Quando Johnny Depp ha deciso di tatuarsi sul bicipite destro Winona Forever era davvero convinto che la love story con la Ryder potesse durare per sempre (e noi pure). Poi se l'è cavata (più o meno) togliendo il -na e decidendo di elogiare il suo amore per il buon (w)vino, ma non tutti hanno questa fortuna. Decidere di rimuovere un tatuaggio (e la storia annessa) è davvero una seccatura. Se hai abbandonato l'idea di mascherarlo con un cover up, ovvero con nuovo disegno, delle stesse dimensioni o più grande, che va a coprire perfettamente quello precedente, il laser sembra essere l'unica strada percorribile. E le sedute sono parecchie, lunghissime, e il dolore che ne consegue inevitabile (pare che faccia più male cancellare un tatuaggio che farlo). Ma non è detta ancora l'ultima parola: sul mercato è disponibile un cerotto da applicare sul tatuaggio durante la delicata operazione di rimozione laser che dimezzerebbe considerevolmente la sofferenza durante il delicato trattamento. Grace Spencer lo ha provato per Reader's Digest, spinta dal desiderio di eliminare un tatuaggio fatto durante gli anni del college, un mappamondo impresso vicino all'osso dell'anca e che dopo 10 anni, un matrimonio, un cane, due figli e due Volvo proprio non riusciva più a sopportare.

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Il Describe PFD Patch è un cerotto di silicone infuso di perfluorodecalin che consente al dermatologo di eseguire diversi passaggi con il laser senza essere costretto ad aspettare i tempi canonici di attesa in una seduta (per lasciare che la pelle si sfiammi) e che allieva notevolmente il fastidio. «Negli studi clinici, chi lo ha provato ha affermato che il processo di rimozione è stato meno doloroso e nettamente più veloce», spiega Grace, a cui non resta che testare di persona. La prima seduta di rimozione del tatuaggio con il laser inizia con delle iniezioni nella zona da trattare di lidocaina (anestetico locale ed antiaritmico) seguite dall'applicazione del cerotto. «Il primo passaggio con il laser ha richiesto meno di cinque minuti ed è stato assolutamente senza dolore. Dopo la prima passata, il dermatologo ha sollevato il cerotto, mi ha mostrato i progressi, lo ha riapplicato e ha iniziato il secondo passaggio». È qui che entra in gioco il beneficio del cerotto in termini di tempo (che è il vero lusso giusto?). Senza il patch, devi attendere almeno 20 minuti tra una applicazione e l'altra. E anche i risultati sembrano essere soddisfacenti («Sembrava che qualcuno avesse preso una gomma da cancellare gigante e avesse provato a farlo scomparire») e il dolore sopportabile «come una leggera scottatura solare». Il processo è comunque lungo ma solo il fatto che non sia doloroso e che vengano eliminati i tempi morti è un buon compromesso. Consiglio: conta sempre fino a 100 prima di fare un tatuaggio, anche perché non tutti i nomi sono così versatili come Winona.