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Serie tv: arriva Lost in Paramount, un nuovo Lost fra cinema e televisione

Francesco Mandelli (l'ex solito idiota) e Carolina Crescentini sono i protagonisti di Lost in Paramount, format che si aggiunge alle decine di produzioni in cui qualcuno è lost in qualcosa.

By Igor Principe
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Francesco Mandelli e Carolina Crescentini, chiusi in una baita che affaccia su una montagna piuttosto nota. Da questo spunto parte Lost in Paramount, la prima produzione originale di Paramount Channel (e a questo punto non è difficile capire quale sia la montagna di cui abbiamo detto).

I due attori sono lì, reclusi dal più grande regista del cinema d'autore - un tale Lars, e a voi il complicatissimo compito di indovinarne il cognome. Devono seguire istruzioni piuttosto complicate da cui seguiranno situazioni surreali, va da sé, inevitabilmente comiche. Su di loro veglia, inamovibile, il monte stellato.

Lost in Paramount è fatto a pillole, con puntate che vanno da 2 a 5 minuti. Dal 19 aprile alle 21 è in onda ogni martedì, mercoledì e giovedì. Il format vuole anche essere un omaggio al cinema (dopotutto, siamo in casa Paramount). Così, i due protagonisti si lanceranno in innumerevoli citazioni di grandi e piccoli film. Sarà piuttosto divertente e stimolante provare a indovinarle.

Altrettanto stimolante sarebbe capire perché, nella storia di cinema e tv, sono così tanti a essere lost in qualcosa. Il catalogo offre davvero decine di titoli che richiamano l'idea di perdersi, di fatto o metaforicamente. Qui vogliamo ricordarne alcuni, tra cose notissime o particolari, ai quali Francesco e Carolina vanno ad aggiungersi.

1

Raiders of the lost ark

<p>Che il signore sotto il turbante bianco sia Harrison Ford, non è difficile capirlo. Lo è un po' di più indovinarlo come Indiana Jones, sprovvisto degli iconici cappello, giubbotto e frusta. Lui, più che perdersi, ritrova l'arca perduta nel primo capitolo della saga che l'ha reso una star planetaria, nel 1981. Ma parlando di «lost», era davvero impossibile non considerarlo.</p>

Che il signore sotto il turbante bianco sia Harrison Ford, non è difficile capirlo. Lo è un po' di più indovinarlo come Indiana Jones, sprovvisto degli iconici cappello, giubbotto e frusta. Lui, più che perdersi, ritrova l'arca perduta nel primo capitolo della saga che l'ha reso una star planetaria, nel 1981. Ma parlando di «lost», era davvero impossibile non considerarlo.

2

Lost in translation

<p>Film di culto, successo commerciale incredibile a fronte del budget impiegato per realizzarlo (120 milioni di dollari contro 4). Sofia Coppola dirige il laconico e grandioso Bill Murray accanto a una Scarlett Johansson magnetica. «Lost» nell'infinito caos di Tokyo, il maturo Bob e la giovane Charlotte si conoscono e si sostengono creando quelle alchimie dietro le quali si nasconde molto più di un semplice incontro. </p>

Film di culto, successo commerciale incredibile a fronte del budget impiegato per realizzarlo (120 milioni di dollari contro 4). Sofia Coppola dirige il laconico e grandioso Bill Murray accanto a una Scarlett Johansson magnetica. «Lost» nell'infinito caos di Tokyo, il maturo Bob e la giovane Charlotte si conoscono e si sostengono creando quelle alchimie dietro le quali si nasconde molto più di un semplice incontro.

3

Lost

<p>Il totem. Sei stagioni (dal 2004 al 2010), 114 puntate, pioggia di premi e riconoscimenti. Per molti è la serie tv che ha riscritto le regole del genere. Dietro l'idea di J. J. Abrams c'è un incidente aereo e 48 sopravvissuti su un'isola in cui accadono cose molto strane. Così strane da  inchiodare alla tv milioni di spettatori in tutto il mondo.</p>

Il totem. Sei stagioni (dal 2004 al 2010), 114 puntate, pioggia di premi e riconoscimenti. Per molti è la serie tv che ha riscritto le regole del genere. Dietro l'idea di J. J. Abrams c'è un incidente aereo e 48 sopravvissuti su un'isola in cui accadono cose molto strane. Così strane da inchiodare alla tv milioni di spettatori in tutto il mondo.

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4

Lost in La Mancha

<p>Quando gli hanno chiesto se <em>Lost in Paramount </em>si rifacesse a totem di cui sopra, Francesco Mandelli ha dichiarato: «Forse si rifà più a Lost in La Mancha, dove ci sono persone che non riescono a girare un film». Il riferimento è al documentario sull'opera incompiuta di Terry Gilliam, <em>The man who killed Don Quixote</em>. Un cult (il documentario, naturalmente).</p>

Quando gli hanno chiesto se Lost in Paramount si rifacesse a totem di cui sopra, Francesco Mandelli ha dichiarato: «Forse si rifà più a Lost in La Mancha, dove ci sono persone che non riescono a girare un film». Il riferimento è al documentario sull'opera incompiuta di Terry Gilliam, The man who killed Don Quixote. Un cult (il documentario, naturalmente).

5

Lost river

<p>Non si può certo dir che sia famoso, ma trattandosi dell'esordio alla regia di un certo Ryan Gosling ci è parso opportuno inserirlo in questa cinquina. Il titolo del film (2014) richiama una cittadina in cui nessuno sembra aver alcuna speranza che accada qualcosa di eccitante. In cui, insomma, a essere «lost» non è solo il fiume. Poi il protagonista - che non è Gosling - trova un passaggio che conduce a una misteriosa città sottomarina. E le cose interessanti, per magia, arrivano.</p>

Non si può certo dir che sia famoso, ma trattandosi dell'esordio alla regia di un certo Ryan Gosling ci è parso opportuno inserirlo in questa cinquina. Il titolo del film (2014) richiama una cittadina in cui nessuno sembra aver alcuna speranza che accada qualcosa di eccitante. In cui, insomma, a essere «lost» non è solo il fiume. Poi il protagonista - che non è Gosling - trova un passaggio che conduce a una misteriosa città sottomarina. E le cose interessanti, per magia, arrivano.

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