La breaking news di questa mattina ci stupisce e al tempo stesso ci rende (molto) fieri. Riccardo Tisci è il nuovo direttore creativo di Burberry: un designer italiano al timone di una storica maison britannica. Una notizia che in un solo colpo smentisce i rumors che vedevano Tisci diretto da Versace, e quelli che identificavano Phoebe Philo (ex Céline) come nuova mente creativa del marchio inglese.

Con un passato di 12 anni al vertice stilistico di Givenchy, che aveva salutato nel febbraio 2017 passando il testimone a Clare Waight Keller in arrivo da Chloé, Riccardo Tisci prende così il posto di Christopher Bailey. Un designer (inglese) che per 17 lunghi anni ha contribuito a plasmare e rilanciare lo stile (e gli stilemi) di Burberry nel mondo. Un'avventura che si è conclusa la scorsa settimana, quando Bailey ha portato sulla passerella londinese di Burberry una collezione dagli accenti arcobaleno che ha celebrato al contempo l'heritage della maison e i dritti della comunità Lgbt.

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"Sono onorato e deliziato di unirmi a Burberry come nuovo chief creative officer e di riunirmi a Marco Gobbetti", ha scritto questa mattina Tisci sul suo account Instagram ufficiale citando Marco Gobbetti, ex ceo di Givenchy e oggi di Burberry. "Provo un enorme rispetto per l'heritage britannico di Burberry e il suo appeal globale, e sono eccitato dal potenziale di questo marchio eccezionale".

"Riccardo è uno dei designer più talentuosi del nostro tempo. Le sue creazioni hanno un'eleganza contemporanea e la sua abilità di fondere streetwear e alta moda è estremamente rilevante per il consumatore del lusso di oggi", ha commentato a sua volta Gobbetti. Una dichiarazione che lascia intravedere la visione stilistica immaginata dal ceo per il nuovo corso della maison. Una visione profondamente influenzata dal gusto e dall'attitudine dei nuovi consumatori del lusso, ormai permeata dai codici estetici dello streetwear (ri)portati alla luce da brand come Vetements, Off-White Balenciaga. Una tendenza fatta (anche) di sneakers e maxi felpe che nelle ultime stagioni ha fatto capolino anche sulle passerelle di maison come Valentino o Louis Vuitton, a riprova del suo ascendente sul mercato del lusso globale.

Ora è tempo di Burberry, una maison fondata nel 1856 che nel 2018 sceglie di (ri)mettersi in gioco, di abbracciare una visione della moda cosmopolita e contemporanea. Una visione che, per la prima volta, parlerà anche un po' italiano. Brexit a parte, Riccardo Tisci e Burberry hanno creato un ponte virtuale che unirà Italia e Inghilterra nel segno della couture. E non vediamo l'ora di conoscerne il volto.

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