Ok diciamo che con il fatto che ai Mondiali 2018 non giochi l’Italia ci dispensa dal doverci informare a riguardo, quantomeno per puro e semplice patriottismo. Niente domande mirate e interessate da fare a contigui e sconosciuti, niente casa che si trasforma a giorni alterni in uno stadio, in tutti i sensi, con scatole di pizza e lattine di birra da raccogliere da terra quando a fine partita gli “Unni” (ovvero gli amici di Lui) tornano a casa propria. Insomma, una dispensa di incombenze che se solo fossimo ciniche potrebbe farci cantare vittoria e invece. Invece, il fatto che ai mondiali in Russia non giochi la nazionale dispiace a tutti. 1 Perché una volta ogni 4 anni si riesce ad andare d’accordo unanimemente su una cosa: detestare gli arbitri che ci danno rigore contrario. 2 Perché interessarsi ai calciatori, o meglio a una categoria specifica di calciatori, quelli belli, guardarli e rimirarli sapere tutto di loro non ci trasforma in sciampiste del lunedì (che non esistono) anzi ci fa sembrare donne informate a 360°. E allora finisce che per scacciare la malinconia si estrae a sorte la squadra da tifare, che il Brasile siamo capaci tutti, si apre la casa agli “Unni” di cui sopra e si raccolgono di buon grado resti di pizza e birra a patto di poter sfogliare senza imbarazzo il nostro personalissimo album delle figurine Panini. Così, tolto Gigi Buffon che insieme agli altri 21 calciatori made in Italy è rimasto a casa, ahia, tolto Cristiano Ronaldo che è scontato, dai, abbiamo decretato che il calciatore più bello dei Mondiali 2018 è Antoine Griezmann.

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Classe 1991 (Antoine Griezmann età 27 anni) è nato a Mâcon ed è forse il giocatore più famoso della sua Squadra ai Mondiali 2018, la Francia appunto, oltre ad essere uno dei giocatori di punta dell’Atlético Madrid (che gli ha recentemente riconfermato il contratto). Talentuoso ok, il suo palmares parla chiaro. Ragazzo d’oro, a 27 anni ha moglie (Erika Choperena) e figlia (Mia). Bello per certo, sorriso che aprirebbe anche un caveau della zecca di stato, un fisico da urlo altezza 1,76 cm per un peso di circa 67kg, nasino alla francese, occhi azzurri e capelli sbarazzini, che sarà anche per la sua collaborazione con Head&Shoulders, di cui è testimonial della campagna #coraggiointesta, sarà per la sua ossessione per i tagli ma è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica.

Stando a quanti cambi look in fatto di capelli hai fatto sei un po’ vanitoso…

Per me, l’avere dei bei capelli è importante perché lo considero un segno di buona salute. Cerco di prendermi cura di me stesso senza esagerare con un occhio di riguardo al cuoio cappelluto.

Pura creatività o omaggio ai tuoi miti?

I miei capelli sono sempre stati una parte molto importante di tutto il mio stile e mi piace differenziarmi. La mia regola è cambiare il mio hairstyle almeno una volta ogni 3 mesi, o più meno ogni quanto il club cambia la sua maglia. Se però devo essere onesto il mio taglio preferito di sempre è il “Moicano biondo” e per quello mi sono ispirato alla cresta di David Beckham del 2002.

Ok abbiamo il tuo preferito, e il peggiore?

Non direi di avere rimpianti, ma c’è stato un periodo in cui mi sono bruciato il cuoio capelluto a causa dell’uso massiccio di decoloranti ricordi la tinta blu dell’anno scorso? Quella in effetti era un po’ audace.

Se dovessimo passare dalla Spagna dove dobbiamo portare i nostri fidanzati a farsi fare i capelli?

Da Landry Agres a San Sebastian è uno dei migliori e negli anni è diventato un buon amico. Entrambi siamo francesi e viviamo in Spagna, amiamo il calcio e ci piace particolarmente spingerci oltre i limiti. Serve altro?

Direi di no, anche se giuro non gli ho promesso che queste dritte sulle tendenze capelli bastino per convincervi a tifare Francia ai Mondiali 2018.