I migliori outfit per l'autunno inverno 2016 dalle sfilate di Parigi

Spalle oversize e a palloncino. Guy Laroche non ha dubbi che per il prossimo autunno-inverno questo sarà il trend imperante con una collezione tutta improntata sulla contrapposizione tra cappotti, giacchini e maglioni maxi contro gonne sempre più corte.

Leggiadra la collezione di Vionnet che propone una serie di abiti lunghi che deliziano ogni donna esaltandone la sensualità con la semplicità e con spacchi che lasciano spazio all'immaginazione. Particolari i colori tenui e pastello.

Un giardino fiorito tutto da indossare. Così Rochas si ispira al romanticismo dei fiori per una collezione che riesce a esaltare la bellezza delle donne con la raffinatezza di stampe bon ton. Focus on: le scarpe altissime con plateau che torna alla moda.

Senza dubbio sono le scarpe il pezzo forte della collezione di Maison Margiella. Scarponcino con tacco altissimo irregolare con plateau, vero protagonista della prossima stagione.

Prendi un cappello, meglio se a cilindro bombato, e rivoluziona anche il look più minimal. H&M Studio è maestro a dare una nuova linfa alle mises giocando con gli accessori. E quello che definisce è l'idea di una donna glam ma ironica, capace di non prendersi troppo sul serio.

Punto forte della collezione di Anne Sofie Madsen? I dettagli vittoriani e in pizzo delle camicie e delle maglie per esaltare le maniche e il collo.

Vintage e retrò la moda di Dries Van Noten che si ispira anche all'universo maschile per una donna collegiale, elegante, ricercata ma pur sempre androgina. La cravatta diventa un must have in questa collezione, come il cappotto in stile vestaglia.

Una felpa può anche essere elegante? Assolutamente sì per Courrèges che presenta una collezione dal sapore sportivo. Questo stile viene rivisitato con grande classe in un'ottica che unisce la comodità alla ricercatezza. Meravigliosi gli accostamenti di colore che creano contrasti gioiosi e vivaci.

Se nel secondo giorno regna sovrano il nero e un mood dark, ci pensa Cédric Charlier a portare un tocco di colore. Il giallo è imperante nella sua collezione non solo nei cappotti ma anche per total look solari.

Centaure metropolitane: ci ha da sempre abituati al rock mood Isabel Marant che propone uno stile da motociclista ma raffinato. Sembra quasi un paradosso e tutta la collezione si basa su questa contraddizione. Così anche una donna centauro può essere seducente con balze e trasparenze.

Delizia e peccato: è una collezione che rimanda ai peccati capitali. A guardarla, Emanuel Ungaro ci fa provare gelosia e invidia e richiama pure la lussuria con una sensualità espressa all'ennesima potenza con profonde scollature a V e il pizzo che compare ovunque. Delizioso, invece, il binomio black & white.

Mix: non conosce la filosofia del "less is more" Loewe che sperimenta una commistione di stili unica nel suo genere. Mixa tutto: i colori, i dettagli, gli stili, le influenze creando un equilibrio perfetto. Armonico.

Teatrale: sembra ispirata agli abiti di scena la collezione di Undercover che ripesca dal passato gli abiti delle dame per reinterpretarli in una visione presente. Dame sì ma moderne, non solo in gonna ma anche in pantaloni, con la donna che in alcuni casi sembra catapultata in una dimensione panica. Collezione fantasiosa ma d'effetto. Pezzi forti? I cappotti e le coroncine.

Pop: apoteosi di colore per Julien David, senza freni per una collezione moderna, vivace con un'ode all'arcobaleno e all'arte contemporanea. Il pezzo clou? La giacca multicolor che mette allegria solo a guardarla.

Ipnotico: Issey Miyake sembra giocare con i tessuti come con la carta per gli origami. Lo stilista riesce a dare vita a creazioni in cui il tessuto sembra essere plasmato per raggiungere forme geometriche di una naturalezza che supera l'immaginario. Ci pensa poi la stampa optical a righe a creare un effetto irresistibile e magnetico.

Raffinatezza: l'attesa era tanta per la sfilata di Christian Dior con un parterre da grande occasione. Ed è stato un fashion show eccezionale considerata la collezione che non delude le aspettative. Le linee degli abiti sono essenziali ma non c'è minimal in una collezione in cui la ricercatezza del dettaglio viene studiata fino all'eccesso.

Casual sensuale: gioca con le trasparenze Chalayan che propone in passerella uno stile casual con completi maglia più pantalone.

Red passion: la passione è il fil rouge di ogni creazione di Andrew Gn che fa del rosso il colore dominante della collezione. Anche il questo caso, il richiamo alla natura è forte rappresentata dai ricami neri nei tessuti. Elegante ma sensuale.

A me gli occhi: non è certo la sfilata che ricorderemo della giornata quella di Lutz Huelle. C'è da dire che, però, nella sua essenza minimal c'è qualcosa che rompe la monotonia di look fin troppo semplici. Gli accessori sono protagonisti e in particolare gli occhiali realizzati con pietre preziose.

Origami: l'arte giapponese di piegare e tagliare la carta si sposta nel guardaroba della prossima stagione dando vita a mini abiti origami. I tessuti tecnici come lo scuba diventano così un esercizio di taglia e cuci in cui le forme geometriche vestono il corpo di pieni e vuoti coloratissimi.