Il Los Angeles Times riportava la notizia con una sfilza di punti esclamativi: sarà un musical a inaugurare il Festival del cinema di Venezia di quest'anno!!!! E il musical in questione ha un titolo evocativo come La La land (letteralmente "la terra del La La"), due superstar come Ryan Gosling (marito di Eva Mendes) ed Emma Stone e Damien Chazelle (quello di Whiplash) dietro la cinepresa. La storia, ambientata a Hollywood, racconta del suonatore di jazz Sebastian e dell'aspirante attrice Mia che si innamorano, sognano, lottano e forse si conquistano un posto tra le stelle sempre in quella terra del La La, che tanto innocua non è come il titolo vorrebbe farci pensare e come si può intuire dal primo trailer del film.

La la land, il musical che inaugura la Mostra del cinema di Venezia 2016.pinterest
Una scena di La la land, il musical che inaugura la Mostra del cinema di Venezia 2016.

Una storia come ne abbiamo viste a migliaia, in musica e non. Ora, però, la domanda è inevitabile. Il musical non stava malissimo? E non stiamo parlando delle biografie di cantanti o di gruppi musicali come il bellissimo Shine a light che Scorsese dedicò ai Rolling Stones di Mick Jagger (diventato papà a 72 anni). E neppure di quei tormentoni come Step up o High school musicalfilm per adolescenti che ripetono sempre la stessa formula. Stiamo parlando del musical quello vero, che dagli anni '30 incominciando con Busby Berkeley e le sue coreografie da urlo, passando per la meraviglia dei balli di Fred Astaire e Ginger Rogers, per le acrobazie di Gene Kelly, decade dopo decade, ha continuato a fare spettacolo. Nella formula che hanno in testa gli americani e che, a dire la verità, in quel modo sanno fare soltanto loro. Perché il musical nasce in America, e di lì trae il suo maggiore nutrimento. Nella terra dove tutto è (era) possibile, può anche accadere che due all'improvviso smettano di parlare e inizino a cantare e ballare. Se lo spettatore fa quel salto insieme a loro, se sospende l'incredulità fino a quel grado, se li segue, allora il distacco dalla realtà che ci circonda si compie in modo perfetto.

Ryan Gosling ed Emma Stone in La, la, land.pinterest
Ryan Gosling ed Emma Stone in La, la, land.

E la pesantezza della vita svanisce in un passo di danza. Riguardatevi − ci sono tutti su YouTube - le sequenze di ballo di Fred Astaire in Roberta, Seguendo la flotta, ma anche di film più recenti come Mamma mia o Chicago. Oppure rivedetevi in dvd i musical più famosi, dagli anni '30 a oggi, e capirete. La vita diventa musica, ritmo, velocità, leggerezza, divertimento (ecco la paroletta magica), perfezione e nulla potrà farci mai più paura, almeno per quei pochi minuti. Ecco perché il musical rinasce ogni volta nei tempi di crisi, quando l'orizzonte si fa scuro, quando la realtà diventa più faticosa del solito, quando siamo spaventati. Consolandoci del fatto di vivere in un mondo che, purtroppo, non assomiglia affatto a La La land.