Non l'ha presa bene, Federica Pellegrini, e c'è da capirla. Nella finale dei 200 stile libero alle Olimpiadi 2016 di Rio era candidata almeno al bronzo, lei, titolare del primato mondiale in quella che è la "sua" gara. E invece, è andata diversamente. Quarto posto, la "medaglia di legno", e una delusione che si è dipinta immediatamente sul suo viso al traguardo, mentre l'azzurra era ancora in acqua. Una delusione che ha espresso poche ore dopo con un lungo post su Instagram.
«Eh già non è arrivata!! Fa così male questo momento che non potrei descriverlo!!», scrive la nuotatrice su Instagram, nel post che accompagna la sua foto di spalle. «Non è un dolore di uno che accetta quello che è successo , anzi è un dolore di una che sa cos'ha fatto quest'anno...la determinazione che ci ha messo...il mazzo che si è fatta.. I pianti per i dolori e per la fatica...lo svegliarsi la mattina e dopo 7 ore di sonno sentirsi come se ti avessero appena preso a pugni quanta è ancora la stanchezza...si ho 28 anni....bla bla bla....ma ci credevo...ho combattuto con tutto quello che avevo e purtroppo ho perso...». E poi, la frase shock: «Forse è tempo di cambiare vita ...forse no....certo è che un male così forte poche volte l'ho sentito....colpa di nessuno anzi....volevo ringraziare tutte le persone che mi hanno fatto sentire in quest'anno come da molto tempo non mi sentivo... @matteogiunta che mi ha fatto volare🏊🏻... @filomagno82 che mi è sempre stato vicino in ogni momento ❤️.. @mrc.morelli che ha curato le mie ferite... #brunarossi che ha curato la mia mente.... Grazie a tutti voi perché abbiamo dato tutti il massimo quest'anno ma purtroppo in questo sport si vince di centesimi e si perde di centesimi...e oggi qualcuno ci ha presentato un conto troppo salato da accettare...😥».
Non c'è molto da aggiungere alle parole della nostra atleta: «Ho dato tutto quello che avevo», ha ripetuto la portabandiera azzurra dopo la gara. «Fa così male questo momento che non potrei descriverlo», ribadisce su Instagram. E noi tutti non fatichiamo a crederle.