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Hillary Clinton, come si vincono i dibattiti

Alla vigilia dal secondo scontro contro Donald Trump, quali sono gli atteggiamenti da replicare per battere il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti

di Serena La Rosa
A poche ore dal secondo dibattito contro Donald Trump, gli atteggiamenti che la candidata democratica deve tenere per vincere lo scontro di domenica.pinterest
Getty Images

Che abbia vinto o no il primo dei tre dibattiti elettorali contro Donald Trump – i giornali dicono di sì e io sono d'accordo, ma sia io che i giornali che leggo sappiamo da che parte stare: quella di chi considera l'evasione fiscale un reato e non una furbata; mica è detto che sia maggioritaria – Hillary Clinton ha tenuto una condotta esemplare. Non solo per una candidata alla presidenza degli Stati Uniti, che non è verosimilmente una posizione in cui vi troverete in questa vita, ma anche per una signora competente, costretta a discutere con uno smargiasso impreparato. Siccome è circostanza più comune, imparate a uscirne con grazia.

Innanzitutto: bisogna studiare

A poche ore dal secondo dibattito contro Donald Trump, gli atteggiamenti che la candidata democratica deve tenere per vincere lo scontro di domenica.
Getty Images

È la parte più noiosa, e quella più complicata da comunicare senza fare la figura della secchiona poco attrezzata alla vita fuori dal primo banco. A Donald che la accusava di fare solo chiacchiere, il segretario di Stato Clinton ha ribattuto: «Credo voglia criticarmi perché sono arrivata preparata al dibattito. Ebbene sì: mi sono preparata. C'è un'altra cosa per cui mi sono preparata: fare il presidente. Penso sia utile».

Da personalizzare con le qualifiche opportune.

Nel caso: riconoscere gli errori

A poche ore dal secondo dibattito contro Donald Trump, gli atteggiamenti che la candidata democratica deve tenere per vincere lo scontro di domenica.
Getty Images

Uno dei temi più dibattuti in campagna elettorale è stato l'uso di un server di posta personale – cioè: non protetto, non controllato – nei quattro anni di Clinton al dipartimento di Stato. (L'FBI ha concluso l'indagine senza incriminazioni, ma nuove email potrebbero essere rese pubbliche nelle prossime settimane). Hillary ha liquidato la questione: «Non mi metterò a cercare scuse: ho sbagliato. È stato un errore, e me ne assumo la responsabilità».

Concisa, e irreplicabile.

Infine: mantenere la calma

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Ma non troppo. Gli spettatori dotati di pallottoliere hanno contato: nei 90 minuti di dibattito, Trump ha interrotto Clinton 51 volte. Considerando che per 45 minuti ha parlato lui, significa: praticamente di continuo. Lei lo ha lasciato sproloquiare, perlopiù, limitandosi a sottolineare specifiche assurdità: «Va bene che vivi nel tuo mondo, Donald, però…». Poi ha esibito un campionario di faccette smaglianti: dal perplesso al sinceramente divertito. La migliore della serata – in risposta all'accusa di non avere tempra adeguata al comando – comprendeva una scrollata di spalle con urletto. Fate le prove davanti allo specchio.

Per disarmare un prepotente basta una smorfia al momento giusto.

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