La ragazza del trenopinterest

Aver incontrato Paula Hawkins, a Londra, dov'è ambientato il suo giallo La ragazza del treno (Piemme, 18,50 euro) mi è servito a capirne l'atmosfera.

E' un thriller intrigante, ma è anche la storia di
un'ossessione e di una dipendenza. Da una parte Rachel, la protagonista,
alcolizzata, crede di vedere un omicidio dal finestrino del treno che
prende ogni giorno; dall'altra Anna, la rivale bella e perfetta. Hanno
amato e condiviso lo stesso uomo, sono una l'incubo dell'altra, poi
qualcosa cambia e si alleano.

Perché il treno è così fondamentale?
Per spostarsi è comodo. Se lo prendi tutti i giorni gli estranei
diventano parte della tua vita. Per me è stato così quando sono arrivata
a Londra, anni fa.
Il segreto di tanto successo?
Tutti abbiamo i nostri drammi quotidiani. Rachel è una donna che subisce
violenze e tradimenti. Conosciamo sempre qualcuno che ha vissuto
un'esperienza simile. Se ti riconosci in una storia, la ami di più.
Il noir va forte anche in tv.
Tutti sono affascinati dal crimine. Speriamo che certe cose orribili non
ci capitino, ma in fondo vogliamo sapere. E la fiction ti fa esplorare
questa
curiosità in tutta sicurezza.
La disturba il paragone con il libro L'amore bugiardo?
Entrambi hanno una protagonista problematica e inaffidabile. Ma la mia
Rachel non è una manipolatrice. È insicura e dimentica le cose. Sono
personaggi inusuali, in cui, però, riusciamo a trovare parti di noi
stesse.

Prima scriveva romanzi rosa.Erano gli editori a commissionarmi le storie d'amore. Mi sono divertita, ma non è mai stata la mia strada. Il crimine è più in linea con la mia personalità.

Ci sarà un sequel? Per ora no, ma sto scrivendo un altro thriller.

E ci sarà un film? La DreamWorks comincerà a lavorarci in autunno, forse Emily Blunt sarà Rachel. Sono curiosa di vedere cosa accadrà. Starò al finestrino…

La ragazza  del trenopinterest
La copertina del libro