Justin Trudeau è belloccio, social e atletico. Fa plank sulla scrivania durante le riunioni di gabinetto e si presenta con le calze di Guerre stellari ai meeting internazionali. Ma il Primo ministro canadese, 45 anni, piace (anche) per altri motivi. Quando è stato eletto, nel 2015, ha voluto per il suo Paese il primo governo composto dallo stesso numero di uomini e di donne (e ora deve risolvere il problema, inedito per il Canada, del congedo di maternità di un ministro, la trentenne Karina Gould).

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Justin Trudeau, 45 anni: per Fortune è il n. 31 nella lista dei grandi leader mondiali.

A settembre 2017 ha promesso che cercherà di inserire le pari opportunità nell'Accordo nordamericano per il libero scambio, da rinegoziare con Trump. E poi, a ottobre, sull'edizione americana di Marie Claire, ha lanciato un appello: cresciamo anche i nostri figli maschi come femministi. Questo, ha sostenuto nel suo editoriale, è l'unico modo per sconfiggere il sessismo.

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Justin Trudeau con la moglie Sophie.

Ha ricordato di quando, parlando con la moglie Sophie, si è immaginato un futuro nel quale la loro primogenita Ella-Grace potesse diventare e fare ogni cosa. A quel punto, Sophie ha replicato: sì, tutto stupendo, ma non pensi che invece i suoi fratelli, Xavier e Hadrien, dovrebbero diventare avvocati dei diritti delle ragazze? Detto, fatto. «I nostri figli hanno il potere e la responsabilità di cambiare la nostra cultura sessista», scrive ancora Trudeau. Spera che i ragazzi possano «sfuggire alla pressione di un certo tipo di mascolinità» e «cambiare il mondo per il meglio». Dillo ancora, Justin.