«Sei solo stressata, le tipiche parole di una persona che non ha mai avuto a che fare con l'ansia». Stress e ansia. Spesso vicini, spesso confusi, spesso fraintesi. E Hilary White lo sa bene, e su popsugar.co.uk, si fa portavoce del la frustrazione di chi si trova a combattere quotidianamente con attacchi di panico e fame d'aria e viene etichettato semplicemente come stressato dal lavoro, dalla fine delle vacanze, da un trasloco. «No non sono solo stressata, i miei pensieri e i miei sentimenti sono fuori controllo, non riesco a respirare, ho un peso nello stomaco da giorni, non riesco a dormire, sono convinta che sto per morire almeno 10 volte al giorno e molto probabilmente mi sono dimenticata di spegnere la mia piastra per capelli». Ansia e stress gemelli diversi. «Avendo affrontato gravi problemi di ansia, niente mi dà più fastidio di qualcuno che deduca che quello che sto attraversando sia solo un attacco di stress low-key». Sacrosanto e legittimo. Perché spesso ansia e stress sono considerati sinonimi, interscambiabili nelle diagnosi più spicce e poco approfondite (su Internet per esempio). Invece non potrebbero essere più differenti. L'ansia è una reazione a una preoccupazione, a pensieri che riguardano eventi del passato o esperienze negative del presente. Nasce da un’emozione di paura che, nella maggior parte dei casi, è irrazionale. Lo stress, invece, è il risultato di una pressione esterna, ad esempio un eccessivo carico di lavoro e appare quando ci sentiamo oberati dalle responsabilità e pensiamo di non farcela. Ansia e stress hanno quindi origini diverse, sintomi diversi, percorsi di guarigione diversi.

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Max van den Oetelaar/Unsplash

«Per me, lo stress è quando sono oberata di cose da fare e sono preoccupata di fare tutto in tempo. L'ansia è una sensazione paralizzante che mi fa pensare che niente di ciò che farò sarà mai sufficiente per uscirne. Non proprio la stessa cosa, giusto?», ha scritto Hilary, che per rinforzare la sua tesi ha contattato la dott.ssa Alison Darcy, psicologa clinica e CEO di Woebot. «Ti senti stressato quando la percezione di ciò che devi fare va oltre la tua capacità percepita di saperlo fare. La preoccupazione è qualcosa che è ragionevolmente sana e propositiva, ma diventa disadattiva quando queste preoccupazioni ci tengono svegli di notte, quando diventano ossessive e noi incominciamo a pensare seriamente di non riuscire ad affrontarle». In questo caso si parla di stress cronico o di primo stadio d'ansia e il modo in cui li si può affrontare può essere lo stesso (magari mettendo nero su bianco i pensieri e provando a guardarli in modo più obiettivo). «In entrambi i casi siamo in balia di pensieri distorti che riteniamo veri al cento per cento. Crediamo che sia la verità perché non riusciamo a venirne fuori», spiega la dott.ssa. In conclusione, lo stress può essere facilmente reindirizzato in qualcosa di positivo e propositivo, mentre l'ansia può (e quasi sempre è così) provocare effetti psicologici che purtroppo sono spesso disadattivi e più difficili da scardinare.

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