Il primo è un problema di pronuncia: Pyeongchang, che sembra uno scioglilingua e si confonde con la più (ahinoi) nota Pyongyang, ma si trova invece nella Corea del Sud ed è la città ospite. Il secondo è un problema di fuso: 9 ore di differenza. Ma con un po' volontà e qualche sveglia notturna, lo spettacolo dei XXIII Giochi olimpici invernali (che cominciano il 9 febbraio e occuperanno la scena sportiva mondiale fino al 25 febbraio 2018) è salvo. L'Italia ci arriva libera da ansie da prestazione − dall'ultima edizione dei Giochi, quella di Sochi, siamo tornati senza un oro e non succedeva dal 1980 − ma con alcune buone chance di rifarsi. Prima di pensare al medagliere, ecco una piccola lista di quello che dovete sapere in attesa che lo spettacolo cominci.

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Ryom Tae Ok e Kim Ju Sik, pattinatori della nazionale nordcoreana.

1. Pace olimpica

Dopo le tensioni tra Corea del Nord e Corea del Sud (e, ovviamente, tra Corea del Nord e Stati Uniti), sembra che la via della distensione abbia prevalso: gli atleti nordcoreani e sudcoreani sfileranno sotto la stessa bandiera. Grazie anche a Ryom Tae Ok e Kim Ju Sik (i pattinatori che vedete nella foto qui a lato): qualificandosi con le loro forze e non per invito come gli altri nordcoreani, hanno convinto Pyongyang a una tregua.

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Azzurri del curling.

2. Curling

Se siete tra quelli che aspettano le Olimpiadi invernali per ritrovare, una volta ogni quattro anni, bocce, scopette e scarpine che scivolano sul ghiaccio, questa è la vostra occasione: per la prima volta, la nazionale azzurra si è qualificata. Ora potete anche tifare.

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Armin Zoeggler

3. Chi non c'è

Questi Giochi passeranno alla storia per essere i primi nei quali non vedremo Armin Zöggeler sul suo slittino. A 44 anni – dopo sei olimpiadi e altrettanti podi – è passato dall'altra parte della barricata. Ci tornerà come direttore tecnico. Ma non sarà la stessa cosa. Non ci sarà neppure la sciatrice Elena Fanchini perché impegnata a guarire da un tumore scoperto poche settimane fa. «Tornerò più forte di prima per realizzare i miei sogni», ha scritto su Instagram. E noi, ai prossimi Giochi, tiferemo per lei.

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Carolina Kostner

4. Chi ci sarà

Ci sarà Carolina Kostner. Reduce da un ottavo posto agli ultimi mondiali, non ci arriva con gli onori dei pronostici ma con il tifo di tutti quelli che ancora gridano all'ingiustizia per la squalifica di due anni fa e per la storia della mancata denuncia del fidanzato dopato. E, senza il peso delle aspettative, forse finirà per sorprenderci.

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Sofia Goggia.

5. Scommesse

Si tifa per tutti, ma se avete ambizioni di medaglia, le ragazze su cui puntare sono due: la sciatrice Sofia Goggia (che parte per i Giochi con il primo posto della discesa libera mondiale a una gara dalla fine) e la snowboarder Michela Maioli, 22enne bergamasca che vola sulla tavola e macina vittorie. Tra i maschi, da tenere d'occhio, il fondista Federico Pellegrino. E Christof Innerhofer, che forse non finirà sul podio, ma è sempre un bel vedere.

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Christof Innerhofer.