Nuova ossessione in arrivo: il binge reading, fratello del binge watching, che si fa con le serie tv, mentre qui si leggono tanti libri, tutti in una volta, in una notte, in un giorno, meglio in un weekend. Una maratona da seduti o sdraiati. A dire il vero c'era già chi si metteva in mente di leggere tutta l'Odissea, i Promessi Sposi o Guerra e pace ( un titolo che basta per tre), c'è chi si è chiuso in casa per finire la Recherce di Proust. Nobili intenti, ma se non abbiamo mai provato a stare incollati a un libro fino all'ultima pagina, allora i libri gialli, ma anche i noir, i crime e le spy stories, sono il genere che si presta meglio all'impresa. Perché hanno un obiettivo: non staccare fino a quando si manifesta il colpevole (in genere entro le ultime 15 pagine). O il movente.

Per iniziare bene l'anno ecco i titoli nuovi appena usciti in libreria in questo inizio 2018 (ma vanno bene anche i libri gialli migliori del 2017). Il caffè, tè o tisana è d'obbligo prima d'iniziare.

1. Fiori sopra l'inferno

Thriller d'esordio della friulana Ilaria Tuti che vive a Gemona (Udine). E proprio nei luoghi che lei conosce meglio, da qualche parte al confine tra Friuli e Austria c'è Travenì, il paese cartolina, tutto imbiancato, ai margini di una foresta di pini curvi sotto la neve. Ma capiamo subito che il bosco gelido e nebbioso è un posto pericoloso e dietro le tendine ricamate e il profumo di biscotti, la gente nasconde i suoi segreti, oltre a una esplicita diffidenza per gli stranieri.

Stranieri sono tutti, anche quelli che vengono dalla città. Compresa la commissaria Teresa Battaglia - della serie: a indagare finalmente sono le donne - non più giovane, irascibile, diabetica, con problemi di deambulazione e di memoria. Anche lei, una profiler famosa, sempre a caccia di serial killer, nasconde una sofferenza in fondo al cuore. Come il suo giovane e imbranato aiuto Massimo Marini. Sono arrivati, spiati e non graditi, per seguire l'uccisione di un padre di famiglia a cui sono stati cavati gli occhi. Potrebbe trattarsi di un serial killer, ma non ci sono state altre morti disturbanti a Travenì o nei dintorni.

E poi l'assassino si comporta in modo anomalo. Si fa vedere, poi scompare senza lasciare impronte, e qualche vittima la lascia andare di proposito , compresa la Battaglia mentre lo insegue. E nell'apparecchiare le sue scene Teresa si accorge che uccide per rubare gli organi di senso alle vittime: divora nasi e orecchie, taglia le mani e conserva le ossa, scuoia la pelle del corpo, cava gli occhi a mani nude. Tra una lezione di psicopatologia degli assassini seriali (a metà libro è illuminante) e il racconto parallelo di strani esperimenti sui neonati che si conducevano negli anni Settanta in un orfanotrofio lì vicino, si arriva a una fine, che contempla anche la compassione.

Perché anche i carnefici sono vittime delle loro forze oscure. Dopo questo racconto, sciando o camminando in un bosco innevato, non potrete fare a meno di guardarvi le spalle. Soprattutto se il paesaggio è silenzioso come una fiaba.

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Fiori sopra l\'inferno, di Ilaria Tuti, Longanesi, pp.366, € 16,90, ebook € 8,99.

2. Girl in snow

Altro giallo d'esordio, questa volta made in Usa, di Danya Kukafka assistente editoriale in una casa editrice americana, e altro paesaggio innevato. Questa volta siamo in Colorado in una città qualsiasi vicino a Boulder, come ce ne sono tante, con schiere di villette che si guardano l'un l'altra dal giardino. Il 16 febbraio del 2005, la neve caduta copiosa di notte, ha ricoperto il corpo di Lucinda Hayes, 15 anni, studentessa della Jefferson High school, riversa sulla giostra del parco giochi, con la testa girata in una strana posa scomposta. A ritrovarla, il mattino seguente, è il guardiano notturno del parco.

Dopo l'annuncio del preside della scuola del tragico evento, la ricerca del colpevole diventa corale. Dal fondo si staccano le figure e le voci dei possibili colpevoli, le cui storie sono in qualche modo legate fra di loro. I vicini di casa degli Hayes, i compagni di scuola, gli amici, un senza tetto e persino uno dei poliziotti incaricati dell'indagine, raccontano con il loro flusso di pensieri, dove e quando hanno visto l'ultima volta la bella ragazza bionda e perché ciascuno di loro sa qualcosa che l'altro ignora. E ciascuno può aver avuto un buon motivo per eliminare la vittima.

Cameron Whitley, è uno dei compagni di scuola, ottimo disegnatore e pianista, è un ragazzo problematico che ha cominciato ad avere grossi problemi dopo che il padre, ex poliziotto ha abbandonato all'improvviso la famiglia scomparendo nel nulla. Cameron era innamorato di Lucinda ed è l'ultimo ad averla vista viva, durante, quelle che lui definisce le "sere da statua". Come molte altre volte, di notte è entrato nel giardino degli Hayes per spiare immobile la ragazza dietro un albero e poi sparire nel nulla. Lei lo sapeva. E in un certo senso era lusingata. Quella ultima sera Cameron era là nel giardino, ma poi non ricorda più nulla. E a scuola è diventato subito "lo stalker" della morta.

Jade era la migliore amica di Lucinda, fino a quando lei non gli ha rubato il lavoro di babysitter dai vicini e il ragazzo, Edouard detto Zap, un biondino nato a Parigi con una madre snob. Tanto quanto Lucinda era bella, bionda, con gli occhi verdi, slanciata ed elegante, Jade ha la pancia che deborda dalle magliette troppo corte, i capelli neri troppo tinti, il kajal che cola dagli occhi e le unghie rosicchiate con lo smalto scuro perennemente scrostato. Ma ha una mente acuta e non potendo odiare pubblicamente l'amica morta, imbastisce sceneggiature teatrali dove tutti i personaggi implicati intervengono e colloquiano. Una indagine investigativa recitata che traccia piano piano la via verso la verità.

Russ è uno dei poliziotti incaricati di trovare l'assassino di Lucinda. Era uno dei compagni di squadra del padre di Cameron prima che scomparisse per un episodio di violenza contro una ragazza che non è mai stato spiegato. Russ si è preso l'impegno di seguire Cameron, di fargli da padre e proteggerlo a ogni costo. Ha sposato Ines, una delle tante ragazze arrivate dal Messico dopo orrori e violenze, che ha portato con sé, contro la sua volontà, Ivan il fratello con precedenti di droga e furti. Che era vicino al parco giochi quella sera.

Poi c'è il maestro di disegno Mr O, che chissà come ha tra le sue carte il diario di Lucinda. E perché non potrebbe essere stato il guardiano notturno? In fondo, ha dato l'allarme solo il mattino dopo. Mentre la neve attutisce ogni rumore, siamo arrivati alla fine, tutto d'un fiato.

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Girl in snow, di Danya Kukafka, Bompiani, pp. 332, € 18, ebook € 9,99.

3. La figlia modello

Come ogni thriller che si rispetti anche questa ultima opera di Karin Slaughter (i suoi libri vendono milioni di copie in tutto il mondo e in Usa è un mito), inizia come una storia di famiglia. anzi di donne. Due sorelle Samantha 15 anni, Charlotte 13, che si amano e si odiano come fanno tutte le adolescenti. In eterna competizione. Una madre, Gamma, chiamata così dal dottorato che ha preso sui raggi Gamma, una scienziata un po' puntigliosa, sempre lì a ricordare leggi scientifiche, a spiegare il perché e il percome di ogni cosa a rimarcare gli sbagli. Un po' distante, ma si capisce che deve essere molto bella e che ama le sue figlie, riamata.

Una fattoria cadente in un paesino della Georgia, Pikeville, dove il marito e padre delle due ragazze fa l'avvocato e per tutto il corposo prologo viene solo evocato, anzi invocato. La Georgia non manca mai nei thriller della Slaughter che da sempre vive ad Atlanta. Perché è uno stato pieno di sole che nasconde tante ombre. E dove si sussurra sempre, non si grida mai apertamente. Infatti abbiamo la sensazione che qualcosa di brutto stia per esplodere. Due righe di spiegazione, poi lasciamo alla lettura, perché sarebbe puntiglioso addentrarsi nei particolari.

Rusty fa l'avvocato dei balordi impresentabili e indifendibili. Gamma e le figlie abitano in una casa diroccata, trovata all'ultimo, perché la loro è stata incendiata dolosamente una sera. Si dice sia stato l'avvertimento di uno dei clienti di Rusty. Improvvisamente due incappucciati entrano in casa, cercano Rusty e non trovandolo uccidono Gamma e cercano di rapire le figlie. Strappano le palpebre a Sam, la seppelliscono viva, mentre Charlie riesce a scappare. Sembra una lunga scena da film, si sentono i rumori delle ossa rotte, dei muscoli strappati, e mentre parte il colpo mortale, le figlie vengono investite dai denti della madre.

La scena si riapre 28 anni dopo e con un altro colpo di scena. Una ragazza di 15 anni spara nella scuola di Pikeville e uccide il preside. Ad assistere alla scena è Charlie, che ora lavora con il padre. Ed ecco che questo padre entra in scena finalmente e torna anche Sam, da New York dove è riparata per occuparsi di brevetti. Si ricostituisce il terzetto. Che deve scoprire due cose: chi ha ucciso Gamma anni prima e se anche la sparatoria nella scuola abbia qualcosa a che fare con le sorelle e il padre. Come immaginiamo che sia, ma non riusciremo a capire perché fino all'ultimo.

Unica certezza la competizione tra le due sorelle continua a oltranza. Il dolore è una faccenda privata e spesso separa invece di unire.

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La figlia modello, di Karin Slaughter, Harper Collins, pp. 573, € 18,90, ebook € 9,99.

4. Il figlio prediletto

Il noir ha i contorni più sfumati come genere, può racchiudere anche una storia, una saga di famiglia, la narrazione di uno spaccato sociale, il racconto di un'epoca, che hanno come comun denominatore l'ambiguità. O l'omertà. Il non detto o tralasciato. Angela Nanetti di sicuro non ha voluto scrivere un thriller o un racconto sensazionale. Ma una storia intima sì. La sofferenza di chi nell'Italia del Sud a fine anni Settanta ha vissuto nella parte sbagliata del corpo e della società. Il romanzo è soprattutto il lungo percorso di riabilitazione che si conclude solo ai giorni nostri. Non è passato tanto tempo, meno di 40 anni. Che hanno cambiato la società e molto della nostra vita.

Siamo in Aspromonte nel 1970, Nunzio Lo Cascio, figlio del padrone della pescheria del paese e Antonio, figlio del porcaro, si amano. Hanno 20 anni, calciatori promettenti dopo gli allenamenti si incontrano in auto nel bosco. Una sera due uomini dal volto coperto, li sorprendono e uccidono Antonio. Nunzio il giorno dopo sparirà dal paese per sempre. Vi farà ritorno solo da morto. I suoi fratelli sono gente di potere, non possono sopportare un'onta simile. Sono gli anni dei rapimenti in Aspromonte, ma in paese la gente pensa siano leggende e la 'ndrina è una parola sconosciuta. Nunzio viene mandato nella rutilante Londra degli anni Ottanta che tutti accoglie e nessuno giudica, per giocare in una piccola squadra locale. Un impatto devastante per lui che non è mai uscito dai confini e dalla mentalità del paese. A calcio non giocherà mai, farà il cameriere, il ragazzo di strada, l'attivista comunista, il mantenuto. Ma soprattutto prenderà coscienza della sua condizione, di nascita e di genere. E riuscirà dopo anni a capire il sacrificio di Antonio, il ragazzo che amava, mentre a lui è stato concesso di vivere. Ma a quale prezzo.

Sarà la nipote Anna a chiudere il cerchio della vita e della morte di Nunzio. Anche lei, come lo zio, non trova posto in quel paese dell'Aspromonte dove anche nel 2000 si accorge ben presto che "agli uomini tocca comandare e alle donne ubbidire" , e per non finire come la madre, schiacciata dai troppi segreti di famiglia, fugge per andare a "fare teatro" al Nord. Sarà lei l'io narrante delle ultime pagine, arrivata in una Londra più pacata e meno rutilante a risponderci se in quella bara arrivata in paese 30 anni prima c'era veramente il corpo dello zio Nunzio.

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Il figlio prediletto, di Angela Nanetti, Neri Pozza, pp. 320, € 17, ebook € 9,99.