Selena Gomez non è sparita. Non del tutto, almeno, anche se negli ultimi mesi il personaggio più seguito su Instagram (140 milioni e rotti di follower) pare essersi tolta dalla macchinosa industria dei tabloid. A gennaio, la Gomez si è trasferita quasi in sordina a Orange County, dove ha messo su casa assieme a Raquelle, amica di vecchia data della Hillsong Church.

"È stato un sollievo! Los Angeles era diventata fin troppo claustrofobica, per me. E laggiù non potevo fare nessuna delle cose che invece qui sono del tutto naturali. Era semplicemente impossibile!", spiega. Dopo aver venduto la sua tenuta di Calabasas a French Montana per 3,3 milioni di dollari, Selena ha messo sul mercato anche il suo Studio City Bungalow, per 2,8 milioni. La sua residenza texana, una delle case più costose nei pressi di Fort Worth, è in vendita a 3 milioni di dollari.

Ci incontriamo in un bar e Selena Gomez, con una tuta di jeans e i capelli tenuti da una fascia di lino, apre un contenitore con della pasta fredda.

"Credo che in questo periodo della mia vita, tutto venga ridimensionato, e in modo positivoVoglio tornare alla semplicità, perché io sono sempre stata una persona semplice. E sono davvero felice. Oggi mi sento una persona completamente diversa!".

Selena è una cantante, attrice, produttrice e stilista (la sua seconda collaborazione con Coach è partita nel mese di agosto) – e ora ha aggiunto un nuovo ruolo al suo personaggio multitasking: quello di stagista. Questa mattina, in un edificio dall’aria anonima, ci siamo incontrate presso la sede dell’A21 Campaign, un’associazione internazionale no-profit che si batte contro il traffico di esseri umani. La sede della California meridionale (ci sono 14 uffici sparsi in tutto il mondo) non ha nessuna insegna, e neppure sul sito web viene riportato l’indirizzo. È una misura precauzionale, mi spiega Laura Staph, coordinatrice dei volontari, che mi invita comunque a entrare nell’open space, con decine di persone sedute davanti ai computer, in quello che appare come un esercito ordinato e silenzioso.

Selena ha iniziato a lavorare qui come volontaria nel mese di marzo, su invito di Christine Caine, la co-fondatrice dell’organizzazione, ed è rimasta visibilmente scioccata da quello che ha appreso durante i primi contatti avuti con l’associazione.

"Il concetto stesso di traffico di esseri umani mi sembra… allucinante, pazzesco".

La Gomez snocciola una serie di dati statistici e storie dell’orrore: donne costrette alla schiavitù sessuale, luoghi in Thailandia dove i bambini vengono venduti su menù che ricordano quelli del ristorante, e così via. L’invito è giunto dopo un 2017 piuttosto impegnativo. Quell’estate la Gomez, affetta da lupus, una malattia autoimmune, si è sottoposta a un trapianto di rene. In autunno, ha annunciato la rottura con Abel Tesfaye, per poi trascorrere Capodanno e San Valentino con Justin Bieber, suo ex, facendo ipotizzare un possibile ritorno di fiamma (Bieber attualmente fa coppia con la modella Hailey Baldwin, ndr). Inoltre, ha dovuto procedere alla velocità della luce per completare l’album che uscirà a breve, in autunno. Selena ha iniziato immediatamente a lavorare, cinque giorni alla settimana. Le hanno assegnato un indirizzo e-mail e le hanno dato le chiavi dell’ufficio, come a qualsiasi altro volontario.

Le chiedo se è difficile lasciarsi alle spalle un lavoro così gravoso, alla fine della giornata. Lei non ha neppure un attimo di esitazione:

"Il fatto stesso di venire qui mi regala un senso di speranza. Queste persone vogliono semplicemente giustizia, e qui circola una straordinaria energia positiva. Quell’energia è molto contagiosa. Non sono in rete. Sono mesi che non mi faccio sentire, non ricordo più neppure la password per accedere a Instagram. Non ho più app sul cellulare, nessuna app di photo editing. Ormai ho tenuto solo Peak, un gioco di memoria".

Selena aggiorna comunque ancora Instagram, usando il telefono di un’amica, che ha accesso al suo account.

Selena Gomezpinterest
Mariano Vivanco

"Il motivo per cui mi comporto così è che non mi sembra una cosa reale. So di essere una voce popolare, e non posso agire da irresponsabile. Per quanto riguarda la mia vita privata, se anche qualcuno mi vede mentre bevo un bicchiere di vino, posso sempre dire chissenefrega. Non ho nessun motivo di nascondermi, perché la vita è la mia e posso viverla come meglio credo. Ma a volte si tratta di fare uno sforzo consapevole. Se posso concedermi un po’ di tempo per stare con i miei amici, lo faccio. E anche in quel caso, ho dovuto prendere una decisione".

Il tempo a nostra disposizione sta per scadere e Selena deve presentarsi nello studio di registrazione, dove darà gli ultimi ritocchi al suo album. I singoli in uscita si succedono lentamente, come nel caso di Back to You, tratto dalla seconda stagione della serie tv 13 di Netflix, nella quale figura anche come produttrice esecutiva. Non è stato necessario nessun viaggio in Messico a caccia di ispirazione, precisa, solo tanta pazienza. Selena non riesce a trattenersi e spiega che questa musica è molto diversa da tutto quello che ha realizzato in precedenza – affermando qualcosa che gli artisti ripetono spesso, ma non sempre mettono in pratica. La definisce “funky”, la sua nuova musica.

"Probabilmente mi fucileranno", azzarda ridendo, prima di chiedere alla guardia del corpo di alzare al massimo il volume e di premere il tasto play del nuovo pezzo. Rimbombano le note di un basso martellante. Poi si fa largo la voce di Selena, che si fa sempre più sicura. Il brano ricorda molto più Prince che la ragazza pronta a cinguettare Come and get it.

"Visto?", esclama compiaciuta. Vuole dimostrare che la musica è solo un punto di partenza ed è sicuramente così, anche se credo ci sia dell’altro. Oggi non aveva voglia di parlare della sua vita sentimentale – e neppure in passato, se è per questo. E di certo non avrebbe commentato in modo diretto il fidanzamento di Justin Bieber con Baldwin (anche loro affiliati alla scuderia Hillsong). Come Taylor Swift, sua grande amica famosa per riservare il vetriolo… alle sue canzoni, sembra che anche Selena abbia deciso di lasciar parlare la musica, affinché sia lei a dirci dov’è davvero il suo cuore.

Devo buttare giù velocemente gli appunti. Canta di voler eliminare dalla sua vita un uomo dopo “1.460 giorni” e di voler “fare tabula rasa”. “Senza di te”, gorgheggia, “non ci penso su troppo”. E poi prosegue: “Sparisci dai miei pensieri...”. Proprio non riesce a non cantare, e in questo momento sembra più felice e più rilassata di quanto non lo sia stata finora. E sicuramente molto di più rispetto al nostro ultimo incontro. La canzone termina e lei preme di nuovo play, per ascoltare un secondo brano. Anche in questo caso parla di indipendenza e di libertà da un uomo che non la rispetta. “Puntavo davvero così in alto?”, canta, per poi dichiarare: “Tesoro, sei lontano anni luce. Perché non ammetti che sono una perla rara?”.

Mi racconta poi di un altro brano dell’album dal titolo Flawless (sì, lo stesso titolo della canzone di Beyoncé). Le parole? Emblematiche: “Nonostante tutte le tue imperfezioni, tu sei la perfezione. Sono io a incoraggiare una versione più giovane di me stessa. Perché anche quando sei imperfetta, anche quando ti senti del tutto inutile, tu sei la perfezione. Ed è questa una canzone che canterò per il resto della mia vita”.