Quando Annette Spillane, ex senior manager in Ernst & Young, ha iniziato a lavorare nella finanza era il 2004 e l'idea che una donna potesse vestirsi seguendo il proprio stile sul posto di lavoro era quasi un'eresia. Vestirsi in ufficio per una donna significava mettere giacche strutturate, gioielli poco appariscenti e toni neutri in generale. Insomma, nulla la distingueva dai maschi, se non il rumore dei tacchi. Oggi però le cose sono (fortunatamente) un po' diverse. «Nel 2016 i dress code sono sicuramente meno rigidi, perché oggi ci si veste soprattutto per esprimersi», dice Spillane. «La mia filosofia è quella di indossare qualcosa che mi caratterizzi: prima erano le scarpe, ora sono i gioielli».

I dress code sono diventati sicuramente meno rigidi, perché oggi ci si veste soprattutto per esprimersi

Non è la sola. Secondo i dati dell'ufficio del personale OfficeTeam, il 18% dei dirigenti dice che le impiegate sono vestite in modo meno formale rispetto a 5 anni fa, con il 31% delle dipendenti che preferisce un abbigliamento casual e il 27% che è a favore della libertà di indossare ciò che si vuole. «Sempre più persone vogliono mostrare la propria creatività, anche quando non sono particolarmente estrose, e l'abbigliamento è uno dei modi per esprimere se stessi», spiega Brandi Britton, district president di OfficeTeam. «Inoltre, l'abbigliamento casual è molto più comodo».

Questa idea di comfort è prevalente in tutto il settore delle tecnologie, dove personaggi come Steve Jobs e Mark Zuckerberg hanno sdoganato maglioni, dolcevita e jeans come abbigliamento appropriato per l'ufficio: un approccio volto alla comodità che piano piano è filtrato nella coscienza collettiva. «Quando lavori te ne stai seduta alla scrivania, perciò vuoi sentirti comoda», conferma Erica Lockheimer, senior dDirector di ‎LinkedIn e responsabile dell'iniziativa Women in Tech della società. «Se vuoi accavallare le gambe, ascoltare la tua musica preferita e devi lavorare per ore solo con codici, codici, codici un outfit rigido non ti aiuta».

Alle donne di questo settore «è stato spesso rimproverato di vestirsi come un uomo», aggiunge Lockheimer. «In passato mi sono adeguata all'ambiente di lavoro e mi sentivo più a mio agio nel vestirmi come i maschi». Ora, comunque, anche lei si veste secondo i suoi gusti: «A LinkedIn ho capito che c'era un gruppo più eterogeneo di persone con un atteggiamento tollerante su come vestirsi in ufficio».

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Da sinistra, in alto: Proenza Schouler camicia; Rochas abito; Gucci slipper; Lavin borsa; Gucci pants; Tibi vestito; Tibi pantaloni; Balenciaga camicia; Gucci blazer; Prada scarpe; Odeeh gonna; Jerome Rousseau scarpe; Mary Katrantzou gonna; J Crew + Drake's pantaloni; Mansur Gavriel borsa.

Altri uffici e luoghi di lavoro stanno cambiando il proprio dress code in ambito lavorativo, visto che il casual è il nuovo look professionale e di successo. JPMorgan Chase and Co. è una di quelle società che ha adottato un dress code casual: chi lavora per loro può indossare magliette, maglioni, pantaloni casual e sandali.

In ogni caso, solo perché una società sta cambiando la propria politica in questo campo non vuole dire che tutti si stiano adattando. «In molti uffici resiste la vecchia mentalità che impone di vestirsi in modo classico », commenta Leslie McGowan Meyer, che lavora nel campo della finanza ad Atlanta. «Io lavoravo in una grande banca in cui mostrare le spalle e indossare scarpe a punta non era permesso».

Quando vedi che le persone nei ruoli dirigenziali si vestono casual è un segnale che questo tipo di abbigliamento è ok

«Se voglio essere un po' estrosa metto una collana colorata, se voglio essere più formale indosso una giacca elegante», confessa McGowan Meyer . Per Milena Talavera, capo della divisione Engineering di Talkdesk, mettere i tacchi è sempre stato un must. Spiega: «Per me portarli significa sentirmi a mio agio in un ambiente professionale e posso variare con colori diversi. Cerco di cambiare spesso, così come cambia la moda».

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Nuovi abiti per ufficio, da sinistra: Jason Wu, primavera 2017; Thakoon, primavera 2017; Altuzarra, primavera 2017.

Anche alcuni Ceo hanno dato una mano per questo cambio di outfit sul posto di lavoro. Commenta Erica Lockheimer: «Quando vedi le persone che occupano ruoli dirigenziali vestire abiti casual allora capisci che questo tipo di abbigliamento è ok. Anche perché spesso in questo modo i capi delle aziende vogliono trasmettere l'idea di essere più accessibili». Non è raro, infatti, vedere dirigenti con abiti informali e le maniche della camicia arrotolate, quasi volessero dire: «Sono il capo, è vero, ma sono una persona che vuole stare comoda».

Alle donne non viene più chiesto di sacrificare il proprio stile personale per uniformarsi all'ambiente di lavoro. In definitiva, quello che conta sono le loro competenze lavorative, non quello che indossano!

DaHarper's BAZAAR US