I vizi e le virtù delle donne raccontati in modo ironico, per prendersi un po' in giro sempre con il sorriso sulle labbra: è iniziata così, quasi per gioco, l'avventura di Tess Masazza, che con la sua webserie Insopportabilmente Donna ha conquistato sempre più follower e sostenitori. Oltre a essere una celebrity social Tess in questi ultimi due anni è stata protagonista di altre avventure, dall'Anteprima del Festival di Sanremo 2017 al programma con Rudy Zerbi su Radio Deejay, fino ad approdare (come scopriremo) sul grande schermo. Abbiamo parlato con lei per farci svelare qualcosa in più in occasione di A Bigger Show, lo spettacolo olografico organizzato da Samsung per festeggiare il nuovo Galaxy Note 8, di cui è stata ospite.

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Come è iniziata la tua avventura?

Ho iniziato facendo la giornalista pubblicista, ho sempre avuto una passione particolare per il web. Questa cosa di raccontare la vita di tutti i giorni attraverso i video mi è sempre piaciuta tantissimo. Un giorno sono andata in Francia, a Parigi a casa dei miei, e ho bisticciato con mia mamma come faccio sempre (lei ha il mio stesso carattere e i nostri litigi non finiscono più!): lei mi ha detto che ero talmente insopportabile che avrebbe dovuto farmi un video per farmi rendere conto. Da lì l'idea, sia per il nome sia per il mettere in scena i difetti, o meglio - non mi piace chiamarli difetti - le piccole particolarità che noi donne abbiamo, in modo buffo.

Perché hai scelto di parlare di questo argomento nella tua webserie?

Ho sempre avuto una certa sensibilità nei confronti del mondo delle donne: ho lavorato molto tempo nella moda, ma mi piace osservare, sono una grande osservatrice, guardando mia sorella o mia mamma, sto anche ore al bar ad ascoltare le conversazioni delle ragazze. E poi sono un po' anche io: questo lato buffo che rappresento nei miei personaggi mi viene molto spontaneo. Insopportabilmente donna ha un messaggio molto leggero, voglio far sorridere perché mi piace che le persone si riconoscano nei miei video. Ovviamente non ci si riconosce in tutti, io cerco di parlare a più donne possibili. Cerco di prendere le cose meno scontate ma più evidenti, e le esaspero. Mi piace leggere nei commenti dei video che le ragazze quasi ne vanno orgogliose e fanno anche gruppo, in una sorta di girl power collettivo.

I tuoi follower ti inviano suggerimenti sugli argomenti da trattare e, in caso, li segui?

Certo, assolutamente, anzi, i messaggi e i commenti che mi arrivano sono una grande fonte di ispirazione. Alcune ragazze mi hanno scritto anche copioni interi!

Come nasce - a livello pratico - un tuo video, quanto lavoro c'è dietro?

Per la scrittura ci vuole una giornata, o anche più giorni dipende: se ho l'ispirazione riesco a farlo anche in un attimo. Le riprese durano un'altra giornata, ci sono dei ragazzi che mi seguono, e poi c'è una giornata di montaggio.

Hai iniziato subito con qualcuno che ti aiutava o hai fatto tutto da sola?

Quando ho iniziato ho chiesto ad una mia amica se poteva darmi una mano con le riprese e il montaggio. La scrittura la facevo io da sola. In seguito visto che stava nascendo l'esigenza di fare più video è nato un team di produzione.

Ma com'è in generale il tuo rapporto con la tecnologia?

Come penso tante persone sono molto legata al mio cellulare, faccio fatica a farne a meno, però senza eccessi. Per quanto riguarda i social uso soprattutto Facebook, che ho scoperto che è un mezzo che mi corrisponde molto di più rispetto ad esempio a YouTube: certo, i miei video vanno su YouTube ma essendo un target molto femminile mi rendo conto che le donne usano di più Facebook. Poi si tratta di video piccolini, 3 minuti al massimo 4, e quindi con un clic o un tag riesci più facilmente a condividerlo.

C'è qualche aspetto in particolare che non ti piace dei social? Come reagisci ad esempio di fronte alle critiche negative o ai cosiddetti haters?

Sicuramente le critiche negative non fanno piacere, però fanno parte del gioco e sono consapevole di questo. Non nego che se leggo un commento negativo ci rimango molto male: se è una critica ben venga, assolutamente, ma se sono commenti negativi tanto per cerco di andare oltre. Nella mia vita privata invece non sono molto social, non metto molte foto mentre per lavoro sì. Cerco di sfruttare i social in modo intelligente.

Molti anni fa hai fatto per lavoro l'animatrice turistica, cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Io sono praticamente nata in questo mondo: mio papà lavorava nel mondo dei villaggi, degli alberghi, è stata un'esperienza di vita che ho voluto fare per un anno e mezzo: mi è rimasto il contatto con le persone, il fatto di andare sul palco (facevo la coreografa), è stata un'esperienza di vita che mi ha portato tanto anche se non l'ho fatta per tantissimo tempo.

Quest'anno invece sei anche approdata a Sanremo e su Radio Deejay...si può dire dai nuovi media a quelli più tradizionali.

È stato un passaggio molto facile a Sanremo, perché mi hanno chiesto di fare in televisione quello che facevo sul web, la difficoltà è stata adattare tutto ad un nuovo pubblico, a dei tempi diversi ecc, ma facevo quello che sapevo fare. Mentre la radio non l'avevo mai fatta ed è stato tutto un po' più complesso, non l'avevo mai presa in considerazione in passato ma ho detto subito sì. Mi piace buttarmi sempre in nuove esperienze.

In futuro sarai presto protagonista anche di un film...

Farò parte di questo film che si chiama Poveri ma ricchissimi, il sequel di Poveri ma ricchi, con Christian De Sica ed Enrico Brignano, Lodovica Comello e Lucia Ocone, per la regia di Fausto Brizzi. Ci sarà ancora la famiglia Tucci, che nel primo film vince alla lotteria mentre nel secondo la città in cui loro vivono vuole fare una Brexit e uscire dall'Italia. Il cinema è un altro mondo: mi è piaciuto veramente tantissimo, lo abbiamo girato quest'estate. La maggior parte delle mie scene è stata con Christian De Sica, è stato un onore iniziare con lui, mi sono trovata molto bene perché è stato estremamente professionale, mi ha aiutato, tranquillizzato (ad esempio mi ha consigliato di godermi il momento in scena, di divertirmi, perché l'importante in questo film è far ridere le persone e se gli attori si divertono si vede anche al di fuori). Anche Fausto Brizzi mi ha aiutato, sapeva che ero al mio primo film, mi sono trovata benissimo e sono stati tutti molto disponibili, è stato un piacere lavorare con loro. Mi sta piacendo moltissimo anche l'aspetto della regia, in futuro è qualcosa che mi piacerebbe fare.

Ora che i tuoi impegni stanno aumentando riesci ancora a fare video?

Cerco sempre di crescere professionalmente, ma i video sono una priorità nel senso che continuerò a farli perché sono la cosa che mi diverte di più perché do sfogo alla mia creatività.

Hai qualche consiglio da dare alle ragazze e alle donne, per provare magari a vivere un po' meglio (senza le nostre tipiche paturnie)?

Sì, il consiglio è quello di ridere di sé stessi. Io stessa sono una persona molto ansiosa, mi autoconsiglio spesso di farmi scivolare di più le cose addosso e di concentrarmi sulle piccole cose, perché sono quelle che ti cambiano la giornata e la vita, e sono quelle le cose importanti.