Uomini che amano le donne. L’idea era di fare una rubrica che desse voce all’altra metà del cielo che ci piace (e lotta insieme a noi). Maschi che ci ascoltano e ci guardano. Che all’occorrenza ci prendono per mano. Come il ragazzo di queste foto. Per il “battesimo” ci ha fatto un regalo. Le sue poesie

Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, classe 1966. Cantautore, scrittore, pittore, trendsetter, popstar più di tutto. Ha fatto il rapper quando in Italia non era di moda, inciso14 dischi, pubblicato 9 libri, riempito gli stadi, pedalato moltissimo. Ha una figlia, Teresa. E una moglie, Francesca, che è anche la sua musa. Ogni tanto scrive poesie che definisce “sgangherate”, per “allenare il rimario interiore”. Non le pubblicherà mai, ci ha detto. Le quattro che abbiamo scelto sono un inedito assoluto.

Sonetti sgangherati per il viaggio.

Di Lorenzo Cherubini

Non hai molti motivi per amarmi
mi rendo conto e non so cosa dire
mi attacco sempre alla parola “eppure” come se a lei riuscissi ad aggrapparmi

eppure insieme soli stiamo bene
eppure ridi a certe mie battute
eppure certe scene ripetute
ci legano più forte di catene

ti offro i miei difetti come appigli
per far arrampicar la tua autostima
massaggiano le guance gli sbadigli

il nostro amore va verso la cima
lo so che questa melodia è canaglia
intendo “come prima più di prima”

Lorenzo Cherubini Jovanottipinterest
Francesca Valiani

Tu sei il coraggio che mi manca a me
per essere qualcosa in più di un tizio
che ha fatto del consenso il proprio vizio
e l’opinione altrui teme per sé

con te mio amore sento che scompare
l’ansia di prestazione verso il mondo
qualcosa di più semplice e profondo
governa il mio ispirare ed espirare

il ritmo dei tuoi passi nella stanza
il tuo fare materno e sensuale
la tua concordia madre della danza

ti amo e tutto il resto è conseguenza
ti amo che a pensarci mi fa male
perché non posso dirtelo abbastanza

Lorenzo Cherubini Jovanottipinterest
Francesca Valiani

Guardando questa foto in bianco e nero
della mia mamma ancora ragazzina
mi chiedo se qualcosa per davvero
a quel che diventiamo ci destina

se in quella posa già da signorina
c’è già il silenzio bianco di ospedale
e il gocciolare della medicina
mentre io le parlavo del Natale

Va tutto perso dentro al grande imbuto
la nostra goccia passa e va nel mare
Eppure c’è qualcosa di incompiuto

Siamo bambini un giorno e poi si muore
ma non si potrà dire che hai vissuto
se non hai seminato un po’ d’amore

Lorenzo Cherubini Jovanottipinterest
Francesca Valiani

Siam governati dall’irrazionale
possiamo ragionare anche per anni
e motivarci ad azzerare i danni
mettere tutto in ordine mentale

poi accade qualche cosa un imprevisto
e tutta una valanga di rimosso
si stacca e giù così, ci cade addosso
e non conta più niente tutto il resto

c’è un ribollir di lava incandescente
dentro a questa montagna di buon senso
è un fatto da tenere ben presente

l’istinto, l’omicidio, l’odio intenso
il desiderio pazzo e divorante
il “va a cagare” cosmico e danzante.