Tagliare i capelli è spesso il primo pensiero in caso di doppie punte, ma anche quando le chiome appaiono deboli o sfibrate. "Spuntatine" regolari sono consigliate anche a chi vuole far crescere i capelli lungh(issim)i. Ma cosa c'è di vero nell'idea che tagliare i capelli sia utile per rinforzarli?

Pare proprio che si tratti di un falso mito da sfatare, anche perché i capelli crescono a partire dal follicolo che si trova nella cute, per cui tagliarne le estremità (parti che hanno esaurito la loro attività vitale) non ne influenza il ciclo di crescita (regolato principalmente a livello genetico). Tagliare i capelli, dunque, non serve per limitarne la caduta o il diradamento, ma è comunque un rimedio utile in caso di doppie punte o alterazioni esterne del fusto.

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Appena tagliate, però, le chiome appaiono più corpose perché le estremità che sono state eliminate sono naturalmente assottigliate rispetto al resto del fusto: ecco perché i capelli sembrano più folti e sani. Inoltre, le estremità sono sempre le parti più sensibilizzate e rovinate delle ciocche; eliminandole, la capigliatura sembra subito più bella. Si spiega quindi facilmente l'origine e la diffusione dell'idea per cui tagliare i capelli serva a rinforzarli.

Possono quindi dormire sonni tranquilli tutte quelle che desiderano chiome sempre lunghe: pare che non sia necessario tagliare i capelli tanto spesso per averli sani e belli, se si mettono in pratica tutti gli accorgimenti utili per mantenerli in salute (dieta sana, prodotti per lavaggio e styling non aggressivi, evitare lo stress da phon e altri strumenti a caldo, ecc).