Voleva fare il verso ai fashion blogger ed è finito per diventare Iena. E che Iena. È la singolare carriera di Nicolò De Devitiis: un ragazzo di 27 anni, bello quanto basta per bucare lo schermo, con una passione viscerale per il mondo dello spettacolo ma il realismo di chi, le cose, sa che deve guadagnarsele. E lo sa così bene da decidere di concentrarsi sugli studi. All'inizio, infatti, Nicolò ha coltivato il proprio talento con la «mano sinistra», per usare una sua espressione, mentre finiva gli studi in Economia e la laurea specialistica in Marketing. Giusto nei ritagli di tempo frequentava qualche corso di recitazione, studiava batteria, gironzolava sul web. Senza troppi grilli per la testa. Poi però, quando a 23 anni gli si presentò una buona occasione, non se la fece sfuggire puntando sull'unico, vero, trampolino di lancio: la gavetta. Il risultato? Da tre anni è a Le Iene su Italia 1, dove ha realizzato svariati servizi di denuncia (a lui si deve l'indagine sullo scandalo dei secondary ticketing), e dall'anno scorso è in onda su Sky Sport Uno, prima con Estate Mondiale e, attualmente, con Goal Deejay, dove affianca Diletta Leotta.

Partiamo dall'inizio: cosa ti ha strappato alla carriera nel marketing?

Un giorno, per gioco, mi sono inventato la figura del bike blogger: era un modo per prendere in giro i fashion blogger. Inaspettatamente, però, la mia idea ha conquistato la rete tanto che, in poco tempo, ho raggiunto 4 mila followers. Così ho contattato Repubblica per segnalare il mio blog e propormi per un'intervista: dopo 15' mi chiamarono. Sono andato avanti, macinando interviste, fino a quando il direttore di Maxim mi ha proposto di vederci a Milano. Pensavo fosse per intervistarmi, invece mi offrì una collaborazione.

Davanti a lei, dunque, c'è anche un futuro da giornalista, magari sportivo?

Non credo: è un lavoro per persone serie! (ride, ndr) Preferisco il mondo dell'intrattenimento.

A Le iene, invece, come c'è finito?

Tre anni fa ho fermato una iena per strada dicendogli che volevo proporre un'idea a Davide Parenti. Con mio grande stupore, mi ha dato i suoi contatti e, così, ho realizzato il mio primo servizio per Le iene. In realtà, non è mai andato in onda: quel servizio era, più che altro, una sorta di test. E lo capisco: con il senno del poi devo riconoscere che all'epoca ero ancora molto acerbo; dovevo imparare il mestiere.

Scommetto che il suo primo servizio aveva a che fare con le bici…

Esatto, ma non aggiungerò altro perché lo vorrei riproporre, in futuro, in una chiave diversa.

L'esperienza a Le Iene non è stata però facile: si è rotto due vertebre e le hanno anche dato del raccomandato…

Un ragazzo, che voleva entrare a Le iene ma non è stato preso, ha messo in giro questa voce. Guardi, ogni volta che ci penso, mi manda in bestia perché ho lavorato sodo per arrivare dove sono! Il primo anno l'ho praticamente trascorso ad affiancare le altre iene, per imparare il mestiere (ed è stato fondamentale)! Inoltre mia madre e mio padre sono del tutto estranei al mondo dello spettacolo. Non potevano avere, e non hanno, nessun tipo di aggancio.

Dopo che l'anno scorso un truffatore le ha rotto due vertebre, ha deciso di evitare, almeno momentaneamente, i servizi più rischiosi?

Ci vuole ben altro per fermarmi! Tant'è vero che sono andato in onda anche quando portavo il busto: lo nascondevo sotto la camicia, sia a Le iene sia a Goal Deejay. Certo, attualmente alcuni servizi non posso ancora realizzarli perché sto seguendo il percorso di riabilitazione, ma in futuro non avrò problemi a girare un servizio analogo a quello dove mi sono fatto male. Morale: non ho imparato niente dall'esperienza! (ride, ndr)

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A Goal Deejay, invece, sfodera il suo talento canoro, improvvisando una sorta di karaoke in macchina in compagnia di sportivi e vip. Tuttavia mi chiedevo: è nato prima Nicolò oppure Lodovica Comello e il suo Singing in the car?

Lei è andata in onda prima, tutto qui. Dato che sono un fan del Carpool Karaoke di James Corden, l'estate scorsa avevo proposto un programma simile a Sky, senza successo. Poi però a dicembre, quando sono rientrato dall'infortunio, è venuto a trovarmi Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti e per gioco abbiamo girato una puntata: siamo saliti in macchina improvvisando il karaoke di Completamente. Dopodiché, abbiamo caricato il video sul sito di Sky Sport che ha registrato 250 mila visualizzazioni. A quel punto, Sky ha dato il via libera al programma.

Certo che da lei ci si sarebbe aspettati un karaoke sulla bici…

Ci sto lavorando, anche se è un progetto complicato e non è detto che tutti gli ospiti accetterebbero di farsi riprendere sudati, con il trucco sbavato, mentre pedalano…

Visti gli impegni con Le Iene e Sky, si è trasferito a vivere a Milano?

In realtà, a volte ho la netta sensazione di abitare sul treno Roma – Milano (ride, ndr). Battuta a parte, ho una casa a Milano, ma appena finirò di lavorare tornerò a Roma, dalla mia famiglia e dal mio cagnone. Purtroppo non ho potuto portarlo con me: con la vita che faccio, sempre appostato in macchina, torno a casa alle 22.30 e lui sarebbe sempre da solo…

I suoi prossimi progetti autunnali?

Sto valutando alcune proposte e scrivendo un programma, anche se è ancora senza commissione.

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Le foto sono di Riccardo Ambrosio