C'è chi vuole più bene a photoshop che al suo BFF, c'è chi ormai si affida solo ai #tbt per ricordare i bei tempi andati, c'è chi ormai dà del tu al chirurgo plastico e lo vede più spesso del parrucchiere (ma questa è tutta un'altra storia). Ah, l'autostima ai tempi di Instagram. E poi c'è chi trova ridicola l'opzione uno, la due la pratica ma senza lacrimoni e la terza non pervenuta (anche se ne ha sposato uno). Ladies e gentleman, Elisabetta Canalis a un passo dai 40 anni (big party il prossimo 12 settembre) è una favola, e non sono i filtri, le pose studiate e i selfie con bocca a cuore a dircelo. Anche perché ai tacchi preferisce le sneakers o al massimo le infradito (gente, siamo nella sunny LA), ai red carpet la (sua) palestra, ai party hollywoodiani le scorribande con la figlia Skyler Eva e le sue amiche del cuore e le volte in cui è no-make up e in completo da palestra superano di gran lunga quelle in cui è in ghingheri. A confermare la tesi della sua bellezza evergreen e tutta nature, la foto before-after gentilmente postata dai fan su Instagram di una Elisabetta nel 2009 quando in pieno affaire Clooney, si faceva scorrazzare sulla Harley su e giù per il lago di Como e People si chiedeva chi fosse la ragazza italiana dagli occhi cerbiatto e il fisico illegale che aveva fatto capitolare il sexy Dott. Ross.

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Dall'altra, Elisabetta oggi, con una figlia in più, un marito in più, una vita appagante al di là dell'Oceano in più. Trova le differenze: nessuna. Le labbra piene sono le stesse, il naso disegnato anche, la pelle senza un intoppo pure, i capelli lunghi castani con beach waves, suo marchio di fabbrica, idem. Sono passate 9 primavere ma Elisabetta Canalis a 39 anni può solo guardare con orgoglio e soddisfazione la Elisabetta 30enne e viceversa. Si possono dare una pacca sulla spalla, stringersi la mano e dirsi a vicenda «Niente male baby». Divina before and after. Tutto l'entusiasmo non vale solo per il viso, perché l'ageless vale anche per il fisico, che anzi, forse è ancora più tonico e definito oggi di quando sgambettava sul bancone di Striscia e schivava con aplomb le scappatelle di Bobo Vieri. Sarà il sangue sardo (almeno secondo Pamela Prati), l'aria di Los Angeles, il krav manga e la zumba, ma la Canalis la parola nostalgia non sa cosa significhi.