La percentuale di donne in Europa interessata dal fenomeno delle macchie brune? Il 48%. Poco meno di 1 su 2. Quello delle macchie della pelle è un problema in aumento anche in Italia: circa il 33% delle connazionali è attualmente alle prese con l'iperpigmentazione. Fortuna ci sono i progressi fatti dalla cosmetica, con nuovi prodotti sempre più efficaci,  e dalla medicina estetica, in grado di offrire, oggi, una risposta concreta. In che modo, lo spiegano gli specialisti che hanno risposto alle nostre domande su cause, prevenzione e nuove cure delle macchie: la dermatologa Magda Belmontesi, Tom Mammone, vicepresidente internazionale Ricerca e Sviluppo per Clinique, e Daniela Villa, responsabile laboratori Ricerca e Sviluppo de L'Erbolario.

1. Che cosa sono realmente le macchie? 

Sono l'indice di una iperproduzione di melanina, il pigmento scuro prodotto dai melanociti. 

2. Cosa distingue una tipologia da un'altra?

Le più diffuse sono lentigo e melasma. Le prime sono superficiali, compaiono su viso 
e dorso delle mani e hanno bordo circolare. Il melasma, invece, 
è una lesione più profonda e riguarda esclusivamente il viso, in particolare la zona dei baffetti, del contorno occhi e delle guance. Capitolo a parte spetta alle iperpigmentazioni infiammatorie, fenomeni passeggeri dovuti a  scottature, peeling eccessivamente aggressivi, acne, esiti cicatriziali...

3. A che età il problema comincia a manifestarsi?

Purtroppo già a partire dai 
20 anni, a causa delle variazioni ormonali della pubertà. 

4. Anche le lentiggini sono accumuli di melanina?

Non esattamente: si tratta di piccoli segni connaturati tipici, in special modo, di chi ha la pelle chiara, i capelli biondi o rossi e gli occhi azzurri. In genere cominciano ad apparire intorno ai 3 anni, diventano più visibili in età puberale e spesso, intorno ai 30 anni, si attenuano.

macchie pelle trattamenti visopinterest
LAUNCHMETRICS SPOTLIGHT

5. Quali sono le principali cause esterne della comparsa di macchie cutanee?

I raggi ultravioletti sono i primi responsabili. E non si parla solo di esposizioni brevi e occasionali: il problema è rappresentato dall'accumulo di Uv ottenuto nell'arco della vita, che alla lunga determina una sovrapproduzione di melanina destinata ad accumularsi e divenire visibile. Ma contribuiscono anche lampade abbronzanti, assunzione di farmaci (tra cui anticoncezionali e ormonali sostitutivi), inquinamento atmosferico

6. E quali, invece, le cause interne?

La familiarità incide, così come la predisposizione genetica. 

7. Esistono tipi di pelle più predisposti? 

Più a rischio, perché maggiormente vulnerabili, sono le pelli sensibili e sottili. Influisce anche il fototipo: più scura è la pelle, maggiore la possibilità che, a partire da una certa età, sviluppi chiazze ambrate

8. Quanto conta il luogo in cui viviamo? 

È stato dimostrato che abitare in grossi centri urbani o nei pressi di strade molto trafficate è un fattore aggravante, legato all'inquinamento atmosferico. Lo smog ha il potere di attivare la produzione, a livello cellulare, di radicali liberi, a loro volta responsabili di compromettere il buon funzionamento dei meccanismi cutanei, non ultima la melanogenesi. 

9. I raggi Uv sono insidiosi anche in inverno? 

Sì. Chi è predisposto alla formazione di macchie dovrebbe proteggere la pelle tutto l'anno, anche in caso di esposizione breve. Ideali le creme da giorno, BB o CC cream, dotate di filtri solari con indice di protezione non inferiore a 30. 

10. L'alimentazione influisce?

Certo, perché contribuisce al corretto funzionamento cellulare. In modo particolare, è d'aiuto mangiare frutta e verdura nelle giuste quantità, garantendo all'organismo, quindi anche ai tessuti cutanei, l'apporto corretto di vitamine, flavonoidi e carotenoidi.

11. È vero che chi fuma 
deve stare più attenta?

Sì. Come l'inquinamento atmosferico, anche la nicotina può mandare in tilt l'attività delle cellule, melanociti inclusi.

12. In caso di predisposizione, 
si può giocare d'anticipo, evitandone la comparsa?

La soluzione è fermare 
la trasmissione del pigmento scuro dagli strati epidermici profondi a quelli superficiali, dove diventa visibile. È proprio questa l'azione dei cosmetici antimacchie tecnologicamente più avanzati. 

13. E una volta comparse, come attenuarle?

Con esfoliazioni regolari e utilizzando un prodotto specifico antimacchie. La crema da giorno, per essere efficace, deve contenere schiarenti, un pool di antiossidanti e filtri anti Uv chimici, fisici o di entrambe la qualità. 

14. Quali sono i principi attivi più efficaci?

Si trovano in creme e trattamenti di ultima generazione. A partire dalla vitamina C in forma pura o contenuta in estratti di achillea e liquirizia. Passando agli attivi vegetali quali verbasco e primula che correggono dal punto di vista ottico, perché in grado di attrarre l'energia solare e di rifrangerla. E mentre acido salicilico e acido idrossi fenossi propionico contrastano il trasferimento della melanina in superficie, l'acido ellagico inibisce il lavoro dei melanociti. Infine, l'estratto di lievito: agisce sui fibroblasti e ne modera l'azione pro-melanogenica.