Cristina Tardito, in arte Kristina Ti, ha scelto quest'anno di non sfilare a Milano.

«Sto valutando di prendere strade completamente diverse», ha dichiarato qualche mese fa al Corriere della Sera, «sto cambiando talmente tante cose nella mia vita che potrei fare anche questa. Fa paura lo so, perché spesso il cambiamento è sofferenza ma è anche energia allo stato puro». E così è stato. Una delusione però, quella non poter vedere le sue romantiche creazioni calcare le passerelle milanesi, che lascia subito spazio a curiosità e ammirazione per delle scelte (le sue) mai convenzionali.

Stilista e imprenditrice, ma soprattutto curiosa innovatrice e libera esploratrice interviene in questi giorni ad IF! Italians Festival (Teatro Franco Parenti, 28-30 settembre 2017) noi ne abbiamo approfittato per parlare di moda, ovviamente, ma soprattutto di italianità e del coraggio di abbracciare il cambiamento.

Parliamo di creatività oggi. Che cos'è per te?

Direi prima di tutto una bella sfida. Rimanere fedeli a sé stessi, alla propria storia, credo che sia il segreto. Penso subito al percorso di Levante, che ho avuto il piacere di vestire in tempi non sospetti. Ha sempre avuto una visione precisa, raccontata attraverso immagini e i social, l'ha portata lontano.

Parola d'ordine del festival in questa edizione: sovvertire.

È una parola importante. Io nella mia vita spesso mi sono ritrovata a sconvolgere tutto, prima con la mia famiglia, a volte contro me stessa. È alla base della creazione, di tanto in tanto si ha bisogno di buttare tutto per ricominciare da zero con un bel foglio bianco.

È quello che hai fatto, quando hai deciso di rivestire anche i panni dell'imprenditrice.

Il ruolo di imprenditore è cosa recente. All'inizio mi ha spaventato ma devo dire che mi diverte almeno quanto il lavoro creativo. In me c'era naturalmente questa doppia anima. Sono sempre stata una creativa estremamente precisa e attenta. I ruoli ora convivono serenamente.

Ti hanno definita contemporanea, curiosa e maliziosa, un po' come la tua donna.

Ho sempre pensato che la parte più seducente del corpo di una donna sia il cervello. L'intelligenza di una donna intriga ben oltre la visione di curve nude. Penso che non ci sia stile e fascino senza conoscenza, un mix di culture e un pizzico di humor.

Ci piace quando parli di errori necessari, di perfezione noiosa.

Mi viene da ridere. Errori tanti, ma tutti utili a crescere, è questo quello che insegno a mia figlia, libertà di scegliere e facoltà di sbagliare, solo così si cresce. E io continuo a provarlo sul lavoro come nella vita.

IF! Italians Festival è creatività e italianità, che è tratto distintivo del tuo lavoro.

Con un certo orgoglio dico, ogni volta che mi viene chiesto, che le mie collezioni sono completamente made in Piemonte. La parte creativa viene completamente disegnata e sviluppata da me e dai miei più stretti collaboratori. I prototipi vengono realizzati interamente in azienda mentre la produzione è affidata a una serie di medie, piccole imprese, talvolta piccolissimi laboratori, che da anni collaborano con noi per garantire la massima qualità dei nostri prodotti.

Eppure hai scelto di non sfilare sulle passerelle di Milano.

Ho sfilato per molti anni, è arrivato il momento di sovvertire lo schema, provare nuove forme di comunicazione. C'è un nuovo progetto in cantiere ma è ancora top secret.

Rimanendo in tema di cambiamenti. Cristina a 11 anni, 21 anni, 31 anni.

Non mi sento molto cambiata, mutano le cose intorno a me, ma io ci credo come il primo giorno e ho le stesse energie, forse incanalate meglio rispetto agli 11 anni, senza forse.

Con le tue creazioni porti l'Italia all'estero. Cosa invece ti affascina della donna d'oltre confine?

Ho una buona conoscenza della donna giapponese, ha un gusto molto affine a quello di Kristina Ti. Molto raffinata, mai scoperta con volgarità, la giusta misura. È una donna introversa che mi affascina.

A questo punto, visto che parliamo di estero, consigliaci un viaggio.

Sono appena rientrata dal Sud Africa. Un viaggio che ho voluto fare insieme a mia figlia. Lo consiglio a chiunque, la natura oltre a regalarti panorami meravigliosi, il che pare quasi scontato, ci ha donato molte lezioni di vita. In natura niente capita a caso, per tutto c'è un motivo, una regola alla quale tutti sottostanno. Dal lavoro di gruppo al rispetto per le risorse: vincono sempre coraggio, eleganza, rispetto e bellezza.

Un'ultima, difficilissima domanda: cosa vuol dire per te avere rispetto di sé stessi?

Vuol dire sentirmi libera. La forma più grande d'amore è la libertà.