«"Ti vogliono agli MTV Music Awards, sei nominata per una montagna di Grammys”, mi avevano detto. Ero sveglia ma mi sembrava di sognare e per tornare alla realtà cosa dovevo fare? tornare a dormire. Avevo solo bisogno di uscire per un secondo da quell’esistenza surreale». Era il 1995 e Alanis Morisette racconta di essersi sentita una ventenne strana (Telegraph, 2012). Oggi siamo noi a sentirci strani. Oggi siamo noi che avremmo solo bisogno di un secondo per elaborare questa novità surreale. Un déjà vu gigantesco: Alanis Morisette si è tagliata i capelli cortissimi e in un attimo torniamo al 2004 e al video di Everything. Già allora vederla passare dal lungo Madre Natura al corto lgbt fu strano. Vedere Alanis Morisette oggi con un pixie cut castano balayage non è solo strano, è surreale. È buffo (Ironic, cit.).

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È l’unica evoluzione di stile possibile ora che è una ragazza di Broadway impegnata all’adattamento teatrale del suo terzo album in studio Jagger Little Pill, che presto diventerà un musical. Un look radical chic che le sta di un bene. Un ritorno al passato (o al futuro?) dopo la recente parentesi platino (discutibile?). Alanis Morisette oggi con il taglio cortissimo pixie e frangetta scalata è tutto (Everything, cit.). La ragazza sfigata dell’Ottawa che cantava le sfighe delle ragazze come lei non c’è più. La sorella maggiore matta e saggia e dolcissima che chiunque avrebbe desiderato avere negli anni Novanta, adieu. L’amica a cui volevi tanto bene anche perché era lei quella che si era cuccata tutte le sfortune del mondo, bye bye. Oggi Alanis Morisette è la donna che tutte noi vorremmo essere. E tutto ciò è parecchio surreale. L’unica cosa da fare è tornare a dormire? No, è ringraziarla per averci fatto sentire adolescenti meno sfigati. Ah, grazie anche per quel femminismo facciamo ma all’acqua di rose. Come forse dovrebbe essere.