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Leicester, la favola di Claudio Ranieri e altre grandi imprese italiane

L'epica vittoria contro ogni pronostico della squadra inglese allenata da Claudio Ranieri è solo l'ultima di una bella serie di favole italiane, sportive ma non solo

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Leicester vince Premiere Leaguepinterest
Getty Images

Il Leicester che diventa campione d'Inghilterra è una favola italiana che diventa realtà. Sì, perché al comando della meno favorita delle squadre della Premier League c'era Claudio Ranieri, che nella sua lunga storia nel mondo del calcio ha conosciuto tanto i trionfi quanto i momenti bui. E mentre l'Italia festeggia con lui la storica impresa, vediamo quali altre favole italiane ci hanno fatto riempire di orgoglio.

1

Leicester campione d'Inghilterra

<p>«Ora lo posso dire: ho sempre saputo che avremmo vinto.»<span class="redactor-invisible-space">. Queste le parole a caldo di Claudio Ranieri, che, in realtà, ha compiuto un'impresa su cui nessuno avrebbe scommesso un penny. Già, perché secondo i book makers avrebbe avuto più possibilità, per intenderci, Bono Vox di diventare Papa piuttosto che il Leicester City di vincere la Premier League. E invece la squadra di ragazzi normali (il bomber Vardy lavorava in fabbrica) ha fatto il miracolo, grazie all'uomo dell'anno, quel Claudio Ranieri da Piazza San Baba, Roma. </span></p>

«Ora lo posso dire: ho sempre saputo che avremmo vinto.». Queste le parole a caldo di Claudio Ranieri, che, in realtà, ha compiuto un'impresa su cui nessuno avrebbe scommesso un penny. Già, perché secondo i book makers avrebbe avuto più possibilità, per intenderci, Bono Vox di diventare Papa piuttosto che il Leicester City di vincere la Premier League. E invece la squadra di ragazzi normali (il bomber Vardy lavorava in fabbrica) ha fatto il miracolo, grazie all'uomo dell'anno, quel Claudio Ranieri da Piazza San Baba, Roma.

2

Volleyball Casalmaggiore

<p>Una favola a tutti gli effetti anche quella del Volleyball Casalmaggiore, paesino di 15mila anime dove, oltretutto, lo scorso febbraio crollò il tetto del palazzetto dove si allenava la squadra di pallavolo femminile. Ebbene, quella stessa squadra ad aprile ha battuto in Champions il colosso VakifBank Istanbul, vale dire un budget da oltre cinque milioni di euro l'anno contro quello della Pomì che non arriva a uno e mezzo. Impresa a dir poco eccezionale, guidata da una donna eccezionale che risponde al nome di Francesca Piccinini e che a 37 anni è ancora la numero uno. </p>

Una favola a tutti gli effetti anche quella del Volleyball Casalmaggiore, paesino di 15mila anime dove, oltretutto, lo scorso febbraio crollò il tetto del palazzetto dove si allenava la squadra di pallavolo femminile. Ebbene, quella stessa squadra ad aprile ha battuto in Champions il colosso VakifBank Istanbul, vale dire un budget da oltre cinque milioni di euro l'anno contro quello della Pomì che non arriva a uno e mezzo. Impresa a dir poco eccezionale, guidata da una donna eccezionale che risponde al nome di Francesca Piccinini e che a 37 anni è ancora la numero uno.

3

Peter Fill

<p>Non avrà l'appeal e il seguito del calcio, ma l'impresa dell'italiano Peter Fill è da annali. Grazie a lui, infatti, lo scorso 16 marzo e per la prima volta nella storia del nostro Paese è stata vinta a St. Moritz la Coppa di discesa, disciplina tostissima e tanto pericolosa quanto spettacolare. Con un bel guizzo d'ironia lo stesso Fill, a impresa compiuta, ha twittato sul suo profilo ufficiale: «Per la prima volta la Coppa di discesa va a un italiano: bello, pur se non te ne frega niente dello sci.»<span class="redactor-invisible-space">.</span></p>

Non avrà l'appeal e il seguito del calcio, ma l'impresa dell'italiano Peter Fill è da annali. Grazie a lui, infatti, lo scorso 16 marzo e per la prima volta nella storia del nostro Paese è stata vinta a St. Moritz la Coppa di discesa, disciplina tostissima e tanto pericolosa quanto spettacolare. Con un bel guizzo d'ironia lo stesso Fill, a impresa compiuta, ha twittato sul suo profilo ufficiale: «Per la prima volta la Coppa di discesa va a un italiano: bello, pur se non te ne frega niente dello sci.».

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4

Roberta Vinci

<p>Anche il tennis, solo un anno fa, ci ha regalato un momento di pura magnificenza, grazie a quella campionessa gentile che è Roberta Vinci. Ovvero colei che verrà per sempre ricordata nella storia del tennis per aver, agli US Open, infranto il Grande Slam di Serena Williams. Robertina, infatti, riuscì a battere la numero 1 al mondo in quella che fu un'impresa semplicemente incredibile, semplicemente bellissima.</p>
Getty Images

Anche il tennis, solo un anno fa, ci ha regalato un momento di pura magnificenza, grazie a quella campionessa gentile che è Roberta Vinci. Ovvero colei che verrà per sempre ricordata nella storia del tennis per aver, agli US Open, infranto il Grande Slam di Serena Williams. Robertina, infatti, riuscì a battere la numero 1 al mondo in quella che fu un'impresa semplicemente incredibile, semplicemente bellissima.

5

Ennio Morricone

<p>Ma questo 2016 non ci ha regalato trionfi solo nello sport: agli 88esimi premi Oscar, infatti, il maestro Ennio Morricone ha finalmente vinto il premio per la Miglior colonna sonora originale per <i>The Hateful Eight, </i>l'ultimo film di Quentin Tarantino. Quello di quest'anno è in un certo il primo Oscar per il compositore di tanti capolavori, da <em>Gli Intoccabili</em> a <em>C'era una volta il West</em>, anche se nel 2007 aveva vinto quello un po' meno pregiato alla carriera.</p>

Ma questo 2016 non ci ha regalato trionfi solo nello sport: agli 88esimi premi Oscar, infatti, il maestro Ennio Morricone ha finalmente vinto il premio per la Miglior colonna sonora originale per The Hateful Eight, l'ultimo film di Quentin Tarantino. Quello di quest'anno è in un certo il primo Oscar per il compositore di tanti capolavori, da Gli Intoccabili a C'era una volta il West, anche se nel 2007 aveva vinto quello un po' meno pregiato alla carriera.

6

Il patrimonio artistico italiano

<p>Infine un riconoscimento che premia l'Italia intera, eletta primo Paese al mondo per patrimonio culturale, storico e architettonico. A dirlo è stata qualche mese fa, un'indagine di USNews (opinion leader americano nel per quanto riguarda turismo e bellezze artistiche) su un campione di 16mila persone di 4 continenti ai quali è stato chiesto di valutare 60 Paesi. 7 le categorie: turismo, diritti, moda, imprenditoria, opportunità di business, patrimonio culturale. A noi il titolo di primi nel mondo per la classifica denominata <em>Heritage</em>, che comprende quel tesoro culturale a cui, forse, dovremmo dedicare qualche cura in più. </p>

Infine un riconoscimento che premia l'Italia intera, eletta primo Paese al mondo per patrimonio culturale, storico e architettonico. A dirlo è stata qualche mese fa, un'indagine di USNews (opinion leader americano nel per quanto riguarda turismo e bellezze artistiche) su un campione di 16mila persone di 4 continenti ai quali è stato chiesto di valutare 60 Paesi. 7 le categorie: turismo, diritti, moda, imprenditoria, opportunità di business, patrimonio culturale. A noi il titolo di primi nel mondo per la classifica denominata Heritage, che comprende quel tesoro culturale a cui, forse, dovremmo dedicare qualche cura in più.

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