Se a fine agosto i capelli restano un po' troppo sul pettine, non è colpa di sole e caldo. «È bene chiarire, infatti, che la caduta settembrina è dovuta a un danno avvenuto due o tre mesi prima, mentre è quella di ottobre e novembre che risale ai danni provocati dagli Uv e dal calore eccessivo», spiega il professor Antonino Di Pietro, specialista in dermatologia a Milano e Pavia. «Se infatti si è preso troppo sole senza cappelli e filtri Uv, e la sudorazione ha portato via sali minerali e oligoelementi, la microcircolazione entra in sofferenza e i bulbi restano meno ossigenati (a ottobre e novembre si notano i danni). La caduta di fine estate invece è causata da poche attenzioni ricevute dalla chioma in primavera!».

Cosa si può fare però per rinforzare la chioma prima dell'autunno? «Bisogna assumere regolarmente integratori ricchi di oligoelementi o aminoacidi solforati utili al bulbo pilifero e in grado quindi di ispessire il fusto capillare. Gli altri due fronti su cui agire sono l'automassaggio e la beauty routine quotidiana. Bisogna partire dalla base della testa e, con leggeri movimenti di scollamento, risalire verso il centro della testa e la fronte. Da scegliere shampoo che producono poca schiuma e che creino un film lipidico di protezione. Chi invece nota un po' di forfora accompagnata da prurito, può risolvere il problema con un cosmetico a base di Alukina che ricompatta la superficie del cuoio capelluto, conclude Di Pietro.

In commercio sono disponibili efficaci fiale e ampolle (Keramine H, Furterer, Framesi, Pantene), shampoo cheratinici (Jean Louis David) e spray rinforzanti (Aveda) che, se usati reglarmente, sono in grado sia di frenare la caduta che di ristrutturare i capelli.