio a pensare di avere sviluppato anche una certa sensitività.

Quindi non ha paura nella vita...

Beh, ho imparato a dominare ansie e paure, soprattutto pensando che non riusciamo a controllare granché. Quindi mi affido alla fede e alla speranza!

La capsule collection Wycon in limited edition firmata Elisa D'Ospina

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Courtesy photo
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