Ci sono 2.488 motivi per appassionarci alle Olimpiadi 2016,tanti quante le medaglie che finiranno al collo di chi conquisterà un podio. La spedizione degli atleti italiani, secondo i più ottimisti, dovrebbe tornare in patria con poco più di 12 chili di gloria, ovvero 25 medaglie. Perché, come diceva Pierre de Coubertin, il bello non è vincere, ma partecipare, e a tutto va dato il giusto peso. La vera impresa olimpica sarebbe seguire tutte le 5.000 ore di trasmissione somministrate tra radio, tv e web. Così, abbiamo fatto delle scelte. Ecco le discipline imperdibili.
Beach volley
È lo sport re di Copacabana, seguirlo è quasi d'obbligo. Tanto più che abbiamo due coppie, Daniele Lupo-Paolo Nicolai, freschi campioni d'Europa, e Alex Ranghieri-Adrian Carambula, subito contro i padroni di casa Alison Cerutti-Bruno O. Schmidt, che potrebbero darci qualche sorpresa.
Tennis
Nell'antichità, durante i Giochi olimpici era sospesa ogni guerra. Sara Errani e Roberta Vinci, la coppia più vincente del tennis azzurro, per Rio hanno fatto pace e saranno di nuovo insieme. Un segno?
Salto in alto
Un altro volo è possibile: Gianmarco Tamberi in arte Gimbo o Half-shave per la barba fatta a metà, con il suo 2, 38 ha già toccato il cielo con un dito. E l'oro di domenica agli Europei di Amsterdam conferma l'abitudine.
Nuoto
Vogliamo non sostenere una leggenda? Federica Pellegrini, la nostra portabandiera, ci riprova: nei 200 stile libero, nella staffetta 4×200 e forse nei 100 sl, che nel suo caso sta «senza limiti».
Tiro a volo
Siamo l'unica nazione che si presenta con nove atleti: almeno una medaglia la vorrai agguantare!
Carabina
Petra Zublasing, ovvero la nostra ragazza (classe 1989) con la "pistola". Una delle più forti al mondo dai 10 metri. Sorriso e mira infallibili.
100 metri
Con quella faccia da liceale, il diciottenne Filippo Tortu è il figlio o il nipote per cui tutti vorremmo tifare. E comunque vada, la sua corsa non finirà qui.
Tuffi
E poi arriva il momento dell'addio. Per Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, in sincro dai tre metri, queste saranno le ultime Olimpiadi. Essere con loro al Maria Lenk Aquatics Center è quasi un dovere. Come la standing ovation.
La gara più ecologica
Quella contro gli sprechi a Rio gli italiani l'hanno già vinta. Con il progetto Refetto-Rio, lo chef stellato Massimo Bottura e David Hertz, chef e fondatore dell'organizzazione non profit Gastromotiva, durante i Giochi serviranno 19.000 pasti ai bisognosi, recuperando 12 tonnellate di cibo in surplus del villaggio olimpico.