Alejandro González Iñárritu porterà al Festival di Cannes 2017 un cortometraggio innovativo sul tema dell'immigrazione: sarà infatti presentato con la realtà virtuale. Non un regista qualunque, quindi, il vincitore di 2 premi Oscar tra cui quello nel 2016 per il film Revenant, con protagonista Leonardo DiCaprio.

Il corto, dal titolo Carne y Arena, racconta le avventure di un gruppo di migranti che attraversano il confine tra il Messico e gli Stati Uniti. La tecnologia virtuale consentirà agli spettatori di vivere un'esperienza multi-sensoriale camminando insieme ai rifugiati. Il regista ha dichiarato: «Nel corso degli ultimi 4 anni, mentre l'idea di questo progetto si formava nella mia mente, ho avuto il privilegio di incontrare e intervistare molti rifugiati messicani e dell'America centrale. Le loro storie sono rimaste con me e per questo motivo ho invitato alcuni di loro a collaborare al progetto. La mia intenzione era di sperimentare con la tecnologia VR per esplorare la condizione umana e superare la dittatura dell'inquadratura, attraverso la quale le cose possono essere solo osservate, e reclamare lo spazio necessario al visitatore per vivere un'esperienza diretta nei panni degli immigrati, sotto la loro pelle e dentro i loro cuori».

Carne y arena: il progetto virtuale di Alejandro González Iñárritu al Festival di Cannes 2017pinterest

L'installazione, della durata di 6 minuti e mezzo, è stata realizzata da Inarritu con la collaborazione del direttore della fotografia premio Oscar Emmanuel Lubezki e la produttrice Mary Parent e ILMxLAB di Lucasfilm. Il progetto è stato prodotto e finanziato dalla Legendary Entertainment e dalla Fondazione Prada.

Innaritu aveva partecipato al Festival di Cannes nel 2000 con Amores Perros (vincendo il Gran Premio della Settimana della Critica), nel 2006 è stato candidato alla Palma d'oro per Babel (vincendo il Prix de la mise en scène e il Premio della Giuria Ecumenica) e ha ottenuto un'altra candidatura come miglior film nel 2010 per Biutiful.