La notte dei Golden Globe si avvicina: fra domenica 8 gennaio e lunedì 9 gennaio sapremo chi ha vinto gli ambiti premi destinati a film e serie tv.

Diciamolo subito: lamentarsi per essere stati «snobbati» nella stagione delle premiazioni è quasi uguale a lamentarsi perché c'è la marea. Le candidature sono state annunciate: alcune cose che ti sono piaciute non ci sono, altre invece sì, com'è normale che avvenga in premiazioni del genere.

Le nomination dei Golden Globe 2017, tuttavia, tendono a lasciare più spazio alle stravaganze rispetto agli Emmy e agli Oscar, anche per via della misteriosa Hollywood Foreign Press Association e della sua reputazione in fatto di scelte.

Questo non è stato un anno particolarmente strano per gli standard dei Golden Globe Awards, come dimostra l'elenco delle nomination, ma c'è ancora spazio per arrabbiarsi e/o per essere piacevolmente sorpresi. Ecco allora 9 sorprese di questi Golden Globe.

1) Non c'è Martin Scorsese tra i migliori registi

Nessuno mette Scorsese in un angolo, tranne la Hollywood Foreign Press Association. Il regista ha già vinto 4 Golden Globe e nel 2010 gli è stato attribuito lo speciale Cecile B. DeMille Award, ma non c'è stato nulla da fare per Silence, progetto che gli sta particolarmente a cuore. E il film stesso è rimasto a becco asciutto, visto che non sono stati presi in considerazione nemmeno i protagonisti Adam Driver, Andrew Garfield e Liam Neeson.

2) Nessun feeling con Tom Hanks

Tom Hanks, vale a dire l'attore preferito d'America, ha interpretato il capitano Chesley Sullenberger, eroico pilota d'aereo che nel 2009 è stato protagonista di un miracoloso atterraggio d'emergenza sul fiume Hudson. Anche se non ci fosse stato alla regia un mostro sacro come Clint Eastwood, il film doveva essere in lizza per diverse nomination. Ma Hanks, e il film Sully nel complesso, non c'è. Nel 2014 Tom Hanks ricevette la nomination ai Golden Globe come miglior attore in un film drammatico per il film Captain Phillips – Attacco in mare aperto, mentre gli Oscar lo snobbarono: quest'anno accadrà il contrario?

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3) Orange Is The New Black

Questa è forse la sorpresa più grande. Orange Is The New Black è stata nominata per gli ultimi tre anni di seguito, anche per la sua terza stagione che non ha fatto faville. La stagione 4 è stata senza dubbio una delle migliori finora. Eppure la serie sembra essere uscita dal radar dei Golden Globe di quest'anno.

Piper and Alex in Orange Is The New Black season 4pinterest
Netflix

4) Grande turnover per la miglior serie tv drammatica

Fuori dal novero non è rimasta solo la serie Orange. A farle compagnia è anche House of cards, vero e proprio pilastro dei Golden Globe degli ultimi anni, di cui non c'è traccia. E ancora più sorprendente l'assenza di Mr. Robot che lo scorso anno ha vinto come miglior serie drammatica: la seconda stagione, pur particolare, non compare proprio.

Invece, 4 delle 5 serie drammatiche in lizza quest'anno sono nuove: Westworld, This Is Us, Stranger Things e The Crown. È vero che i Golden Globe hanno un occhio particolare per le nuove serie, ma solitamente non fino a questo punto.

5) Aaron Taylor-Johnson candidato come miglior attore non protagonista

Nulla contro Taylor-Johnson, che in Animali notturni fa forse la migliore interpretazione della sua carriera, ma se qualcuno di quel cast doveva essere in nomination era senza dubbio Michael Shannon per il suo ruolo del detective Bobby Andes. Lui era il favorito, anche in considerazione del fatto che era stato candidato per questo premio già lo scorso anno per il film 99 Homes.

6) Lauren Graham snobbata per Una mamma per amica: di nuovo insieme

La reazione della critica per il ritorno della serie Una mamma per amica è stata varia, ma le interpretazioni di Lauren Graham e Kelly Bishop sono state inappuntabili, con vette molto più emotive rispetto alla serie originale. C'è ancora chi discute del fatto che visto che la nuova serie ha debuttato il 31 ottobre poteva essere fuori tempo massimo per i Golden Globe. Tuttavia, c'è da notare che The Crown è stata trasmessa dopo ed è presente tra i candidati.

7) Black Mirror

Come si fa a non nominare Black Mirror? La terza stagione prodotta da Netflix è stata perfettamente terrificante, composta com'è da 6 episodi a sé stanti (guardatevi l'ultima puntata e leggetevi l'opinione di Guia Soncini). Dato il format della serie – ogni episodio ha un cast diverso, come anche differenti sono le ambientazioni e i toni – non è chiaro se considerarli una serie o singoli film legati tra loro, ma, in ogni caso, l'esclusione è inspiegabile.

8) Il ritorno della Nbc per la miglior serie drammatica

La candidatura di This is Us non è stata propriamente inaspettata, vista la grande accoglienza da parte di pubblico e critica. Ma le serie drammatiche trasmesse dai network sono generalmente più lente nel competere con la tv via cavo o streaming e This Is Us rappresenta la prima nomination come miglior serie drammatica per la NBC nell'ultimo decennio.

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9) Alla ricerca di Dory

I film della Pixar sono spesso premiati: dal 2007 al 2011 hanno vinto come miglior film di animazione. Ma quest'anno l'attenzione si è spostata sui titoli della Disney quali Oceania e Zootropolis. Alla ricerca di Dory è stato un successo al botteghino, ma è anche un sequel e va detto che, normalmente, la Hollywood Foreign Press Association non considera i sequel e i prequel. Lo stesso successe, per esempio, nel 2013 con Monsters University, prequel di Monsters & Co. del 2001.

DaHarper's BAZAAR US