Lavorare nella moda è l'aspirazione di molti, l'opinione comune, però, vuole che sia una delle industrie più difficili in cui entrare e iniziare a costruire una carriera. Hai le carte in regola, la grinta e la stoffa per farcela ma non sai da dove cominciare? Scopri qual è stato il percorso di chi ce l'ha fatta: dagli impieghi più innovativi come il trend scouter a quelli più tradizionali come il modellista, ecco quali sono gli studi e le professionalità più richieste per iniziare a lavorare nel fashion system.

Kasia Luczak, Manager al Trendscouting Department di Zalando

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1. Come hai iniziato a lavorare nell'industria della moda?

Ho sempre saputo di voler lavorare nel settore della moda, ma non volevo essere una designer, che era invece l'unico programma di studio che avrei potuto seguire in Polonia. Così ho iniziato come editor, mentre ero ancora all'università. Collaborando con riviste online e cartacee a Varsavia ho imparato a conoscere il settore e le sue dinamiche. La laura magistrale mi ha portata poi a lavorare con le start up della moda e a fornire consulenza a brand emergenti. La previsione dei trend è stato l'ultimo passo – necessario – poiché ho sempre ritenuto fondamentale la capacità di comprendere le tendenze future.

2. Cosa significa essere una trend scouter?

Un trend scouter o un cosiddetto osservatore di tendenze è una persona che monitora i movimenti nella società e nel settore e identifica i momenti e le direzioni di un cambiamento. Questo lavoro richiede consapevolezza della storia e tanta curiosità per il mondo. C'è una leggera differenza tra un trend scouter e un trend forecaster, che non vede soltanto i cambiamenti nei gusti e nei comportamenti dei consumatori, ma li analizza anche per prevedere cosa possano rappresentare per il futuro della cultura e del business. Per esempio, in base all'analisi di eventi importanti dal punto di vista culturale, come trend forecaster sono in grado di prevedere, con la recente apertura di Cuba agli Stati Uniti, che designer e brand saranno ispirati dai tropici cubani e arricchiranno così le proprie collezioni le loro Primavera/Estate 2017. Vedremo più stampe tropicali, colori più vivaci e modelli retrò. Ma una tendenza può anche trarre origine da un film o da un particolare stile di vita.

3. Che tipo di studi hai fatto?

La mia formazione è stata un po' uno slalom. Ho studiato Scienze Politiche e Sociologia all'università. Dopo una pausa in cui mi sono dedicata a fare un po' di esperienza, ho fatto un Master in Innovation Management presso la ESADE Business School di Barcellona e poi un altro in Fashion Trend Forecasting, ottenuto al Polimoda in Italia.

Alessio Bagnatori – Artigiano calzaturiero per Fresatore

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1. Cosa vuol dire essere un artigiano oggi?

Essere un artigiano oggi significa dare valore al lavoro manuale, riuscire a dare forma alla materia prima fino a ottenere un prodotto che non è soltanto tale, ma è 'un pezzo unico'. Per noi ragazzi giovani, in particolare, significa dimostrare concretamente alle aziende tutto l'impegno e la dedizione che nutriamo nei confronti di questo mestiere antico, che ha permesso di affermare in tutto il mondo il nostro Made in Italy.

2. Come hai iniziato?

L'Agenzia per il Lavoro Openjobmetis mi ha offerto la possibilità di partecipare a un corso di formazione estremamente qualificante, durante il quale ho appreso le basi della lavorazione delle calzature. Non avevo alcuna conoscenza del settore e per me il corso è stato estremamente importante e utile per avviarmi al lavoro.

3. Qual è il futuro professionale della tua figura?

Mi sono specializzato nella fresatura delle suole, un mestiere difficile da reperire. Il mio obiettivo per il futuro è quello di diventare il Fresatore – con la F maiuscola – dell'azienda in cui lavoro.

Giuseppe Iaccarino – Modellista

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1. Che tipo di studi hai fatto?

Ho studiato presso l'Accademia della Moda di Napoli (IUAD) frequentando il corso triennale. Successivamente ho perfezionato la mia formazione frequentando i corsi di Fashion Designer, Modellista Industriale e di Sartoria.

2. Come si svolge la tua giornata lavorativa e quali sono le tue mansioni?

Attualmente lavoro nel reparto prototipi di una rinomata azienda della moda Made in Italy e realizzo le prime prove dei capi del campionario, accessori inclusi. Da quasi tre anni lavoro in questa azienda in cui ho avuto la possibilità di crescere e migliorarmi, sia dal punto di vista personale che professionale.

3. Come hai iniziato?

Nel 2013 ho pensato di perfezionarmi frequentando il corso di formazione organizzato da Openjobmetis nella creazione di giacche sartoriali da donna. Al termine del percorso formativo, l'Agenzia per il Lavoro ha presentato me e i colleghi alle varie aziende del settore. Dopo un periodo di prova – sempre retribuito – le aziende hanno poi scelto le persone da assumere.

Letizia Sapuppo – Key Account Manager di Openjobmetis

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Letizia ci ha raccontato quali sono i requisiti giusti per iniziare una carriera nel mondo fashion. Quali dritte migliori se non quelle di una manager di un'agenzia per il lavoro?

1. Quali sono le figure professionali più richieste nell'industria della moda?

Il comparto della moda è da sempre uno dei settori d'eccellenza del Made in Italy e nonostante la professione dello stilista continui a essere la più ambita in particolar modo tra i giovani, le figure professionali più ricercate dalle aziende che operano in questo settore sono spesso più figure tecniche, quali ad esempio il modellista e il prototipista. Sono professioni manuali che richiedono una certa expertise per trasformare le idee creative in realtà. Il modellista, infatti, decodifica lo schizzo dello stilista, mentre il prototipista taglia e cuce ciò che il modellista disegna. Si tratta di figure professionali spesso introvabili e quindi altamente ricercate.

2. Cosa consiglia a un giovane che vuole iniziare una carriera nella moda?

Il mio consiglio è quello di non disdegnare e sottovalutare mai il lavoro manuale. Infatti, oltre ai creativi, i veri protagonisti del settore moda sono proprio coloro che lavorano dietro le quinte. Professionisti che si occupano principalmente della parte produttiva e che hanno percorsi di carriera stimolanti e raggiungono salari importanti.

3. Come si evolverà la domanda di lavoro nell'industria della moda? Ci sarà una spinta verso il digitale?

Il processo di digitalizzazione è già stato avviato e l'artigianato tradizionale risulta già contaminato dalle nuove tecnologie in un'ottica di integrazione: stampa e scanner 3D, software di modellazione virtuale Cad diventano strumenti utili per implementare il processo produttivo tradizionale. Non da ultimo, l'ambito commerciale ha immediatamente recepito le nuove opportunità di commercializzazione dei prodotti attraverso l'e-commerce. A seguito di questa evoluzione sono nate nuove figure professionali quali il Web Store Manager, il Web Buyer ed il Responsabile Customer Care.