Vip a impatto zero

Va bene, la tratta era breve: Parigi-Nizza. E sul volo Air France la Business class non c'era. Di fatto, però, invece di noleggiare un jet privato, la famiglia Jolie-Pitt, con tutta la "pipinara" al seguito, la settimana scorsa ha viaggiato in Economy.

Nelle stesse ore in cui, nei cieli sopra Bodrum, Kate Moss inveiva contro hostess e steward avvinghiata a un sedile di Easy Jet.

Risparmiare non è più una vergogna: è un must. «Perché mai non viaggiare in turistica? Atterra alla stessa ora della First class», dice Anthony Hopkins a Forbes. D'accordo con Ingvar Kamprad, Mr. Ikea, che vola solo in "seconda" (e raccomanda ai suoi dipendenti di scrivere su entrambi i lati dei fogli).

Il vero lusso oggi è non sprecare, riciclare, consumare usando la testa più che la gola e il portafogli e l'understatement non è uno snobismo alla rovescia, ma una scelta consapevole.

«Sono nella posizione fortunata di potermi svegliare e aiutare più di un miliardo di persone e sento che non farei il mio lavoro se sprecassi energie in cose frivole», afferma Zuckerberg, fondatore di Facebook. E pare che la filosofia sia vincente.

In tutti i campi: la regina di Spagna Letizia Ortiz può presentarsi ai sudditi in un miniabito blu di Mango e nessuno fa un plissé; Kate Middleton ha sdoganato per sempre il fashion low cost comprando regolarmente (anche) da Zara. Il cui patron, peraltro, Amancio Ortega, vive in un modesto condominio di La Coruña. Stessa scelta per il fondatore di Tumblr, David Karp, che abita da anni in un loft sì grandicello (1.700 metri quadrati), ma arredato all'essenziale. E si accontenta di girare a cavallo di una Vespa, in compagnia "morale" del co-fondatore di Twitter, Biz Stone, che si muove con la Golf, vecchia e ammaccata, di quand'era ragazzo.

Relegati ori e stucchi nei recinti delle "riserve bling bling" dei possidenti e cafoni, il vero ricco è low profile. E risparmia.