Le vie del phon sono infinite e non sempre implicano una chioma bagnata. C'è chi lo accende per asciugare last minute un vestito appena uscito dalla lavatrice (fatto), chi per dare un'accelerata al tempo dopo l'applicazione dello smalto (fatto) chi ne sfrutta il rumore bianco per rilassarsi o far capitolare un bambino urlante (fatto) e chi è convinto che agitarlo sulle parti intime terrebbe alla larga le micosi locali (da approfondire). Self.com ha scovato un altro uso alternativo del phon niente male. Secondo l'esperta di manicure Deborah Lippman, asciugare le unghie dei piedi con il phon dopo la doccia è un'abitudine che andrebbe presa seriamente in considerazione per avere una pedicure perfetta. A dirlo (e a darle l'imbeccata) il podologo Ivar Roth della Concierge Podiatry and Spa. «Usare il phon sui piedi dopo la doccia combatte le infezioni fungine dei piedi e delle unghie», ha spiegato lo specialista. «La logica è semplice. I funghi crescono in ambienti umidi, quindi togliendo l'acqua ne blocchi la crescita. Dopo la doccia, possono essere necessari fino a 30 minuti per asciugare tutti gli angoli delle unghie e tutti gli spazi tra le dita dei piedi: questi sono i luoghi in cui i funghi spesso iniziano a crescere». Con il phon, quindi, i tempi si riducono drasticamente (circa un minuto), e di conseguenza anche la possibilità che il fungo o la micosi trovi terreno fertile per diffondersi.
Anche il podologo sportivo di New York, Lori Weisenfeld conferma la teoria. «I funghi amano i luoghi caldi e umidi, motivo per cui è importante asciugarsi accuratamente i piedi», concorda. «I piedi in sé si asciugano rapidamente, mentre le dita ci mettono più tempo, diventando luogo ideale per il proliferare di funghi e micosi». Il Dr. Weisenfeld non ha mai consigliato ai suoi pazienti di usare il phon, ma di asciugarli in modo meticoloso usando un fazzoletto usa e getta (non l'asciugamano perché l'uso della stessa salvietta potrebbe potenzialmente diffondere il fungo. Hai capito il phon. Alleato di bellezza dalla testa ai piedi. Letteralmente.
