CC, GG, FF, LV, VLTN, YSL. Su borse, cinture, felpe, collant, giacche e anche costumi e pellicce (ecologiche). Se non hanno il logo Instagram non le vuole. Quello che conta è che il brand sia ben visibile come un marchio di garanzia (fashion), un segno di appartenenza all'élite più modaiola, uno status symbol imprescindibile. Dopo anni di snobismo nei confronti del logo che piaceva giusto ai rapper più tamarri, la moda per l'Autunno Inverno 2018/2019 (ri)punta tutto sul marchio, che più è grande, più è sfacciato, meglio è. Un trend nato negli Anni 80, poi scansato da un più low profile Less is more e da un paio d'anni tornato a gran richiesta sulle riviste patinate. Oggi, quindi, ci ritroviamo a desiderare ardentemente le calze loggate con le F capovolte, il tuxedo ricoperto di G, la cintura con la medusa, e ad applaudire la scelta di Pierpaolo Piccioli di regalare anche a Valentino il suo «logo contemporaneo», VLTN.

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Marketwatch.com ha chiacchierato sul tema con Oliver Chen, amministratore delegato di una società che analizza la vendita di beni di lusso. «Il logo è indossato in modo diverso rispetto agli Anni 80. Oggi è molto più irriverente e sfacciato». La Logo Mania è uno dei trend più cristallini del momento e della prossima stagione, ma attenzione, potrebbe mandare in tilt le tue finanze, e a lungo termine potrebbe non soddisfarti al 100% (la moda è ciclica e tra qualche anno potrebbe ri-votarsi al minimal, tienilo bene a mente). Calma e sangue freddo e carta di credito in tasca e lontano dal pc. «I consumatori oggi sono bombardati da campagne di marketing progettate per convincerli a prendere rapidamente una decisione di acquisto», spiega Kathleen Grace, professione pianificatore finanziario presso la United Capital Financial. «E quei "desideri" possono diventare immediatamente "bisogni" in una cultura in cui è diventato sempre più fondamentale apparire».

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Il consiglio è quello di pensare, ponderare, riflettere, prima di aprire il portafoglio. «Stai pensando di comprare un paio di scarpe da 700 dollari? Chiediti perché hai bisogno proprio di quelle invece di un modello da 100, e se questo acquisto giustificherebbe l'ipotesi di spendere meno per qualcos'altro, ad esempio, un viaggio», perché se non fosse chiaro «tutto nella vita è un compromesso». E se anche Kate Middleton indossa Alexander McQueen e Zara a giorni alterni, anche tu puoi pensarci seriamente. «Puoi essere alla moda anche mescolando e abbinando capi griffati a altri low cost, puoi fare shopping nei negozi vintage e nei siti in cui si scambiano i vestiti, magari vendere gli accessori che non usi più e ovviamente tenere d'occhio i saldi». Secondo la dott.ssa Grace, la priorità d'acquisto dovrebbe essere sempre riposta in articoli evergreen (per lo stesso importo meglio un portafoglio in pelle firmato che una felpa loggata) tenendo conto dei brand che nel tempo mantengono il loro valore meglio di altri. Che lo shopping (sensato) sia con te.

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