Il Festival di Sanremo di solito ci fa cantare. Spesso ridere, talvolta pensare. A volte, però, fa anche commuovere. Mai come quest'anno, con ben tre momenti da occhio lucido durante la prima serata. Ognuno bello e intenso a modo suo. Ripercorriamoli insieme.

Tiziano Ferro che rende omaggio a Luigi Tenco

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50 anni dopo la morte del cantautore, avvenuta proprio durante il Festival di Sanremo, è un emozionatissimo Tiziano Ferro che emerge dal palco buio illuminato solo da un occhio di bue a rendere omaggio a Luigi Tenco con una intensa interpretazione di Mi sono innamorato di te. Anche la regia - quel bianco e nero che rievoca i tempi che furono - contribuisce a creare l'atmosfera giusta per il trionfo di un'interpretazione forte e senza sbavature che coinvolge e toglie il fiato anche a chi sta a casa. Un inizio di Festival che ti tira dentro, come le parole di Tiziano Ferro.

«Era giusto cantare Luigi Tenco. Bisogna avere la faccia tosta e dopo quindici anni di carriera era giusto farlo. E l'unico modo possibile era farlo con amore. È stato un regalo a me stesso e, spero, a chi ama Tenco, perché non si può dimenticare».

I soccorritori del Rigopiano sul palco

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«Di eroi ce ne sono tanti, basta saperli vedere. Gli eroi non sono su un cavallo bianco. Gli eroi eroi sono quelli che non mollano. Gli eroi sono quelli che fanno il loro dovere e alla sera vanno a casa senza bisogno di notorietà. A ben guardare noi di eroi ne abbiamo tanti: facciamo entrare gli eroi del quotidiano».

Le parole di Maria de Filippi accolgono sul palco gli uomini e le donne che ogni giorno dedicano la loro vita agli altri. «Gli uomini, le donne e gli animali», come puntualizza Conti, perché con loro c'è anche un fiero cane da macerie e da valanga, un labrador di sei anni di nome Corto (perfettamente a suo agio anche sul palco).

La standing ovation più meritata dell'Ariston è per loro, è il grande abbraccio e il grazie dell'Italia intera per i rappresentanti dei Vigili del fuoco, della Guardia di finanza, della Croce Rossa, del Soccorso alpino, dell'Esercito, della Protezione civile, che raccontano con la voce rotta dall'emozione le operazioni di soccorso all'Hotel Rigopiano e durante l'emergenza neve e terremoto nell'Italia centrale. Immensi. Difficile restare con l'occhio asciutto di fronte all'Italia migliore.

La dichiarazione d'amore di Raoul Bova a Rocìo Munoz Morales

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Lei brilla in una creazione haute couture di Francesco Scognamiglio, lui è elegantissimo in Giorgio Armani, ma il vero protagonista sul palco è il loro amore, da cui è nata la piccola Luna, che ha compiuto un anno a dicembre. Belli sono belli, ma quello che ci resta è la tenerissima dichiarazione d'amore di Raoul Bova a Rocìo Munoz Morales che ha sicuramente fatto sciogliere innumerevoli cuori in eurovisione (confessatelo):

«Rocío, hai una stella sul vestito, e io lo so perché. Perché tu sei il mio cielo».

Raoul, hai vinto tu!